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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Torre di Babele & Girodivite - speciale "Fiore del rifiuto"

L'AGIP-Petroli di Priolo

Prima SINCAT (Società INdustriale CATanese, nome di copertura della Montedison per accedere ai finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno), poi MONTEDISON, poi S.E.L.M., poi PRAOIL (ai tempi dell'affare ENIMONT) ed oggi AGIP PETROLI una delle sette raffinerie AGIP in Italia. 1008 dipendenti di cui 240 dichiarati recentemente in esubero in seguito al "piano di nazionalizzazione" del comparto raffinazione. E' probabile che l'AGIP cederà quote della raffineria di Priolo alla TAMOIL o alla KUWAIT-PETROLEUM, come auspica il sindacato e come è già avvenuto per la vendita della raffineria di Milazzo).

 

D. Come sono inquadrati i dipendenti deIl'AGIP Petroli ?

R. In passato, fino al '95 quando era ancora PRAOIL, avevamo il contratto dei chimici, ma dal Luglio '95, quando fu rilevata dall'AGIP, abbiamo il contratto del settore energia ENI.

D. Cosa ha comportato la trasformazione del contratto ?

R. Oggi, per fare solo un esempio, non esiste più l'inquadramento automatico mansione-qualifica, ma per ogni mansione c'è un area di livelli interni.

D. E cosa comporta ?

R Intanto c'è un rallentamento degli scatti di qualifica e poi aumenta la competizione tra gli stessi operai con medesima qualifica.

D. Com'è strutturata l'organizzazione interna ?

R. L'impianto tipo ha un capo impianto, un vice o assistente di giornata, un assistente di turno e in media 2 operatori, il tutto in squadre avvicendate per tenere fronte al turno di 24 ore. 1

D. I turni di quante ore sono ?

R. 8 ore, ma se non arriva il cambio diventa di 16 ore.

D. A te è capitato ?

R. Sì, tante volte e un po' a tutti.

D. Ma come possono obbligare ad un turno di 16 ore ?

R. Minacciando il licenziamento per abbandono del posto di lavoro, anche se di fatto non si tratta di abbandono ma del regolare smontare dopo il proprio turno. E poi è un ricatto morale che non ha senso per l'effettiva sicurezza degli impianti, ma che in genere si accetta anche per evitare l'ammonizione scritta. Tieni presente che un operatore dopo il proprio turno di 8 ore è già stanco, altro che sicurezza degli impianti. Inoltre capita che dopo che ti sei fatto 16 ore hai solo 8 ore di pausa e poi di nuovo il tuo turno ordinario di 8 ore.

D. E il sindacato che fa ?

R. Per quanto ne sappiamo non si è mai pronunciato concretamente, anche se a parole ha denunciato la carenza d'organico.

D. Succedono incidenti ?

R. Certo, ci sono anche dei grafici della gravità e della frequenza e sono pubblici, affissi anche all'ingresso.

D. Possono essere legati alla mancanza di organico oppure dipendono dallo stato degli impianti ?

R. Più che altro gli incidenti gravi dipendono dagli impianti e quelli meno gravi da organico insufficiente. Tieni presente però che per incidenti bisogna intendere non soltanto quelli alle persone, che sono quelli quantificati dalle statistiche e dai grafici (ferite, medicamenti, ecc.) , ma anche scoppi di apparecchiature, rilascio di sostanze tossiche, gravi 'fuori servizi' delle apparecchiature, tutte cose che se non riprese in tempo utile possono dare luogo a disastri enormi sia all'ambiente che alle persone e non solo a quelle nello stabilimento.

Per farti capire basta pensare che un impianto di questo tipo, ma con metà del volume produttivo, è esploso in Giappone radendo al suolo ogni cosa per un raggio di 30 Km. Di questi incidenti, per fortuna sempre ripresi in tempo utile, ne accadono spesso ed in quest'ultimo periodo con una frequenza inquietante.

D. Vuoi dire che potrebbe essere coinvolta la popolazione all'esterno della fabbrica ?

R. Si, certo e a lungo raggio.

D. Puoi farci un esempio ?

R. Per esempio l'impianto F.C.C. [Fluid Cataliting Creaking]

D. Che forme di flessibilità si adottano all'AGIP ?

R. Qui a Priolo di fatto avvengono periodicamente delle riorganizzazioni del lavoro, per esempio, si è passati dalle vecchie figure di manovale, operaio semplice, specializzato, all'operatore unico polivalente. Questa figura è già l'operaio flessibile nelle mansioni, anzi le incorpora tutte, fa di tutto, il "fuochista", il "pompista", l'interventista, ecc. Insomma aumenta il lavoro e la produttività ma diminuiscono i lavoratori.

D. Si è avuta quindi una riduzione del personale ?

R. Certo, si è avuta una riduzione dei posti di lavoro, ma non licenziando. Una volta si sfruttava la C.I.G. data a chi in qualche modo la cercava, oppure dando incentivi a chi si dimetteva o ancora con il ricorso alla mobilità da quando la C.I.G. non c'è più. Poi c'è da dire che con la nuova organizzazione del lavoro molti lavori sono stati ceduti con appalto a ditte esterne, che con pochi operai e con molto lavoro in nero svolgono le funzioni affidate. Da qui anche la riduzione dell'organico AGIP, che vuole chiaramente disfarsi della gestione diretta di tutti i servizi.

D. Che presenza ha il sindacato ?

R. Il sindacato c'è solo per mediare -la chiamano concertazione- le scelte dell'impresa. Le assemblee servono soltanto ad aggiornarci su quello che è già stato deciso.

 

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Released online: September, 1999


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