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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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UNA MOBILITAZIONE UNITARIA CONTRO L'EUROPA DELLA GUERRA, DELLA PRECARIETA', DELLA DISOCCUPAZIONE PER IL LAVORO E LA PACE

A Catania, per il 30 aprile 1999.


Il 29 Maggio, a Colonia da tutta l'Europa manifesteremo contro le politiche neoliberiste, per il lavoro e la pace. Hanno voluto questa manifestazione tutte le sinistre sociali e sindacali, confederali e di base, di Germania, di Francia, di Spagna, d'Italia assieme ai movimenti organizzati dei disoccupati ed alla rete europea delle marce per il lavoro. Essa ha il sostegno e l'adesione delle forze politiche alternative del continente, di settori importanti della cultura, dell'associazionismo democratico, dell'ambientalismo. La guerra riappare come figlia legittima di questa Europa che rinnega le sue migliori tradizioni, aderisce acriticamente al modello sociale americano e rinnova una subordinazione politica e militare agli interessi dei grandi poteri globali e del gendarme statunitense. La politica neoliberista, secondo i criteri di Maastricht e della banca Centrale Europea, punta ad obiettivi monetari e fiscali restrittivi ed accresce per questa via la polarizzazione sociale , incentiva i processi di disgregazione. Si sviluppano politiche di smantellamento dello stato sociale (pensioni, scuola, sanità), di tagli di investimenti pubblici, di deregolamentazione e flessibilizzazione delle condizioni di lavoro. La disoccupazione di massa e nuove, devastanti forme di povertà diventano presenze del panorama sociale dell'Europa. Queste stesse politiche economiche sono causa di una degenerazione profonda dei meccanismi democratici e della stessa vita civile - razzismo, violenza, autoritarismo crescono nelle città d'Europa in forme inedite. Il Mezzogiorno d'Italia e la Sicilia sono laboratori avanzati della costruzione di quest'Europa neoliberale e "americana". In un mediterraneo il cui progetto di sviluppo solidale è negato dalla presenza delle basi USA e NATO, a partire da Sigonella. Qui il blocco tra le classi dominanti ed un sindacato sempre più incapace di rispondere ai processi di deindustrializzazione, di crescita della economia criminale, di sviluppo del lavoro nero, ha trovato una forma specifica nella politica dei Patti Territoriali e dei Contratti d'Area: deroga ai diritti sindacali in cambio di promessi e non realizzati posti di lavoro precari e sottopagati. Conviene piuttosto al padronato, come nel caso della Wind, importare attraverso subappalti, lavoratori della Malesia sottopagati, da contrapporre ai lavoratori massicciamente espulsi dalle telecomunicazioni anche come frutto delle politiche selvagge di privatizzazione. Contratti d'Area e Patti Territoriali, in forme diverse, significano conflitti tra aree territoriali per assicurare ai padroni le "migliori" condizioni di sfruttamento; non solo quelle del lavoro ma anche quelle dell'ambiente. Quanto sta sperimentando Catania con la selvaggia ed improduttiva speculazione prevista dal Patto Territoriale nell'Oasi del Simeto e le deroghe ai Piani Regolatori previste dai Contratti d'Area sono l'annuncio di una nuova stagione di saccheggio del territorio. Il Patto Sociale di Natale che organicamente definisce queste politiche non è neppure "sufficiente" per governo e padronato. L'attacco allo Statuto dei diritti dei lavoratori è annunciato dal governo il giorno dopo la firma; il diritto di sciopero è sempre più minacciato; la pressione contro la scuola pubblica è fortissima. Ma questo quadro così grave non è immodificabile. Nella società italiana così come negli altri paesi d'Europa si esprimono forti voci critiche, sia pure in modo frammentato; nel mondo del lavoro si manifestano forme di lotta anche radicali e così nella scuola e nell'università; la vicenda del Contratto d'Area di Gioia Tauro con la CGIL costretta a non firmare rivela i limiti e le difficoltà nelle politiche concertative; il movimento contro la guerra suscita energie preziose. E' possibile dare un contributo significativo per un'Europa alternativa proprio a partire da una realtà così segnata, come la Sicilia, è possibile iniziare un percorso si lotte unitarie per il lavoro, i diritti sociali e democratici, la pace. Per questo invitiamo tutte le energie disponibili, forze organizzate o singole/i donne e uomini di tutta la Sicilia che vogliano battersi contro la guerra, per una nuova Europa, per il cambiamento sociale, ad una grande MANIFESTAZIONE A CATANIA IL 30 APRILE Appuntamento alle 17,30 a Piazza Dante Comizio finale a Piazza Università

Prime adesioni: associazione "In Marcia", "Alternativa sindacale CGIL", "CUB", "Sin COBAS", "P.R.C. - Federazione di Catania", "Sulta - CUB", " COBAS scuola", collettivi studenti contro il numero chiuso", "donne in nero", "Comitato Golfo", " coordinamento studenti medi e universitari contro la guerra", RRR.SS.AA. FILT-CGIL di Sigonella e Napoli Capodichino, c.s.a. Auro, Girodivite mensile delle città invisibili, ass. cult. Open House…. PER FAR PERVENIRE LE ADESIONI tel.095/311704 fax 095/325833


Released: September, 1999


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******July, 2000
 
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