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Un delitto...

Siamo a Mégère, un villaggio francese di montagna. Nel cuore della notte arriva il nuovo giovanissimo curato, a sostituire il vecchio morto tempo prima. E' un tipo fragile, delicato, ma inizia a esercitare su tutti un fascino e un magnetismo straordinari. La stessa notte dell'arrivo del curato di Mégère, in una villa solitaria avviene un duplice delitto. E' lo stesso curato a dare l'allarme, tutto il villaggio si mobilita.
Copertina edizione Oscar Mondadori 1966 di "Un delitto" di Georges Bernanos Sono le prime pagine di "Un delitto" (Un crime), romanzo di Georges Bernanos. Lo pubblicò nel 1935 - lo scrisse a Palma di Maiorca dove viveva da scrittore sempre più di successo: l'anno dopo pubblicherà "Diario di un curato di campagna" -, noi lo leggiamo nell'edizione del 1966 per gli Oscar settimanali della Arnoldo Mondadori, traduzione di Enrico Piceni. Romanzo percorso da rintocchi inquietanti, in cui la realtà apparente viene trafitta come accade per certi insetti di cui il collezionista vuole fermare la decomposizione. L'intreccio del poliziesco viene vanificato nel finale "a sorpresa", ma non vi è redenzione (come ci si aspetterebbe da uno scrittore cattolico) né vittoria razionalistica sul male e gli sconbussolatori dell'ordine sociale (come nella tradizione del racconto "giallo"). Lo stesso sguardo problematico, concentrato sul problema metafisico del male, impedisce la sornionità e la bonomia dell'invenzione alla Maigret (Georges Simenon).

I personaggi di Bernanos sono ben caratterizzati. A cominciare dal primo personaggio che incontriamo, quello della signorina Celeste, al dottore, il sindaco del paesino, il giovanissimo chierichetto, il giudice istruttore... Personaggi, tipi, maschere ognuna portatrice di una sua verità. Il tema della verità (e della dissimulazione) è uno dei temi principali di questo romanzo: "Non parlo di menzogne: il mentitore abituale è un imbroglione nato, nulla più; è troppo instabile per dei veri rischi. La fedeltà a una sola menzogna è un segno ben più grave. Una lunga dissimulazione deve fare sbocciare un giorno o l'altro il dramma che ognuno di noi porta dentro di sé a sua insaputa. La dissimulazione cova il delitto..." (il giudice, p. 201). Un delitto in compagnia di BernanosUna edizione di "Un delitto" di Georges Bernanos, negli Oscar Mondadori del 1966 Bancarella 3

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