Louise Glück

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Louise Glück

Louise Elisabetyh Glück è nata a New York il 22 aprile 1943 (è morta a Cambridge il 13 ottobre 2023). È stata soprattutto un poeta. Nel 2020 ha avuto il premio Nobel per la letteratura "per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l'esistenza individuale".

È nata da una famiglia di immigrati ebrei ungheresi, ha trascorso la sua infanzia a Long Island.

Tra i temi delle poesie di Glück, che sono ritenute appartenere prevalentemente a uno stile autobiografico, c'è la solitudine, le relazioni familiari, il divorzio e la morte. L’opera di Glück è conosciuta per la sua sensibilità e per la sua precisione tecnica, ma anche per il suo uso di un linguaggio diretto e per aver inserito nella sua opera alcune rielaborazioni dei miti greci e romani.

La semplicità che caratterizza le poesie di Glück e i temi universali da lei trattati rendono i suoi lavori apprezzabili da un pubblico ampio. Le sue poesie inoltre sono spesso definite cupe, per il ricorrere di sentimenti come il rifiuto, la delusione, la perdita e l’isolamento.

Di Glück nel 2019 è stata pubblicata in Italia Averno (2006), da Edizioni Libreria Dante & Descartes, con la traduzione di Massimo Bacigalupo e con la postfazione di José Vicente Quirante Vives. In Averno, Glück partendo dal mito di Persefone riflette sul legame tra madre e figlia e sulla paura dell’invecchiamento. Altre sue poesie sono state tradotte in italiano nelle raccolte Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006, curata da Elisa Biagini) e West of your cities (minimum fax, 2003, curata da Mark Strand e tradotta da Damiano Abeni).

Tra i suoi lavori più apprezzati troviamo The Triumph of Achilles (1985), un insieme di poemi scritti dopo la perdita della sua casa in Vermont a causa di un incendio e Ararat (1990), composto in seguito alla morte del padre di Glück, definito dal New York Times “il libro di poesia americana più crudele e pieno di dolore degli ultimi 25 anni”.

La raccolta di 54 poesie The Wild Iris (1992), che le ha valso il premio Pulitzer per la poesia, è considerata una delle più visionarie tra le sue opere. L’ambientazione è un giardino, nel quale sono tre voci a parlare: i fiori, il poeta-giardiniere e una figura onniscente assimilabile a un dio. I temi principali che legano le poesie sono il tempo e la mortalità, affrontati da un punto di vista naturale, umano e spirituale.

Meadowlands (1996) è particolarmente legata alla mitologia. Protagonisti sono Ulisse e Penelope, in quella che è stata definita una riflessione più ampia sul matrimonio e sulla natura dell’amore. Con la raccolta successiva, Vita Nova (1999), le cui poesie si soffermano su ciò che rimane di un matrimonio dopo la sua fine, Glück è stata insignita del Premio Bollingen assegnato dall’università di Yale.

Glück è anche autrice di saggi: nel 1994 ha pubblicato Proofs & Theories: Essays on Poetry con il quale ha vinto il PEN/Martha Albrand Award for First Nonfiction, e nel 2017 una raccolta dal titolo American Originality.

Biblio e sitografia: per questa scheda ci siamo avvalsi di informazioni provenienti da Il Libraio.

 

Link

Girodivite: Louise Glück vince il nobel 2020 per la letteratura
Girodivite: La morte di Louise Glück: Persone: Louise Glück, poetessa e nobel.

Contesto

La letteratura nel XXI secolo



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