la Bibliotheca dei libri ritrovati
 
 

Fiabe arabe...

[Scheda bibliografica] [Annotazioni] [La volpe e il tamburo] [Scheda ritrovamento]

Fiabe arabe / Abdallah ibn al Muqaffà ; prefazione di Gianfranco Ravasi ; introduzione e traduzione dall'arabo di Hafez Haidar. - Milano : Rusconi, 1993. - 226 p., br. ; 21 cm. - (Le fiabe ; 4). - ISBN 88-18-35004-8. [Up]
Quello che la Rusconi Libri pubblica nel 1993 con il titolo fuorviante di "Fiabe arabe" è in realtà uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi, il "Kalilah e Dimnah" opera del persiano Abdallah ibn al Muqaffà. Ravasi nella sua onesta prefazione rimanda a Francesco Gabrieli - che è stato il massimo specialista italiano di letteratura araba, tra i maggiori in occidente - per enfatizzare l'importanza di Muqaffà come autore e come intermediatore culturale. L'importanza di Muqaffà fu infatti duplice. E come "tramite" tra la letteratura persiana e, tramite questa, quella indiana, e l'area culturale islamica fu tra i principali responsabili del "salvataggio" di molte di quelle produzioni e monumenti di poesia e di saggezza che per secoli hanno determinato la superiorità culturale di tutto l'Estremo e Medio Oriente rispetto agli altri popoli del pianeta.

Quando, sostanzialmente alla fine del Settecento, l'europa comincia a "leggere" le civiltà dell'Estremo e Medio Oriente, lo fa con occhio esotico oppure per scopi bellici interni - mostrare il "genuino" e "selvatico" delle altrui culture contrapposto all'artritico mondo europeo. Delle "favole" del Medio Oriente, a cui una diversa tipologia rimandano queste favole di Muqaffà rispetto ad esempio a quelle delle "Mille e una notte", ci si costringe a leggerne l'aspetto "favolistico" appunto. Mentre diverso è il nucleo "forte" di queste favole, che rimandano tutte al problema del potere e della sua gestione nel momento in cui si formavano Stati a forte impronta autoritaria. Il restringimento operato dal potere porta al bisogno di "manuali" del buon governo che abbiano caratteristiche non solo etiche ma pratiche e "laiche". La civiltà dei principati europei nasceva con il testo famoso di Machiavelli, qui in Medio Oriente accanto alla produzione saggistica e pamphlettistica, esiste una produzione letteraria: che utilizza la fiction letteraria per ammaestrare il detentore del potere. Muqaffà, come spesso accade agli intellettuali che tentano un dialogo con il potere assoluto, vive nell'ultimo periodo "buono": immediatamente dopo di lui le maglie si restringono (e lui è tra quanti cadono in questa maglia, condannato a morte dal califfo Al Mansur), tutto si irrigidisce e muta. La possibilità di dialogo, che era possibilità ancora di incontro tra le diverse classi sociali, cessa. Non è più possibile la favola, e gli intellettuali diventano cortigiani oppure sono estromessi (in maniera fisica...).

"Questo volume è stato redatto dai dotti indiani, allo scopo di raccogliere i detti e i proverbi della loro epoca. Essi, utilizzando vocaboli raffinati e conferendo agli animali il ruolo di protagonisti, hanno raffigurato le astuzie e i vizi che caratterizzavano le loro società. Nel libro coabitano saggezza e divertimento, perciò i saggi ne colgono insegnamento mentre gli ignoranti ne traggono diletto" (id., p. 27), scrive al Muqaffà. "Kalilah e Dimnah" è un grande libro interculturale, frutto non di "una" civiltà, ma di un insieme di popoli, di esperienze, di culture diverse. C'è stato un periodo in cui la cultura islamica era cultura universale, capace di abbracciare e di veicolare le parole di tutti. C'è stato un periodo in cui anche le culture europee hanno fatto lo stesso... - [Up]


La volpe e il tamburo

"Narrano che una volpe andò in un bosco e notò che su un albero maestoso stava appeso un tamburo. Il vento, alzatosi all'improvviso, mosse alcuni rami di quell'albero che urtarono il tamburo, causando un notevole fracasso. La volpe credette che il tamburo fosse un animale grasso pieno di carne e di ossa e perciò lo assalì fino a che provocò uno squarcio in esso. Quando si avvide che era vuoto, riflettè: "Può darsi che le cose più umili possiedano una voce e una corporatura grossa" (id., p. 69). - [Up]


Scheda ritrovamento

(Dove) Bancarella libri metà prezzo, Villa Bellini (Catania). (Quando) novembre 1997. (In che condizioni era) Ottime, cellophanato. (Che fine ha fatto) La copia individuata è stata acquistata per 3 mila lire. - [Up]
Scheda a cura di Sandro Letta - Ultimo aggiornamento: 14 settembre 1999

Un titolo fuorvianteFiabe arabe / Abdallah ibn al Muqaffà ; prefazione di Gianfranco Ravasi ; introduzione e traduzione dall'arabo di Hafez Haidar. - Milano : Rusconi, 1993. - 226 p., br. ; 21 cm. - (Le fiabe ; 4). - ISBN 88-18-35004-8Bancarella 2
 
 
 

 

[Up] Inizio pagina | [Send] Invia la pagina a un amico | [Print] Stampa la pagina | [Email] Manda una email | [Indietro]
Inizio pagina © Bancarella, 1999-2003. - E-mail: bancarella@girodivite.it