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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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L'essenziale che è invisibile agli occhi

di Rosaria Marchese

Luciano Violante, attuale presidente della Camera dei Deputati è stato accolto con gioia dai bambini della scuola media Enrico Fermi di Francofonte. Alcuni ragazzi hanno letto delle lettere, in cui parlano di Francofonte, della scuola, dell'assenza di luoghi di aggregazione e ricreazione al di fuori della scuola. "Dobbiamo svegliarci!" ha scritto una bambina. Luciano Violante, actual president of the Chamber of the Deputies has been welcomed with joy from the children of the middle school Henry Fermi of Francofonte. Some boys have read some letters, in which they speak of Francofonte, of the school, of the absence of places of aggregation and recreation out of the school. "We must wake up us!" a child has written.

Luciano Violante, attuale presidente della Camera dei Deputati è stato accolto con gioia dai bambini della scuola media Enrico Fermi di Francofonte. L'incontro è avvenuto il 9 giugno nell'androne, oggi ricostruito, che fu danneggiato la notte del 26 aprile 1997 da un incendio doloso. I veri protagonisti dell'incontro con Violante sono stati proprio i bambini che hanno messo a frutto le attività dei loro laboratori. Le magliette bianche con la stampa del laboratorio di serigrafia, i disegni, i segnaposto a forma di alberelli in vetroresina, i dolci per il rinfresco. Protagonisti anche del video che ha fatto sorridere per la spontaneità e naturalezza con cui parlano di ciò che è successo, di cosa hanno provato: un bambino nel raccontare della manifestazione silenziosa di protesta dopo l'incendio ha usato il termine funerale, e questo dovrebbe far riflettere… I ragazzi e le ragazze delle medie di Francofonte vorrebbero più spazi: "noi abbiamo diritto di avere degli spazi" ha detto una bambina. Alcuni ragazzi hanno letto delle lettere, in cui parlano di Francofonte, della scuola, dell'assenza di luoghi di aggregazione e ricreazione al di fuori della scuola. "Dobbiamo svegliarci!" ha scritto una bambina. Un'altra bambina ha chiesto su come mai Violante diceva di non credere agli eroi, quando persone come Falcone e Borsellino non possono non essere considerati tali. Violante ha risposto che certamente Falcone e Borsellino sono stati eroi, ma in futuro non ne devono esistere: non si deve attendere di essere aiutati dall'intervento di un singolo individuo, questa stessa scuola è la testimonianza che solo con il lavoro, l'impegno di tutti, si possono ottenere dei risultati concreti. Dobbiamo agire tutti, ognuno con il proprio ruolo: "Dobbiamo svegliarci, appunto!". Sono poi intervenuti alcuni dei ragazzi di Libera che avevano preso parte al campo di lavoro estivo (c'era anche GirodiVite) - Isacco Podda 17 anni di Cuneo, Matteo Marchesini 18 anni di Bologna. Pier Paolo Romani, consulente della Commissione Antimafia e che cura uno sportello che fornisce informazioni e materiale a coloro che sono interessati a fare cultura di legalità, ha sottolineato come la scuola di Francofonte ha avuto la capacità e il coraggio idi lottare anche grazie alla solidarietà giunto da ogni parte d'Italia. Matteo ha detto come nella sua città non sarebbe mai potuto accadere quello che è avvenuto a Francofonte: "I giovani a Bologna sono divisi da muri invisibili, in gruppi isolati tra i quali vi è incomunicabilità. Mentre a Bologna c'è una mafiosità culturale, a Francofonte e in questa scuola si costruisce un'unica cultura per combattere contro una mafia più primitiva e reale".

Oggi la scuola è più bella di prima, arricchita da nuovi murales, dalle attrezzature di cui erano stati derubati. Un nuovo laboratorio, di serigrafia "per avere un modo in più per comunicare". Ma soprattutto arricchita dalla gioia e dalla stima della gente che ha trovato qualcosa in cui credere e per cui lottare. E questo è avvenuto solo grazie a coloro che non si sono arresi, alla sensibilità e al coraggio del preside e dei docenti della scuola. E grazie a coloro che hanno saputo immaginare, e vedere l'essenziale che forse è invisibile agli occhi. A coloro che hanno pensato, come dice il titolo del loro giornale scolastico: I care, m'interessa, mi sta a cuore!


Released: May, 1998


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******July, 2000
 
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