BRASILE UN PRETE ITALIANO IN AMAZZONIA MINACCIATO DI
MORTE
Il coraggio di padre Umberto
A Manaus difende i diritti umani dei bambini e anche dei banditi
- GIULIO DI LUZIO -
L a denuncia viene dalla Rete Radié
Resch, un'associazione che si occupa di difesa dei diritti
umani in America latina, e riguarda il caso di padre Umberto Guidotti,
missionario a Manaus, nell'Amazzonia brasiliana ed è responsabile
del Centro difesa diritti umani e presidente del Forum per l'etica
nella politica. L'allarme è stato lanciato dal gruppo di
Felina, in provincia di Reggio Emilia, che sta seguendo la vicenda
del sacerdote italiano. "Bisogna fare qualcosa - dice Anna Corsi
della Rete Radié Resch - perché padre Umberto
ha ricevuto minacce di morte per aver denunciato il capo della
polizia di Manaus, che aveva ucciso molti bambini con manganelli
elettrici".
Padre Umberto Guidotti è al centro di una campagna di
intimidazioni e calunnie da parte di personaggi che certo non
devono avere molto a cuore il rispetto dei diritti umani in Brasile.
A cominciare da Wallace Souza, deputato dell'Assemblea legislativa
dello stato di Amazzonia che conduce un programma televisivo in
cui fa apologia della violenza contro i bambini che commettono
reati. Bambini spesso ripresi dalle telecamere durante le numerose
retate della polizia, mentre sono catturati e picchiati. Polizia
compiacente e informazione forcaiola: un binomio che padre Guidotti
ha denunciato fin dallo scorso aprile e su cui è intervenuto
anche un avvocato brasiliano. Per tutta risposta il deputato Wallace
Souza, dalla tribuna dell'Assemblea e dal suo programma televisivo,
sta insultando gli avvocati e il Forum per l'etica nella politica.
Padre Umberto ha replicato così: "I demagoghi di turno
continuano ad accusare la commissione per i diritti umani e il
Forum per l'etica di preoccuparsi soltanto di criminali e di difendere
i diritti umani dei banditi. Queste accuse insinuano l'idea che
i diritti umani possono e devono essere violati. Cioè che
i criminali possono e devono essere torturati e assassinati. Scegliere
questa strada vuol dire difendere la selvaggeria e la barbarie".
Ma gli attacchi personali per il missionario italiano sono all'ordine
del giorno, grazie all'equazione: difesa dei diritti umani-difesa
dei banditi. Un esempio viene dalla denuncia che il Forum per
l'etica nella politica ha presentato al procura federale della
repubblica contro Klinger Costa, perché ripreso da una
televisione in flagrante mentre sferrava pugni e calci e batteva
con il calcio della pistola sulla testa di un malvivente, già
catturato ed ammanettato. Klinger Costa è una persona -
spiega padre Umberto Guidotti - che ha vari processi sulle spalle,
ben otto irregolarità amministrative rilevato da una commissione
ad hoc inviata dal ministero di giustizia, ed una raccomandazione
del governo federale al governatore Amazonino Mendes perché
sia allontanato dal ministero e che Amazonino ha confermato anche
quest'anno".
La stampa ha reagito in maniera isterica: ha bersagliato il
sacerdote che, denunciando Klinger, difenderebbe i banditi. Una
radio l'ha preso di mira per un'intera settimana, incitando la
popolazione a mobilitarsi contro di lui. Sono stati usati tutti
i possibili argomenti contro padre Guidotti, a cominciare dalla
parentela del missionario con l'attrice porno Cicciolina. Poi
"hanno detto che viaggio in Italia quattro volte al giorno, come
dire che vengo in Brasile per far soldi, e mi ha sfidato a pregare
più e meglio. Ma io non sono un prete che prega".
Anche l'idea di portare questi calunniatori davanti ai giudici
incontra resistenze, perché l'atmosfera è pasante
e i rischi a mettersi contro i potenti locali sono molti. Padre
Umberto Guidotti spera di trovare l'appoggio di Eduardo Greenhalg,
avvocato paulista del Movimento dei Sem Terra molto conosciuto,
attraverso il sostegno di Lula, il leader del Pt.
Intanto è ritornata la minaccia di espulsione da parte
di Wallace Souza, "cosa che il governo federale non farà
mai... Sta male espellere un prete che difende i diritti umani
dei brasiliani".
"La difesa dei diritti umani -conclude padre Umberto Guidotti
- è un imperativo della civiltà. Anche gli assassini
più sanguinari devono avere i propri diritti rispettati,altrimenti
non esiste civiltà ma la barbarie".
Informazioni: Rete Radié Resch di Felina (Re) tel.
0522-814855.
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