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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Girodivite - n° 58 / novembre 1999 - Napoli, lavoro, scuola

Lo sgombero del rettorato

comunicati stampa sullo sgombero del Rettorato dell'Università Federico II di Napoli
LA POLIZIA SGOMBERA CON LA FORZA I DISOCCUPATI E GLI STUDENTI OCCUPANTI

L'AUTORITA' CHIUDE L'UNIVERSITA' CENTRALE, OSTACOLANDO IL REGOLARE
SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI

I MOVIMENTI NAPOLETANI IN ASSEMBLEA RILANCIANO LA LOTTA E L'UNITA'

Ieri, alle 22,30, la polizia ha sgomberato con la forza i compagni del
Coordinamento di Lotta per il Lavoro, del CSOA SKA-Officina 99 e gli
studenti riunitisi sotto la sigla Movimento Studentesco Universitario,
riuniti in assemblea permanente nell'Aula De Sanctis occupata, situata
nell'edificio centrale dell'Uiniversità "Federico II" di Napoli.

I disoccupati, con l'appoggio degli studenti e dei centri sociali,
chiedevano che venissero effettivamente avviati i corsi di formazione
professionale della regione, che occuperebbero, se approvati, 2000 nuovi
assunti . Il Consiglio Regionale non ha infatti ancora stanziato i fondi
necessari, buona parte dei quali (180 milioni) dovrebbero essere assegnati
proprio all'università.
Il Coordinamento di Lotta per il Lavoro rivendicava presso il Consiglio
Regionale lo sblocco dei fondi, e alla Prefettura chiedeva di farsi
mediatrice presso la Regione.
L'occupazione del rettorato, e poi dell'aula, non ha interrotto il corso
delle lezioni e degli esami, che si sono svolti regolarmente. Infondate
perciò le accuse lanciate ai compagni dalla Prefettura, dalle gerarchie
universitarie e da quei quattro gatti di Confederazione degli Studenti, i
quali hanno addirittura dichiarato che avrebbero manifestato contro i
disoccupati!
I compagni occupanti hanno ricevuto inoltre la solidarietà del Coordinamento
dei Collettivi Universitari Napoletani.

Le rivendicazioni non hanno ricevuto altra risposta che quella della
repressione.

Prima, questa mattina, sono stati vietati i cortei nel centro, in
particolare lungo il "rettifilo" (come qui è chiamato il corso Umberto I,
che dalla stazione FF.SS. porta all'Università, e poi si prolunga fino a
piazza Municipio), percorso storico dei cortei a Napoli. Malgrado ciò, un
gruppo di compagni del Coordinamento dei precari LSU-LPU ha sfilato lungo il
corso, sfidando i divieti polizieschi.

Poi, oggi pomeriggio, l'edificio centrale dell'Università è stato chiuso dal
rettore Fulvio Tessitore.
Non sono stati gli occupanti a ostacolare lo svolgimento dell'attività
didattica: il regolare svolgimento degli esami è invece stato impedito da
una vera e propria serrata, mentre gli studenti che avrebbero dovuto essere
esaminati hanno avuto la sgradita sorpresa, non essendone stati in alcun
modo informati, di trovare l'edificio sbarrato in pieno orario d'apertura.

Gli occupanti hanno prontamente indetto un'assemblea nell'aula n° 7 della
Facoltà di Lettere e Filosofia, per le 16,30.

Intanto la riunione del Consiglio Regionale, prevista questa mattina per le
10,30, che avrebbe dovuto sentire la delegazione dei disoccupati,
posticipava i lavori fino alle 16,30, in coincidenza quindi con l'assemblea.
Questo ha fatto nascere nei compagni del Coordinamento di Lotta per il
Lavoro il sospetto che ciò fosse stato preordinato al fine di impedire la
partecipazione all'assemblea dei compagni della delegazione.
Alle 18,00, per quanto se ne sapeva, la delegazione non era stata ancora
ricevuta, e i compagni erano ancora lì, sotto al pioggia, aspettando di
essere sentiti.

All'assemblea, studenti del Movimento Studentesco Universitario, del
Coordinamento dei Collettivi Universitari, del Movimento Studentesco
Universitario, membri di SKA-Officina 99, i Giovani Comunisti e il Circolo
Universitario di Rifondazione, i disoccupati del Coordinamento di Lotta per
il Lavoro, i precari del Coordinamento LSU-LPU, nonché altri studenti e
membri di altri movimenti, hanno visto in questa repressione un disegno più
largo, volto a reprimere l'unità che sta rinascendo fra studenti e
disoccupati contro la flessibilità e la precarizzazione del mondo del lavoro
voluta dal governo e contro la sempre più classista e discriminatoria
selezione all'interno dell'università e della scuola. Hanno inoltre ribadito
la necessità di unirsi per lottare contro detto disegno.
Registro con piacere, in particolare, la disponibilità dei precari del
Coordinamento LSU-LPU a marciare uniti con i disoccupati. Il Coordinamento
LSU-LPU ha colto l'occasione per invitare tutti, i disoccupati in
particolare, all'assemblea da essi organizzata per il 27 Novembre, e alla
manifestazione nazionale che il loro Coordinamento Nazionale ha in programma
per il 10 Dicembre a Napoli.

L'assemblea ha intenzione di fare appello a tutti i compagni e a tutte le
persone sensibili, a cominciare dal corpo insegnante dell'università, contro
la repressione messa in atto dalla Questura, e contro la assurda serrata del
rettore Fulvio Tessitore.

Il Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani ha in programma una
riunione per Lunedi mattina, alle 11,00, nell'aula R5 di Palazzo Giusso,
sede dell'Istituto Universitario Orientale.
Per contattare il ccordinamento contattare il Collettivo politico dell'
Istituto Orientale (ex-Giap), indirizzo/i di posta elettronica:
giap@ecn.org

Una cronistoria



Napoli, 10 novembre 1999,
Dopo l' occupazione del rettorato da parte dei movimenti di lotta
napoletani, i disoccupati incontrano il Prefetto per discutere sulla
possibilita' di istituire un tavolo istituzionale (con comune, provincia e
regione) sul problema "lavoro. Di tutta risposta, poco dopo il rientro
della delegazione dalla prefettura, centinaia di poliziotti irrompono nell'
Università (All' interno della quale la forza pubblica per entrare deve
essere autorizzata anche dal Rettore) per somberare gli occupanti.
MA OGGI TORNIAMO IN PIAZZA!!!!

ore 10 piazza Mancini : concentramento per raggiungere la sede del
Consiglio Regionale dove DEVONO approvare il piano di formazione
professionale.

COMUNICATO STAMPA


ore 10
I MOVIMENTI DI LOTTA NAPOLETANI OCCUPANO IL RETTORATO PER DENUNCIARE IL
MANCATO AVVIO DEL PIANO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE.

ore 19
I MOVIMENTI LANCIANO UN SEGNALE DI APERTURA: UNA DELEGAZIONE SI RECA IN
PREFETTURA PER PROPORRE UN TAVOLO ISTITUZIONALE CON GLI ENTI LOCALI SUL
PROBLEMA DELLA PRECARIETA' E DELLA DISOCCUPAZIONE.

ore 22.30
LA POLIZIA IN ASSETTO ANTISOMMOSSA IRROMPE ALL' UNIVERSITA'  E SGOMBERA I
DISOCCUPATI E GLI STUDENTI PRESENTI.

NOI ACCUSIAMO :
- Il prefetto di Napoli che non solo abdica al suo compito di mediazione
istituzionale, ma  soprattutto dichiara esplicitamente che le mobilitazioni
sociali dei movimenti di lotta napoletani sono un problema di ordine
pubblico e penale.
- Il Rettore dell' Università di Napoli che ha dato il suo determinante
assenso all' entrata delle forze dell' ordine nella sede universitaria per
sgomberare con la forza i disoccupati e gli studenti presenti.
- La Giunta e il consiglio regionale della Campania che per i loro indegni
giochetti elettorali, rischiano di far svanire nel nulla le centinaia di
miliardi stanziati dall' Unione Europea per la formazione professionale.

FACCIAMO APPELLO :

- Ai precari, agli studenti, ai lavoratorii, a tutti i settori sociali in
lotta contro precarietà, licenziamenti, disoccupazione.....
A creare un fronte unitario di lotta contro le politiche padronali del
governo D'Alema.

- Ai 500.000 e più disoccupati della provincia di Napoli......
Ad unirsi e organizzarsi nella mobilitazione per il lavoro, il salario
garantito, perchè il soddisfacimento dei nostri bisogni negati è un nostro
diritto e non un loro favore.

RILANCIAMO LA LOTTA!!!!


OGGI 11 NOVEMBRE ore 1o piazza Mancini
CORTEO FINO ALLA REGIONE

ore 16 ASSEMBLEA-CONFERENZA STAMPA ALL' UNIVERSITA'

Movimenti di lotta di Napoli e Provincia, Collettivi studenteschi
universitari, Centri sociali SKA e Officina 99.

Per info : 0335-6215304

LA POLIZIA SGOMBERA CON LA FORZA I DISOCCUPATI E GLI STUDENTI OCCUPANTI

L'AUTORITA' CHIUDE L'UNIVERSITA' CENTRALE, OSTACOLANDO IL REGOLARE
SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI

I MOVIMENTI NAPOLETANI IN ASSEMBLEA RILANCIANO LA LOTTA E L'UNITA'

Ieri, alle 22,30, la polizia ha sgomberato con la forza i compagni del
Coordinamento di Lotta per il Lavoro, del CSOA SKA-Officina 99 e gli
studenti riunitisi sotto la sigla Movimento Studentesco Universitario,
riuniti in assemblea permanente nell'Aula De Sanctis occupata, situata
nell'edificio centrale dell'Uiniversità "Federico II" di Napoli.

I disoccupati, con l'appoggio degli studenti e dei centri sociali,
chiedevano che venissero effettivamente avviati i corsi di formazione
professionale della regione, che occuperebbero, se approvati, 2000 nuovi
assunti . Il Consiglio Regionale non ha infatti ancora stanziato i fondi
necessari, buona parte dei quali (180 milioni) dovrebbero essere assegnati
proprio all'università.
Il Coordinamento di Lotta per il Lavoro rivendicava presso il Consiglio
Regionale lo sblocco dei fondi, e alla Prefettura chiedeva di farsi
mediatrice presso la Regione.
L'occupazione del rettorato, e poi dell'aula, non ha interrotto il corso
delle lezioni e degli esami, che si sono svolti regolarmente. Infondate
perciò le accuse lanciate ai compagni dalla Prefettura, dalle gerarchie
universitarie e da quei quattro gatti di Confederazione degli Studenti, i
quali hanno addirittura dichiarato che avrebbero manifestato contro i
disoccupati!
I compagni occupanti hanno ricevuto inoltre la solidarietà del Coordinamento
dei Collettivi Universitari Napoletani.

Le rivendicazioni non hanno ricevuto altra risposta che quella della
repressione.

Prima, questa mattina, sono stati vietati i cortei nel centro, in
particolare lungo il "rettifilo" (come qui è chiamato il corso Umberto I,
che dalla stazione FF.SS. porta all'Università, e poi si prolunga fino a
piazza Municipio), percorso storico dei cortei a Napoli. Malgrado ciò, un
gruppo di compagni del Coordinamento dei precari LSU-LPU ha sfilato lungo il
corso, sfidando i divieti polizieschi.

Poi, oggi pomeriggio, l'edificio centrale dell'Università è stato chiuso dal
rettore Fulvio Tessitore.
Non sono stati gli occupanti a ostacolare lo svolgimento dell'attività
didattica: il regolare svolgimento degli esami è invece stato impedito da
una vera e propria serrata, mentre gli studenti che avrebbero dovuto essere
esaminati hanno avuto la sgradita sorpresa, non essendone stati in alcun
modo informati, di trovare l'edificio sbarrato in pieno orario d'apertura.

Gli occupanti hanno prontamente indetto un'assemblea nell'aula n° 7 della
Facoltà di Lettere e Filosofia, per le 16,30.

Intanto la riunione del Consiglio Regionale, prevista questa mattina per le
10,30, che avrebbe dovuto sentire la delegazione dei disoccupati,
posticipava i lavori fino alle 16,30, in coincidenza quindi con l'assemblea.
Questo ha fatto nascere nei compagni del Coordinamento di Lotta per il
Lavoro il sospetto che ciò fosse stato preordinato al fine di impedire la
partecipazione all'assemblea dei compagni della delegazione.
Alle 18,00, per quanto se ne sapeva, la delegazione non era stata ancora
ricevuta, e i compagni erano ancora lì, sotto al pioggia, aspettando di
essere sentiti.

All'assemblea, studenti del Movimento Studentesco Universitario, del
Coordinamento dei Collettivi Universitari, del Movimento Studentesco
Universitario, membri di SKA-Officina 99, i Giovani Comunisti e il Circolo
Universitario di Rifondazione, i disoccupati del Coordinamento di Lotta per
il Lavoro, i precari del Coordinamento LSU-LPU, nonché altri studenti e
membri di altri movimenti, hanno visto in questa repressione un disegno più
largo, volto a reprimere l'unità che sta rinascendo fra studenti e
disoccupati contro la flessibilità e la precarizzazione del mondo del lavoro
voluta dal governo e contro la sempre più classista e discriminatoria
selezione all'interno dell'università e della scuola. Hanno inoltre ribadito
la necessità di unirsi per lottare contro detto disegno.
Registro con piacere, in particolare, la disponibilità dei precari del
Coordinamento LSU-LPU a marciare uniti con i disoccupati. Il Coordinamento
LSU-LPU ha colto l'occasione per invitare tutti, i disoccupati in
particolare, all'assemblea da essi organizzata per il 27 Novembre, e alla
manifestazione nazionale che il loro Coordinamento Nazionale ha in programma
per il 10 Dicembre a Napoli.

L'assemblea ha intenzione di fare appello a tutti i compagni e a tutte le
persone sensibili, a cominciare dal corpo insegnante dell'università, contro
la repressione messa in atto dalla Questura, e contro la assurda serrata del
rettore Fulvio Tessitore.

Il Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani ha in programma una
riunione per Lunedi mattina, alle 11,00, nell'aula R5 di Palazzo Giusso,
sede dell'Istituto Universitario Orientale.
Per contattare il ccordinamento contattare il Collettivo politico dell'
Istituto Orientale (ex-Giap), indirizzo/i di posta elettronica:
giap@ecn.org

COMUNICATO DI SOLIDARIETA'

Gli studenti universitari in lotta contro l'autonomia didattica e
finanziaria nell'università e in generale contro la privatizzazione
dell'intero sistema formativo, esprimiamo la piena solidarietà ai senza
lavoro in lotta che hanno occupato il rettorato della "Federico II" contro
precarietà e disoccupazione, per il lavoro stabile, sicuro e a salario
pieno.
Di fronte alla politica neoliberista portata avanti da governo e padronato
che si concretizza in un violento attacco alle condizioni di vita e di
lavoro è necessario che studenti, disoccupati, immigrati e lavoratori
intraprendano un percorso unitario di lotta contro la privatizzazione, la
precarizzazione, la flessibilità, il lavoro nero e lo smantellamento dello
"stato sociale".

NON C'E' UNITA' SENZA LOTTA NE' LOTTA SENZA UNITA'!

Napoli, 10 Novembre 1999

"COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI NAPOLETANI"

COMUNICATO STAMPA E APPELLO DEI DOCENTI UNIVERSITARI

Dopo lo sgombero, serrata dell'universita' di Napoli.

Dopo l'irruzione notturna della celere in assetto antisommossa che ha
portato allo sgombero violento dei disoccupati e dei studenti in assemblea
permanente all'universita', la prepotenza antidemocratica di rettore e
polizia ha segnato un altro passaggio:
nel primo pomeriggio la polizia ha "chiuso" arbitrariamente l'universita'
centrale cacciando anche gli studenti presenti (annullando esami ecc.) e
soltanto per non far svolgere una normalissima assemblea convocata dai
disoccupati, i centri sociali e dai collettivi studenteschi per il
pomeriggio!!
Crediamo che tanto accanimento repressivo abbia una sola motivazione la
consapevolezza delle istituzione di non avere risposte ai bisogni sociali e
di aver colpevolmente ormai bruciato buona parte dei finanziamenti europei
per opportunismo elettorale.
Insomma speculazioni sulla pelle dei disoccupati, cui si cerca di tagliare
spazi di espressione democratica per impedire che denuncino questa
situazione.

MOVIMENTO DEI DISOCCUPATI DI NAPOLI E ACERRA.
C.S.O.A. OFFICINA 99 - SKA
COLLETTIVI STUDENTESCHI -  UNIVERSITARI

Dopo l'irruzione della celere nell'universita' stiamo raccogliendo tra i
docenti l'adesione al seguente appello:
La notte di giovedi' 11 novembre la celere in assetto antisommossa ha fatto
irruzione nell'universita', sgomberando disoccupati e studenti che erano in
assemblea permanente nell'aula De Santis.
Si tratta di una responsabilita' gravissima: l'universita' dovrebbe essere
luogo di assoluta liberta' democratica, nella quale tensioni civili e
sociali non possono essere "risolte" con metodi da stato di polizia.
E' responsabilita' di tutte le componenti dell'universita' impedire che
scene cilene del genere si ripetano ancora.

Hanno finora aderito all'appello i seguenti docenti universitari:
Giovanni Persico (facolta' di Sociologia)
Claudio Marta (I.U.O.)
Arcangelo Cesarano (Preside della facolta' di Architettura)
Alessandro Dal Piaz (facolta' di Architettura)
Daniela Lepore (facolta' di Architettura)
Liana Dodaro (facolta' di architettura)
Ettore Massarese (facolta' di Lettere)


Released online: November, 1999

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