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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

Girodivite - n° 61 / febbraio 2000

Una newsletter ambientalista: News GEVAM

ci è parsa una iniziativa interessante, quella delle Guardie Ecologiche Volontarie del Monferrato, gruppo associativo "senza fini di lucro" come si autodefiniscono. Essi diffondono periodicamente una serie di notizie di interesse ambientale. Per chi è interessato a contatti ecc., al termine della newsletter tutti i dati che li riguardano.


News GEVAM n. 06/2000 - del 7 febbraio 2000
Informazioni ambientali e correlate

Coordinamento e supervisione: Claudio Martinotti

Le news del GEVAM possono essere utilizzate e trasmesse citando la fonte.
Pervengono a circa 2100 Enti, Istituzioni, Associazioni, Media, ONG, Parchi,
Scuole, Agenzie, ecc..

Redazionale
Le adesioni, la partecipazione ed il consenso alla nostra attività
informativa in rete sta crescendo ogni settimana, al punto che abbiamo
notevoli difficoltà a garantire la continuità del servizio con frequenza
settimanale come nel primo anno di invio della nostra newsletter (1999). Già
solo tutte le informazioni che ci pervengono dai nostri collaboratori e
corrispondenti, dalle organizzazioni del non profit, ecc., ed anche dai
semplici lettori, sono talmente numerose che effettuare una verifica e
selezione seria, flessibile e rispettosa richiede un impegno sempre più
gravoso.
Inoltre siamo ormai obbligati ad effettuare investimenti strumentali (e le
risorse scarseggiano come sempre) e a ricercare sinergie tecniche,
logistiche ed operative, non solo per garantire la continuità del servizio
ma per migliorarlo costantemente, com'è nelle nostre intenzioni.
Il numero dei destinatari delle nostre news è aumentato negli ultimi mesi a
medie superiori alle 100 unità a settimana, situazione lusinghiera ma che
pone notevoli incrementi di impegno, che essendo di puro volontariato, non è
semplice farvi fronte.
Abbiamo già ricordato in precedenti news che non disponiamo neppure di
obiettori di coscienza e tutto quello che noi facciamo è frutto di attività
gratuita, come dovrebbe essere il volontariato, svolta pertanto dedicando
ogni ritaglio di tempo disponibile, anche nelle ore più impensabili,
rinunciando al riposo ed alle ferie.
Attenendoci alle ciniche leggi del mercato, la nostra dovrebbe essere
considerata una iniziativa informativa di successo, alla luce dei risultati
che ha ottenuto in pochi mesi.
E sono le stessi ciniche leggi di mercato che ci hanno impedito di crescere
più facilmente e maggiormente, in quanto alcuni detentori di siti e mailing
list commerciali di successo, non ci hanno concesso e dedicato spazio in
rete per promuovere la conoscenza e  l'iscrizione alla nostra newsletter,
come noi avevamo ripetutamente e vanamente richiesto. Si sono ben guardati
dal farlo, preferendo ovviamente fornire spazio e promuovere esclusivamente
iniziative commerciali (che forniscono profitto provvigionale) o del non
profit convenzionale ed internazionale (le solite grandi organizzazioni
semimonopolistiche, spesso carrozzoni pubblici iperprotetti ed
inefficienti), che vanno sempre di moda e forniscono quella patina di
apparente generosità, sufficiente per sedare le coscienze e curare
l'immagine.
Noi ci impegniamo molto in questo settore, perché siamo convinti che gli
interlocutori in rete siano piuttosto critici e sappiano giudicare con
perizia, infatti non abbiamo a che fare con i sedentari fruitori della tv. E
pertanto col tempo il valore reale (e non fittizio) emergerà, come pure le
ipocrisie e le mistificazioni.

INDICE

-L'incidente aereo che ha causato la morte di John John Kennedy, della
moglie e della cognata è stato causato da una nube tossica.

- Convocazione di un "Incontro nazionale sulla questione dei rifiuti e
contro la scelta degli inceneritori". Firenze,  sabato 19 febbraio 2000
(h.10-19)
- ANNUNCIO DI CONFERENZA - AGRICOLTURA SOSTENIBILE E BIOTECNOLOGIE
Bruxelles, 29/31 maggio 2000
- CACCIA: IL WWF IN TRIBUNALE DIFENDE UOMINI E ANIMALI DALLE DOPPIETTE,
alcuni suggerimento per limitare i danni arrecati dalla caccia

 - CLICCA SU WWW.WWF.IT: DARAI UNA MANO AI MEZZI PUBBLICI E ALLA TUA SALUTE.
E' appena partita la Petizione del WWF su rete

- BATTERIE USATE per il FUTURO
"Coltivare il buon senso da' buoni frutti" è lo slogan dell'ultima campagna
promozionale del Cobat, il Consorzio Obbligatorio Batterie al piombo e
Rifiuti Piombosi

- Il progetto "L'isola del porto", realizzato in collaborazione con il
Consorzio degli Olii Usati e l'Autorità Portuale d'Ancona

- PROTEZIONE FORESTE DALL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
- SULL'ABBANDONO DEI VEICOLI

- RESPONSABILITA' DEL SINDACO PER OPERE ABUSIVE

- SUL SERVIZIO DI MONITORAGGIO
- EMERGENZA ACQUE A MILANO
- Premio CITTA' SOSTENIBILI
- Ministero ambiente/territorio forse entro l'estate
- Autodromi, il decreto fa salva la 'Formula 1'
- Agenti biologici: nuove norme a tutela dei lavoratori esposti
- Educazione ambientale: finanziamenti in Piemonte

- Eco-incentivi in arrivo per certificazione EMAS, Ecolabel ed investimenti
ambientali innovativi

L'incidente aereo che ha causato la morte di John John Kennedy, della moglie
e della cognata è stato causato da una nube tossica.
(torna all'indice)
A tale conclusione è giunta l'inchiesta svolta dal Cooperative Institute of
Marine and Atmopheric Studies (USA).
John John Kennedy, la moglie e la cognata si inabissarono nelle acque
antistanti Martha's Vineyard, nel Massachusetts il 16 luglio 1999. Il Piper
Saratoga che pilotava ha incontrato sulla sua rotta una nube di inquinanti
provocata dalle fabbriche del Midwest che funzionano ancora a carbone, in
seguito a continue deroghe che ricevono dall'Amministrazione Federale (vi
ricordate i riferimenti alle industrie pesanti in Cina delle news
precedenti? A quanto pare anche gli USA hanno qualche problema)
La nube tossica era costituita da microscopiche goccioline di acido
solforico non rilevabili dai radar meteorologici ed assolutamente oscuranti,
che hanno quindi privato il pilota di ogni possibile visibilità e
riferimento, che sii forma e diventa particolarmente scure e pericolose con
il freddo serale.
La nube stagnava tra i 2000 metri sul livello del mare fino a poco meno dei
500, ed il pilota appena ha iniziato la discesa per prepararsi
all'atterraggio vi si è trovato immerso, perdendo di colpo e nettamente ogni
riferimento deve essere rimasto disorientato fino a provare panico, non
riuscendo più a uscirne, fino a schiantarsi sulla superficie del mare.
Si teme che questo incidente sia emblematico, sebbene provocato da
circostanze associate e concentrate avverse, potrebbe divenire un caso da
manuale, che avendo provocato vittime illustri potrebbe avere un seguito di
studi e tentativi di prevenzione.
Simili condizioni pericolose sono infatti presenti in molti luoghi degli USA
e nel continente asiatico. Chissà quanti incidenti sono già avvenuti per
queste cause, di cui non abbiamo saputo nulla, e quanti potrebbero ancora
verificarsi. Anche questa è una conseguenza letale dell'inquinamento, oltre
alle patologie correlate.

Convocazione di un "Incontro nazionale sulla questione dei rifiuti e contro
la scelta degli inceneritori".
Firenze,  sabato 19 febbraio 2000 (h.10-19)
(torna all'indice)
Fonte Associazioni Varie (vedi sotto)
Presso il CSOA ex Emerson, via N. da Tolentino, 19 ( dalla stazione di
Firenze S.Maria Novella  bus 14/b direzione Careggi, capolinea).
Sulla questione dei rifiuti si è sviluppato negli ultimi anni nel nostro
paese un vasto movimento di protesta contro gli impianti, soprattutto gli
inceneritori, ma anche di proposte positive e di alternative praticabili, in
particolare sul recupero/riciclaggio, sulle raccolte differenziate, sulla
pianificazione.
Un movimento formato da tantissimi comitati popolari, Greenpeace, Medicina
Democratica, WWF, centri sociali, circoli locali di Legambiente.  Alcune di
queste realtà, che si sono ritrovate su iniziative e battaglie comuni e che
hanno costruito una prima rete di collegamento nazionale e coordinamenti
regionali propongono a tutte le realtà locali  un incontro nazionale  per
rendere più forte ed efficace  la nostra iniziativa, in una fase decisiva
rispetto alle scelte delle Regioni e degli Enti locali e alle pressioni
della lobby  inceneritorista : imprese impiantistiche, industrie chimiche e
capitale finanziario.
La posta in gioco è il no netto alla costruzione di nuovi impianti di
incenerimento perché dannosi per la salute umana (molti studi scientifici ed
epidemiologici sostengono la pericolosità delle diossine anche a bassissime
dosi di esposizione, nessuno é in grado di sostenerne la non pericolosità!)
e perché assolutamente folli  dal punto di vista eco-energetico.
La scelta dell'incenerimento é antitetica rispetto alle politiche di
riduzione, di recupero e di riciclaggio della materia.
In questi anni il movimento ha saputo definire obiettivi e  strategie
praticabili e ha avuto la maturità di porre al centro la questione della
prevenzione nella produzione di nuove merci e di nuove sostanze, la
riduzione della quantità dei rifiuti, il no alle produzioni nocive,
l'aumento del ciclo di vita dei prodotti.
Le ragioni ecologiche, energetiche, sanitarie ed anche le normative
comunitarie, indicano come prioritaria, più efficace e preferibile la strada
del recupero di materia,  rispetto al recupero di energia attraverso
l'incenerimento dei rifiuti.

Per maggiori informazioni
-Per il Coordinamento dei comitati popolari liguri e toscani per la difesa
dell'ambiente: Fabrizio Bertini  (Pistoia) tel/fax : 0573/29720
Carlo Dami (Pistoia)  e-mail:  cdami@hotmail.com

-Donatella Salcioli (Legambiente Valdera - Pontedera)  tel : 0587/212127
(ab) - fax: 0587/56200 (Legambiente)
e-mail:   legambientevaldera@yahoo.com

-Per il Comitato permanente di lotta anti-inceneritore e CDR
Eboli-Battipaglia (Sa)
Leda Minchillo  tel: 0828/368235 o 0828/301744

-Per Legambiente Piemonte
Michele Bertolino  tel:  0174/560304  fax : 0174/481041
e-mail: m.bertolino@sicma-it.com

ANNUNCIO DI CONFERENZA
AGRICOLTURA SOSTENIBILE E BIOTECNOLOGIE
Bruxelles, 29/31 maggio 2000
(torna all'indice)
Fonte Amici della Terra
Gli Amici della Terra europei stanno organizzando una conferenza
internazionale sull'impatto delle biotecnologie nei Paesi in via di sviluppo
Lo scopo è mettere insieme le persone e le organizzazioni attive nel campo
dello sviluppo rurale e della protezione dell'ambiente con i decisori
politici.
I partecipanti esamineranno la tesi, sostenuta dai produttori di OGM, che
ritiene che le moderne biotecnologie possano offrire grandi vantaggi  ai PVS
e la metteranno a confronto con altre tecniche agricole e altri approcci
allo sviluppo sostenibile.
Per ulteriori informazioni e per ricevere l'invito contattare Olivier
Christ, FoE  Europe, 

Message from Amici della Terra
(Friends of the Earth Italy)

Via di Torre Argentina 18 - 00186 Roma
tel ++39 06 6868289 fax 06 68308610
http://www.amicidellaterra.it

CACCIA: IL WWF IN TRIBUNALE DIFENDE UOMINI E ANIMALI DALLE DOPPIETTE, alcuni
suggerimento per limitare i danni arrecati dalla caccia
Fonte WWF Italia
(torna all'indice)
Si chiude una stagione combattuta a colpi di multe, ricorsi e cartelli
Si è chiusa la stagione di caccia '99-2000 con un triste bilancio per la
natura: anche quest'anno milioni di animali sono stati abbattuti dalle
doppiette se si tiene conto che 10 Regioni hanno permesso con le loro
normative l'uccisione di oltre 130 milioni di esemplari ciascuna. Si e'
sparato con  3 settimane di anticipo (primi di settembre) in ben 17 regioni
dando la caccia agli animali proprio nella loro fase piu' delicata, quella
riproduttiva e di cura dei piccoli.
Anche quest'anno il WWF ha combattuto, con una raffica di ben 30 azioni
legali davanti ai Tribunali amministrativi, le consuete violazioni alla
normativa nazionale sulla caccia (la 157/92) che purtroppo e' stata
indebolita da alcune concessioni fatte in Parlamento alle Regioni che
possono, in certe condizioni, modificare i termini della stagione di caccia.
In pratica solo Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta hanno rispettato i
termini previsti dalla legge mentre nei tribunali di Marche, Molise,
Toscana, Umbria, Veneto e Sicilia si' e' combattuta una "guerra silenziosa"
tra WWF e amministrazione per l'apertura anticipata della stagione ed i
ricorsi dell'Associazione sono stati gia' accolti nelle ultime due regioni.
Emilia Romagna, Friuli V.G., Liguria, Marche e Toscana hanno perso davanti
ai TAR contro il WWF anche per aver consentito di sparare a specie protette
(la famosa "caccia in deroga" alle normative nazionali) e anche il Lazio e'
stato condannato dal TAR per aver consentito ai cacciatori di sparare in
piu' di un Ambito Territoriale di Caccia.  Respinti purtroppo i due ricorsi
contro Toscana (qui si e' deciso di aprire la caccia alle volpi!) ed Emilia
Romagna dove le doppiette sono potute entrare persino nelle aree protette.
"Da anni il WWF chiede il rispetto formale e sostanziale della legge sulla
caccia da parte delle Regioni che ogni anno, pero' dimostrano di ignorare i
principi di conservazione sanciti proprio dalle normative comunitarie e
nazionali" - ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia.
Tristissimo capitolo poi quello del bracconaggio contro il quale il WWF e'
in prima linea con le sue 400 Guardie Venatorie Volontarie: oltre 1.000
reati contestati per complessivi 400 milioni di lire di multe. Le vittime
principali sono stati i rapaci protetti, soprattutto Poiane e Gheppi ma
anche Cicogne, Gru, Aironi,  Falchi di palude, Falchi pescatore. Come ogni
anni i punti "caldi" del bracconaggio sono stati le Valli bresciane (oltre
5.000 trappole sequestrate in un mese), le paludi della Toscana e le Valli
costiere venete.
Non sono mancati i sequestri ai mercanti di animali imbalsamati effettuati
dopo un'intensa attivita' investigativa svolta insieme al Corpo Forestale
dello Stato: migliaia gli esemplari destinati al traffico illegale tra cui
il rarissimo Chiurlottello, un uccello ormai sull'orlo dell'estinzione
considerato una "chimera" dagli ornitologi. Si e' scoperto che proprio
l'Italia e' al centro del traffico legato alla Tassidermia  e per questo
l'Ufficio TRAFFIC del WWF si sta coordinando al livello europeo per
smascherare gli altri responsabili di questo racket internazionale.
Ma durante la stagione di caccia non sono solo gli animali a doversi
difendere: ogni anno migliaia di fondi e terreni, dai piccoli orti privati
ai grandi appezzamenti adibiti a colture, vengono "aggrediti" dai cacciatori
che in piena liberta' sono autorizzati "per legge" ad entrare armati e
sparare per inseguire le loro prede.  E' una piaga nazionale che porta danni
economici ingenti a coloro che vogliono coltivare il proprio terreno e
costituisce soprattutto un serio pericolo per chi vorrebbe lasciar giocare
in liberta' i propri figli nel giardino di  campagna.  Questo diritto dei
cacciatori e' sancito dall'art. 842 del codice civile che permette solo a
loro l'ingresso nei fondi privati non recintati per tutta la stagione
venatoria.
Da sempre il WWF combatte per dimostrare l'illeggittimita' costituzionale di
questo articolo nato nel 1942 e che viola palesemente il diritto di
proprieta' sancito dalla Costituzione. Lo scorso aprile, in una memorabile
sentenza la Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, su ricorso di
alcuni agricoltori francesi, ha sancito definitivamente la supremazia del
diritto di proprieta' sul diritto di caccia e finalmente i francesi, dopo 15
anni di battaglie legali, possono difendersi dai cacciatori in virtu' di
questa sentenza che ha efficacia in tutta la Francia, ma non ancora in
Italia. Per ottenere lo stesso diritto nel nostro Paese ci vorrebbero almeno
altri 15 anni perche' un proprietario faccia tutti i gradi di giudizio fino
alla Corte di Strasburgo anche se il WWF ha gia' intrapreso questa lunga
strada.
Ma forse esiste una "scorciatoia" legale: con i cartelli di divieto di
caccia posti intorno ai terreni privati si puo' sollecitare  l'intervento
delle Provincie che in virtu' della legge sulla caccia devono  avviare
un'ingiunzione e la rimozione dei cartelli oltre all'inevitabile multa. A
questo punto il proprietario puo' ricorrere al TAR per porre all'attenzione
della Corte la questione sottolineando la sentenza di Strasburgo. A quel
punto il WWF interverra' in tribunale al fianco del proprietario sostenendo
a gran voce quanto sia illegittimo considerare la caccia piu' importante
della liberta' di tutti a godere dei propri terreni.
Il primo ricorso del genere e' previsto tra pochi giorni in Toscana: il WWF
sara' in tribunale per difendere il proprietario di un agriturismo che ha
deciso di combattere quest'ingiustizia sollevando il principio di Strasburgo
davanti alle corti nazionali. Il WWF e' anche pronto a fornire maggiori
informazioni a tutti coloro che vorranno avviare procedimenti simili
affiancando i cittadini con avvocati esperti nella materia: si puo' chiamare
l'UFFICIO LEGALE DEL WWF AL NUMERO 06-844.971.
Speriamo che la sentenza francese possa estendersi anche in Italia cosi' da
creare un'infinita' di aree dove la fauna e gli uomini saranno al sicuro
lasciando ai cacciatori i territori demaniali e quelli di coloro che
vorranno autorizzarli ad entrare.

CLICCA SU WWW.WWF.IT: DARAI UNA MANO AI MEZZI PUBBLICI E ALLA TUA SALUTE. E'
appena partita la Petizione del WWF su rete
(torna all'indice)
Fonte WWF Italia
C'è grande bisogno in Italia di reti di trasporto pubblico migliori e più
efficienti: questa è una condizione indispensabile perché il trasporto
collettivo delle grandi e medie città ritorni ad essere a misura del
cittadino, diventando valida alternativa all'abuso dell'automobile e
riducendo quindi i gravi problemi del traffico e dell'inquinamento
atmosferico e acustico che hanno reso le nostre città invivibili.
Eppure non è un problema di fondi: infatti nel 1992 venne approvata dal
Parlamento la legge 211 per la realizzazione di reti tramviarie e
metropolitane per il trasporto rapido di massa. Ma dei fondi stanziati circa
14.000 miliardi sono ancora disponibili e inutilizzati.
Quindi attraverso questa petizione, che il WWF consegnerà al ministro Treu e
ai Sindaci a febbraio, al termine della Campagna "AmBUSlanza", i cittadini
possono chiedere di accelerare gli investimenti, sollecitando il Ministro
dei Trasporti a rendere più snelle e rapide le pratiche burocratiche per
l'approvazione tecnica dei progetti. Ai Comuni si chiedera' di identificare
nei propri bilanci le risorse necessarie e approvare i progetti in
Conferenza dei Servizi.
Ufficio Stampa WWF Italia - tel. 06-844.97.377 - 375

BATTERIE USATE per il FUTURO
"Coltivare il buon senso da' buoni frutti" è lo slogan dell'ultima campagna
promozionale del Cobat, il Consorzio Obbligatorio Batterie al piombo e
Rifiuti Piombosi.
(torna all'indice)
Fonte La Nuova Ecologia, mailing list
E per una volta sembra che alle parole di una felice intuizione
pubblicitaria corrispondano anche risultati concreti, piuttostoincoraggianti
per l'ambiente e la salute. Operante con tassi di recupero tra i primi in
Europa con circa il 95 per cento di batterie d'avviamento al piombo raccolte
e riciclate sul gettito totale, nel 1999 il Cobat ha visto ulteriormente
accrescere i volumi di rifiuto raccolto: sono state ritirate 166.500
tonnellate rispetto alle 164mila del 1998, con un incremento del 1,8%.
Conseguentente sono state anche recuperati i pericolosissimi volumi di
piombo prodotto dal riciclaggio delle batterie esauste: circa 90mila in più
(contemplando anche rifiuti piombosi di altra natura) rispetto al 1998,
provenienti dai 5 impianti di riciclaggio consorziati.
Il consorzio è stato istituito dalla Legge 475/88 ( e resa obbligatoria
dalla direttiva europea 91/157) per trasformare il problema del recupero e
del riutilizzo delle batterie esauste in un'opportunità ambientale ed
economica.
Il Cobat, da allora, opera su tutto il territorio nazionale, non ha fini di
lucro e ne fanno parte tutte le catogorie industriali, commerciali e
artigiane coinvolte nel ciclo delle batterie: dalla produzione alla
commercializzazione, al recupero, al riciclaggio. Nel Consiglio di
Amministrazione sono rappresentati il ministero dell'Ambiente e del
Commercio e Artigianato." In questi anni il Cobat è cresciuto non solo dal
punto di vista delle performance della rete di raccolta, ma anche come
modello di recupero tecnicamente e tecnologicamente mutuabile ed
esportabile: sostiene il nuovo presidente Giancarlo Morandi. Ci confermiamo
tra i primi posti al mondo quanto a sistemi di raccolta e riciclaggio. I
brillanti risultati - prosegue Morandi - sono dovuti anche alla conclusione
di numerosi convenzioni con gli Enti Locali, finalizzate a fornire ai Comuni
il servizio gratuito di raccolta ".Sembra insomma scongiurato uno scenario
di batterie per auto abbandonate sul ciglio delle strade, nei campi o sul
fondo dei porticcioli.

Il progetto "L'isola del porto", realizzato in collaborazione con il
Consorzio degli Olii Usati e l'Autorità Portuale d'Ancona,
(torna all'indice)
Fonte La Nuova Ecologia, mailing list
Il Progetto ha l'obiettivo di fornire agli utenti della nautica, privata e
professionale, strutture funzionali e opportunamente collocate in punti
strategici, per evitare quanto più possibile il rilascio in mare di rifiuti
inquinanti. L'iniziativa ha avuto un tale successo che ora viene considerata
anche in altri porti italiani (Trieste, Taranto, Salerno, Viareggio,
Pescara) come un esempio da seguire.
Per informazioni Gaia Relazioni Pubbliche Tel. 064404627
Internet: www.cobat.it   E-mail: Cobat@cobat.it

In TuttoAmbiente curato dal Prof. Stefano Maglia troverete tra l'altro:
PROTEZIONE FORESTE DALL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
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Nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2000, è pubblicata la DELIB.
Cipe 5 novembre 1999: "Legge 16 aprile 1987, n. 183: Cofinanziamento del
programma degli interventi relativi alla protezione delle foreste contro
l'inquinamento atmosferico, di cui al regolamento CEE n. 3528/86, modificato
dal regolamento CE n. 307/97, per l'anno 1999. (Deliberazione n. 183/99)".Il
testo nella rubrica Le Leggi.
SULL'ABBANDONO DEI VEICOLI
(torna all'indice)
Regolamento recante la disciplina dei casi e delle procedure di conferimento
ai centri di raccolta dei veicoli a motore o rimorchi rinvenuti da organi
pubblici o non reclamati dai proprietari e di quelli acquisiti ai sensi
degli articoli 927-929 e 923 del codice civile si trova nel DM 22 ottobre
1999, n.460 (Gazzetta Ufficiale n. 287 del 7 dicembre 1999Nella rubrica Le
Leggi.

RESPONSABILITA' DEL SINDACO PER OPERE ABUSIVE
(torna all'indice)
Articolo di Maurizio Santoloci su di una sentenza della Cassazione per cui
dopo un anno il sindaco che non demolisce integra il reato di omissione di
atti di ufficio.Nella rubrica Commenti.

SUL SERVIZIO DI MONITORAGGIO(torna all'indice)
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 24 del 31 gennaio 2000 è pubblicato un
Comunicato dell'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici relativo a
questioni interpretative circa il "servizio di monitoraggio" sull'osservanza
della disciplina legislativa regolamentare in materia di programmi di
riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio.

EMERGENZA ACQUE A MILANO
(torna all'indice)
E stato emesso il DPR 21 gennaio 2000: Dichiarazione dello stato di
emergenza in ordine alla situazione determinatasi nel settore della
depurazione delle acque reflue urbane della città di Milano, ai sensi
dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (GU 27 gennaio
2000)

Premio CITTA' SOSTENIBILI(torna all'indice)
Sulla GU 31 gennaio 2000 è contenuto un avviso del Ministero dell'ambiente
relativo al "Premio per le città sostenibili 1999"
La sede di TuttoAmbiente è in C.so Vittorio Emanuele II, n. 253, 29100,
Piacenza. Tel. 0523.315305; fax 0523.319308per informazioni
tuttoambiente@netline.it
(maglias@tin.it)WWW.TUTTOAMBIENTE.COM

Con la collaborazione di Edizioni Ambiente riportiamo un aggiornamento
normativo selezionato.

www.reteambiente.it

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Ministero ambiente/territorio forse entro l'estate
(torna all'indice)
Milano, 4 febbraio 2000
Il nuovo ministero dell'ambiente e del territorio nascera' forse entro la
prossima estate. E' l'auspicio che il Ministro dell'ambiente Edo Ronchi ha
pronunciato in base all'impegno espresso dal Presidente del Consiglio
D'Alema nel corso del suo intervento alla presentazione del bilancio del
ministero dell'ambiente dello scorso 1° febbraio.  "Spero che i tempi siano
rapidi, che si faccia entro l'estate", ha detto Ronchi rispondendo ai
giornalisti. "La strada gia' tracciata", ha continuato, "e' quella giusta:
unificare le competenze dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e del
territorio e' indispensabile per fare un salto di qualita' nella prevenzione
e nella riduzione del rischio derivante da alluvioni e frane".
La parola passa al ministero dei lavori pubblici, le cui competenze
dovrebbero dividersi tra il super-ministero delle infrastrutture e quello
dell'ambiente e territorio.----------------------------------------
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Autodromi, il decreto fa salva la 'Formula 1'
(torna all'indice)
Milano, 4 febbraio 2000
Le manifestazioni sportive di Formula 1, Formula 3000, campionato mondiale
di moto e assimilabili potranno superare i valori massimi di rumore previsti
per legge, ma solo per 12 giorni l'anno in ogni singolo autodromo.  E'
quanto prevede lo schema di decreto in materia di emissioni prodotte nello
svolgimento delle attivita' motoristiche di autodromi, piste motoristiche di
prova e per attivita' sportive, in attuazione dell'articolo 11, comma 1,
legge 447/1995 sul rumore (cd. "Legge Calzolaio"). Lo schema di
regolamento - attualmente allo studio delle autorita' competenti -
stabilisce i valori massimi di rumore che possono essere immessi all'esterno
(e negli ambienti abitativi) dagli autodromi, prevedendo una deroga a favore
delle manifestazioni di Formula 1 e affini, deroga che puo' essere concessa
dal Comune nel cui territorio e' localizzata la struttura sportiva
interessata.
A tal proposito, in verita', lo schema regolamentare non fa altro che
disciplinare l'esercizio del piu' generale potere, riconosciuto ai Comuni
dalla legge 447/1995 (articolo 6, comma 1 lettera h), di autorizzare lo
svolgimento di attivita' o spettacoli a carattere temporaneo e
manifestazioni in luogo pubblico che comportino il superamento dei valori
limite immissione previsti dalla stessa legge.
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio RUMORE:
in Normativa in cantiere
"Schema di Dpr sull'inquinamento acustico proveniente dagli autodromi"; in
Normativa vigente "Legge 447/1995 (legge quadro inquinamento acustico)"
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Agenti biologici: nuove norme a tutela dei lavoratori esposti
(torna all'indice)
Milano, 2 febbraio 2000
L'Italia recepisce le nuove disposizioni comunitarie in materia di
protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione ad agenti biologici
durante il lavoro. La normativa europea, contenuta nelle direttive 95/30/CE,
97/59/CE e 97/65/CE (recanti adeguamenti al progresso tecnico della
direttiva 90/679/CEE), e' stata trasposta sul piano nazionale dal Dm 12
novembre 1999, che ha "collocato" le nuove disposizioni nell'allegato XI al
Dlgs 19 settembre 1994 n. 626, sostituendone completamente il contenuto. Le
nuove disposizioni entreranno in vigore l'11 febbraio 2000.
Entreranno in vigore il prossimo aprile - invece - le nuove disposizioni in
materia di attrezzature di lavoro previste dal Dlgs 359/1999, decreto
attuativo della direttiva 95/63/CE che ha apportato modifiche e integrazioni
al titolo III del citato Dlgs 626/1994.
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio SICUREZZA:
in Normativa vigente
"Dm 12 novembre 1999 (agenti biologici - sostituzione dell'allegato XI al
Dlgs 626/1994)";
"Dlgs 4 agosto 1999, n. 359 (attuazione direttiva 95/63/CE - attrezzature di
lavoro)";
"Dlgs 19 settembre 1994, n. 626 (sicurezza sul lavoro) - Testo vigente"
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Educazione ambientale: finanziamenti in Piemonte
(torna all'indice)
Roma, 1 febbraio 2000
Con decreto della Giunta regionale Piemonte 6 dicembre 1999, n. 15 - 28851
sono state approvate le modalita' ed i criteri per la presentazione delle
domande e l'ammissione ai contributi per il sostegno di iniziative di
documentazione, di informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo
ambientale per l'anno 2000.
I procedimenti oggetto del finanziamento sono due: il primo riguarda la
concessione di contributi ad Enti pubblici, associazioni e cooperative senza
fini di lucro (Procedura 1), il secondo la concessione di contributi alle
amministrazioni sede dei laboratori territoriali della Rete regionale di
servizi per l'educazione ambientale (Procedura 2).  Il bando con i modelli
per la presentazione delle domande e' disponibile sul sito internet:
www.regione.piemonte.it.
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio ALTRI TEMI -
Sovvenzioni:
in Commenti e sintesi
"Finanziamenti in Piemonte per l'educazione ambientale"

Eco-incentivi in arrivo per certificazione EMAS, Ecolabel ed investimenti
ambientali innovativi
(torna all'indice)
Milano, 4 febbraio 2000
Durante la presentazione del bilancio '99 delle attivita' del suo dicastero,
il ministro dell'ambiente Edo Ronchi ha annunciato che proporra' entro la
fine del mese un pacchetto di eco-incentivi da introdurre nel prossimo Dpef.
Il ministro Ronchi avrebbe predisposto un apposito gruppo di lavoro che
elaborera' entro il mese di febbraio una proposta di incentivi fiscali ed
economici per le imprese che effettuano la certificazione EMAS, per i
prodotti che ottengono l'etichettatura Ecolabel e per le imprese che
realizzano investimenti ambientali avanzati e innovativi.  Non sono
previsti, per ora, incentivi per la rottamazione delle automobili.  Con il
sistema dell'incentivo per il 2000 sono in arrivo intanto 400 miliardi per
progetti di mobilita' sostenibile (200 con i fondi del ministero
dell'ambiente e 200 provenienti dalla Carbon tax) con i quali si potranno
attivare interventi per importi almeno tre volte superiori.

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A cura di:
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Vincenzo Dragani
Francesca Vecchi

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una vasta raccolta di legislazione ambientale, commenti legislativi e moduli
di denuncie, inerenti la vigilanza ambientale, forum di discussione, mailing
list per aggiornamenti e scambio di informazioni, attività dei gruppi GEV,
links a siti GEV, ambientalisti e giuridici, possibilità di segnalare
inquinamenti e degradi ambientali. Per informazioni scrivere a
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- A.S.V.O. - M.I.N.A.E. - I.N.S., Costa Rica
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- Fondazione Nazionale per il Volontariato, Roma
- Banca Popolare Etica, Padova
- Centro Internazionale Parchi, Roma
- Coordinamento Nazionale Uffici Stampa Organizzazioni Non Profit,
(ospitato dalla Federazione Nazionale della Stampa nel sito www.fnsi.it)
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