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Girodivite - n° 61 / febbraio 2000

La sinistra al governo e la questione della scuola

di C.Ros, da: Il Manifesto, 26 gennaio 2000.

SCUOLA CAMERA E SENATO

La coalizione accelera su parità e cicli

- C.ROS. - ROMA

G iusto il tempo di far fuori tutte le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Rifondazione comunista, poi la legge sulla parità scolastica è rientrata nelle cartelle dei deputati. Se ne riparlerà la prossima settimana, dopo che sarà stata sbrigata la prima priorità di governo e maggioranza, cioè la par condicio.

Con 470 no, 23 sì e 8 astensioni ieri l'aula di Montecitorio ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Rifondazione. "Il prevvedimento sulla parità è a dir poco sconcertante nella sua palese violazione delle norme costituzionali - ha poi commentato la deputata del Prc Maria Celeste Nardini - ma nemmeno questa evidenza è bastata a convincere i deputati a retrocedere dalle loro posizioni". Perché in effetti la maggioranza va avanti come un rullo compressore nell'approvazione del pacchetto scuola. E se c'è qualcosa che rallenta la sua corsa è l'urgenza par condicio, non l'opposizione dei cittadini a cui il Prc cerca di dar voce.

La maggioranza che non c'è insieme al Trifoglio che la fa vivere procedono infatti spediti nell'approvazione della parità scolastica e del riordino dei cicli, la legge già approvata dalla camera e che ha iniziato ieri il suo iter nell'aula di palazzo Madama, secondo quanto prevede il patto già contratto al capezzale del primo governo D'Alema.

E neppure l'opposizione del segretario della Cisl Sergio D'Antoni alla riforma dei cicli può distrarre i popolari dalla conquista dell'obiettivo parità e quindi dal rispetto dell'accordo sull'approvazione contestuale di cicli e parità. D'Antoni ha chiesto infatti di modificare la riforma dei cicli, sostenendo che deve essere mantenuto l'attuale modello (5 anni di elementari, 3 di medie e 5 di superiori contro i 7 anni di ciclo di base, il biennio secondario obbligatorio e i 3 anni successivi previsti dalla nuova legge). Di tutt'altro avviso sono Cgil e Uil, che sostengono fermamente l'esigenza di approvare il riordino dei cicli, in quanto - spiega il segretario del dipartimento formazione della Cgil, Andrea Ranieri - "rappresenta il quadro ordinamentale necessario per ridisegnare la fisionomia formativa della scuola, nel qaudro del nuovo sistema di istruzione e di formazione". Sindacati e Quercia pretendono insomma il riordino dei cicli in cambio della pax sulla parità. E su questo il ministro Luigi Berliguer ha chiesto una precisa assunzione di responsabilità a tutta la coalizione. Tant'è che ieri Pierluigi Castangetti ha assicurato - sia in un incontro con lo Snals che ai partner di maggioranza - che il Ppi è impegnato per una rapida approvazione delle due leggi all'esame del parlamento. E che già la prossima settimana potrebbero quindi essere varate definitivamente.

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Italia, Scuola, Religione
 

 


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