Se ne parla da anni. Tagliare o non tagliare? Le povere tratte ferroviarie siciliane sono sempre state, negli ultimi anni, al centro di illazioni su più o meno improbabili tagli o riduzioni. La questione ci sembra alquanto paradossale. Il nostro Paese è quello che, in Europa, fa viaggiare le proprie merci sulle linee stradali e autostradali, oltre 160.000 miliardi di tonnellate-chilometro all’anno (il 60 % del trasporto totale). Tutto questo con costi altissimi in termini economici e di vite umane. E poi ci vengono a dire che alcune tratte ferroviarie siciliane vanno eliminate; e poi ci si dice che va tagliata la tratta Siracusa-Lentini. Risponderemmo che le vie autostradali della nostra Provincia potrebbero compensare questo taglio. Ci viene da ridere. Tutte le razze di ‘mestieranti della politica’ non hanno fatto altro promettere autostrade su autostrade. Mai viste.

La Stazione Ferroviaria di Lentini, così come quella di Siracusa, non si toccano. Che senso avrebbe eliminare le uniche vere infrastrutture in grado di sostenere la nostra economia? Che senso avrebbe togliere a Lentini, a Carlentini e a Francofonte, l’unica stazione ferroviaria dell’interland? Boh!

La nostra posizione non può che essere propositiva anche se non possiamo esimerci dall’essere critici. Una stazione ferroviaria come quella di Lentini vive, da anni, nell’agonia. Inesistente il servizio di pulizia delle strade di accesso; allucinante la viabilità (basterebbe sentire i commenti degli autotrasportatori che lavorano nella zona); indicibili le condizioni del manto stradale in alcuni punti e, soprattutto, assente un valido controllo del territorio. Il colmo, per una città che aspira ad avere un’economia che si possa dir tale, è di non poter usufruire di vie di comunicazione rapide, sicure e non troppo costose. A Lentini, da qualche settimana, sono apparsi dei cartelli stradali indicanti la Stazione Ferroviaria. Iniziativa decisamente anemica. In un momento in cui ci si riempie tanto la bocca con interventi a favore del lavoro ci aspetteremmo una maggiore volontà da parte dell’Amministrazione comunale per salvare e far funzionare bene una delle poche infrastrutture che tengono ancora a galla la nostra città e la sua economia.