SCUOLA CAMERA E SENATO
La coalizione accelera su parità e cicli
- C.ROS. - ROMA
G iusto il tempo di far fuori tutte le pregiudiziali
di costituzionalità presentate da Rifondazione comunista,
poi la legge sulla parità scolastica è rientrata
nelle cartelle dei deputati. Se ne riparlerà la prossima
settimana, dopo che sarà stata sbrigata la prima priorità
di governo e maggioranza, cioè la par condicio.
Con 470 no, 23 sì e 8 astensioni ieri l'aula di Montecitorio
ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità presentate
da Rifondazione. "Il prevvedimento sulla parità è
a dir poco sconcertante nella sua palese violazione delle norme
costituzionali - ha poi commentato la deputata del Prc Maria Celeste
Nardini - ma nemmeno questa evidenza è bastata a convincere
i deputati a retrocedere dalle loro posizioni". Perché
in effetti la maggioranza va avanti come un rullo compressore
nell'approvazione del pacchetto scuola. E se c'è qualcosa
che rallenta la sua corsa è l'urgenza par condicio, non
l'opposizione dei cittadini a cui il Prc cerca di dar voce.
La maggioranza che non c'è insieme al Trifoglio che la
fa vivere procedono infatti spediti nell'approvazione della parità
scolastica e del riordino dei cicli, la legge già approvata
dalla camera e che ha iniziato ieri il suo iter nell'aula di palazzo
Madama, secondo quanto prevede il patto già contratto al
capezzale del primo governo D'Alema.
E neppure l'opposizione del segretario della Cisl Sergio D'Antoni
alla riforma dei cicli può distrarre i popolari dalla conquista
dell'obiettivo parità e quindi dal rispetto dell'accordo
sull'approvazione contestuale di cicli e parità. D'Antoni
ha chiesto infatti di modificare la riforma dei cicli, sostenendo
che deve essere mantenuto l'attuale modello (5 anni di elementari,
3 di medie e 5 di superiori contro i 7 anni di ciclo di base,
il biennio secondario obbligatorio e i 3 anni successivi previsti
dalla nuova legge). Di tutt'altro avviso sono Cgil e Uil, che
sostengono fermamente l'esigenza di approvare il riordino dei
cicli, in quanto - spiega il segretario del dipartimento formazione
della Cgil, Andrea Ranieri - "rappresenta il quadro ordinamentale
necessario per ridisegnare la fisionomia formativa della scuola,
nel qaudro del nuovo sistema di istruzione e di formazione". Sindacati
e Quercia pretendono insomma il riordino dei cicli in cambio della
pax sulla parità. E su questo il ministro Luigi Berliguer
ha chiesto una precisa assunzione di responsabilità a tutta
la coalizione. Tant'è che ieri Pierluigi Castangetti ha
assicurato - sia in un incontro con lo Snals che ai partner di
maggioranza - che il Ppi è impegnato per una rapida approvazione
delle due leggi all'esame del parlamento. E che già la
prossima settimana potrebbero quindi essere varate definitivamente.
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