SITI NAZISTI
Dalla A alla Z, ebrei nella rete
O ltre sessant'anni fa i nazisti e i loro
alleati iniziarono uno sterminio per ripulire il mondo dalla "razza
ebrea", che avrebbe dovuto concludersi con la soluzione finale.
Le cose, certo a costi terribili, andarono un po' diversamente
e qualche milione di ebrei fu salvato dall'Olocausto. Ora c'è
chi, nel suo piccolo, non demorde neppure alla fine del secolo
(e del millennio) sfregiato da quella guerra.
Apprendiamo dalle agenzie di stampa che nel cuore della democrazia
comunicativa - Internet, naturalmente - c'è un sito nazifascista,
uno tra i tanti. Ma questo offre un servizio più degli
altri: contiene l'elenco di tutti i cognomi appartenenti alle
famiglie ebree italiane. "Dalla A alla Z", si presuppone senza
sviste né omissis. Insomma, una sorta di Hitler-list fondamentale
per chi volesse completare l'opera interrotta dall'Armata rossa,
dagli eserciti alleati e dalla Resistenza. Perché la lettura
del suddetto sito non lascia dubbi sulle intenzioni dei comunicatori:
il neofita spazzino della razza maledetta, dopo aver letto le
lodi al boia Priebke e l'inno alla razza ariana contro gli immigrati
e la società multirazziale, è invitato a scegliere
se uccidere gli ebrei - ma anche il rinnegato Fini, Bill Gates,
oltre al rabbino Toaff - con una pistola o a pugni, con l'ascia
o con il mitra. Onore e Fedeltà è il nome del sito
nazista, sul quale al secondo oscuramento a opera di due server
è stampigliato il grido di battaglia: "La repressione non
ci piega ma ci rafforza".
Le meraviglie della tecnica consentono di trasmettere messaggi
e informazioni just in time. E più informazione,
ci hanno insegnato, vuol dire più democrazia. Sta a chi
non crede nella neutralità della scienza e della tecnica
trovare il modo di coniugare la parola democrazia in tutte le
lingue. Senza rispetto reverenziale per l'informazione.
(lo. c.)
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