HomepageEtnaRock - Un tedesco nel 1777

 



Il viaggio in Sicilia del 1777 fu intrapreso dal pittore tedesco Philipp Hackert insieme a due noti inglesi: Charles Gore e Richard Payne Knight, che tenne un diario descrittivo del viaggio, tradotto poi da Goethe e inserito nel profilo biografico di Hackert. Il 27 maggio i tre viaggiatori intrapresero, partendo da Nicolosi, l'ascensione dell'Etna, così descritta da Knight nel suo diario: "comincia qui una regione boscosa che si estende per circa sei miglia fino alla Grotta delle Capre…L'aria era molto fredda e tagliente; in quella piccola caverna accendemmo un fuoco e ci riposammo fino a mezzanotte, per poi dirigerci verso la vetta attraverso un desolato paesaggio di cenere e lava.

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Dopo una cavalcata di quasi otto miglia, il pendio diventò così ripido da costringerci a lasciare i muli e a compiere il rimanente percorso a piedi. Facemmo sosta per contemplare la scena che ci stava davanti: la notte era serena e abbastanza chiara per consentirci di vedere le forme degli oggetti, ma non i loro particolari… Il cratere si distingueva per un tenue chiarore rossastro che filtrava tra le grosse nuvole di fumo; l'insieme formava lo spettacolo più pauroso che abbia mai visto, e a cui certamente nulla al mondo può essere paragonato. Sui questo versante della montagna incontrammo poca neve, ma il freddo era così intenso che ci era quasi impossibile sopportarlo…". Fu senza dubbio questa straordinaria esperienza a far sì che Hackert dedicasse all'Etna i due soli veri e propri paesaggi inclusi nelle dodici incisioni della serie Vues de la Sicile. La tavola 11, intitolata "la Grotte des Chevres sur l'Etna", mostra una caverna in cui hanno trovato rifugio parecchie persone, distese o accovacciate, e davanti alla quale sono pronti dei rami secchi per accendere un fuoco; in alto sulla destra si scorgono le pendici e il fumo del vulcano. La tavola 12, dal titolo "Le Crater de l'Etna / Avec les restes de la tour du philosophe" riproduce da una quota più elevata la vetta del vulcano, del tutto spoglia e coronata da un vasto pennacchio di fumo: in primo piano si vedono, accanto ai ruderi di una costruzione, i tre viaggiatori che tentano di difendersi dal vento gelido… E da Taormina, ossia da notevole distanza, Hackert riprese l'Etna nel suo insieme in una veduta conservata nel British Museum, recante il titolo "L'Etna prise à Taormina"… Quest'acquerello dai colori tenuti riproduce l'imponente montagna in tutta la semplicità e grandiosità del suo profilo, emergente a sinistra dalle insenature marine e gravante a destra sulle piattaforme rocciose in primo piano: qui le figurine dei due uomini, visti di spalle mentre contemplano il vulcano, assumono un particolare valore compositivo, situate come sono quasi sulla stessa verticale della lontana vetta.

Il Vulcano più alto d'Europa


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