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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Girodivite - n° 59 / dicembre 1999 - Lavoro, Messina

Gli operai sul campanile

ricevuto dal centro sociale Olimpia 47 (Messina).

Venerdì 17 dicembre alcuni operai della telecom che non percepivano lo stipendio da cinque mesi hanno occupato il campanile del duomo di messina. A seguito di questa azione addirittura il vescovo, preoccupato per il concerto che di li a poco avrebbe dovuto svolgersi nella cattedrale,è intervenuto dando solidarietà e distribuendo pasti caldi agli operai in lotta. Immediatamente a seguito delle dichiarazioni del vescovo anche altri gli squali della politica locale hanno approfittato della visibilità mediatica per apparire, portare le bandiere e quindi scomparire. Pietosa è stata infatti la scena che si è verificata la mattina del 18 quando bandiere di an forza italia ed addirittura monarchiche hanno infestato piazza duomo per qualche minuto, giusto il tempo di farsi riprendere dalle telecamere. Lasciato alle spalle questa nota di folclore i compagni\e di varie situazioni si sono ritrovati in un presidio quanto più possibile fisso ed hanno parlato con gli operai sostenendoli nelle loro azioni Da subito è stata chiara l'intenzione da parte loro di interrompere il concerto del 21 qualora non fossero stati pagati immediatamente tutte le mensilità che attendevano. Il giorno del concerto gli operai sono entrati nella cattedrale con l'intenzione di impedirlo se non avessero avuto garanzie più che certe. In solidarietà a questa azione un gruppo di compagni e compagne provenienti da varie realtà ha presidiato l'entrata fronteggiando un discreto numero di sbirri che a fatica garantivano l'entrata ai borghesotti\e che impellicciati ed allibiti entravano mostrando evidente sdegno. Dopo varie ore di slogan e volantinaggio la polizia cominciava a mostrare segni di insofferenza, ma il culmine di tutto è stato quando improvvisamente iniziato il concerto alcuni signorotti hanno incitato al massacro i loro fidati segugi che come cani ubbidienti hanno eseguito gli ordini. Immediatamente partita la carica nell'atrio di una delle entrate laterali del duomo i compagni\e non hanno esitato a difendersi resistendo il più possibile dentro e rendendo visibilissimo a tutti i presenti ciò che stava accadendo. Dopo vari minuti di corpo a corpo gli sbirri accorsi in gran numero sono riusciti ad avere la meglio e allontanare i compagni\e dalla chiesa. E' stato fatto quindi un immediato presidio nella piazza ed alla fine del concerto ci sono stati altri momenti di tensione all'uscita delle "autorità" che con borbonico savoir faire avevano ceduto il posto agli operai in attesa che arrivassero i soldi che poi si sono scoperti essere solamente una mensilità. Come è ovvio la stampa cittadina ha omesso, negli articoli a 9 colonne usciti sul concerto, tutto ciò che è successo sottolineando come gli operai erano stati pagati(ma non dicendo per un solo mese) e che all'entrata qualcuno gridava non si sa bene cosa. In questo clima ottocentesco si è svolta l'ennesima farsa che questa città ci ha abituato a vedere, alla disperazione più totale si continua a rispondere con delle prese per il culo, all'ignoranza e la buona fede si continua far valere il potere e l'arroganza. Per opporsi ad una repressione sbirresca da fine secolo ed ad una classe politica ancora più ottocentesca i compagni\e hanno dato vita, giorno 22 dicembre, ad un'assemblea che costituisce solo il primo passo di un percorso cittadino su precariato, disoccupazione e salario garantito. Su tali temi si terrà la prossima assemblea: MARTEDI' 28 DICEMBRE AL C.S.O.A. "OLIMPIA 47" ORE 17.00

C.S.O.A. "olimpia 47"


Released online: December, 1999

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