Il 19 marzo si è tenuta la Conferenza Stampa di LEGAMBIENTE in occasione della fermata a Siracusa del Treno Verde, iniziativa intrapresa per conoscere il livello di inquinamento atmosferico ed acustico delle nostre città.

Alla Conferenza, oltre ai rappresentanti del Circolo cittadino di LEGAMBIENTE, erano presenti Milena Dominici addetto-stampa della Direzione Nazionale ed Pasquale Marricchi dell’Istituto Sperimentale delle Ferrovie che ha fornito la strumentazione per effettuare il monitoraggio.

LEGAMBIENTE nei giorni precedenti alla data di svolgimento della Conferenza, aveva individuato tre punti di monitoraggio particolarmente esemplificativi delle tematiche che si volevano dimostrare, cioè: 1) Piazzale Marconi (inquinamento atmosferico ed inquinamento acustico); 2) Via Tisia (solo inquinamento acustico); e 3) Viale Scala Greca (solo inquinamento acustico). Che risultati si sono avuti?

Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico gli unici parametri chimico-fisici che hanno superato il livello di attenzione e di allarme sono stati gli idrocarburi. Infatti il livello di attenzione é di 200 m g/mc; mentre i valori rilevati sono di ben otto volte rispetto al limite di legge. Gli altri indici sono nella norma e da ciò si può ben capire che la fonte principale di inquinamento atmosferico di Siracusa è dovuta al traffico veicolare, caotico ed irrazionale.

Venendo alle tematiche riguardanti l’inquinamento acustico le cose vanno parecchio male. I dati raccolti nei tre punti di monitoraggio sono stati sempre al di là dei valori-limiti di legge (D.P.C.M. 01.03.1991) che oscillano dai 40 dB ai 65 decibel. Il valore diurno di Via Tisia si è attestato su 72.1 dB e di notte sui 61.1 dB. Ciò conferma precedenti attività di monitoraggio che hanno descritto Siracusa come una delle città più rumorose d’Italia.

Allora che fare? Apparentemente la soluzione sarebbe facile: governare il traffico delle città. Terapia di facilissima formulazione, ma di difficilissima attuazione visto la mancanza di una seria politica del traffico comune alle più importanti aree urbane del nostro paese. Di conseguenza la risoluzione del problema va cercata in una serie di provvedimenti a corto raggio che cerchino di risolvere a poco a poco i problemi connessi alle tematiche affrontate dal Treno Verde. La politica dei piccoli passi é l’unica che può permettere a Siracusa di impedire la cronicizzazione del problema. Anche perché di finanziamenti cospicui non se ne parla, visto la situazione disastrata delle pubbliche finanze.