Editori: Editori Riuniti
Gli Editori Riuniti nascono nel 1953 dalla fusione di
due case editrici vicine al Partito comunista italiano:
le Edizioni Rinascita, animate da Valentino Gerratana, e
le Edizioni di Cultura Sociale, dirette da Roberto Bonchio,
che resterà alla guida della nuova casa editrice
per molti decenni.
Un ruolo rilevante hanno le collane dedicate ai classici
del pensiero marxista, cui si affiancano collane dedicate
alle scienze sociali, al dibattito politico, alla cultura
letteraria e filosofica. Ma è con un’opera
dedicata alla Resistenza, che la casa editrice conosce il
suo primo grande successo di vendite: "I miei sette
figli", di Alcide Cervi.
Sin dai primi anni gli Editori Riuniti pubblicano alcuni
dei principali narratori contemporanei, spesso sino ad allora
inediti in Italia: da Jorge Amado a Anna Seghers, da Isaac
Babel a Miguel Angel Asturias, mentre nel campo della letteratura
per ragazzi i libri di Gianni Rodari conoscono una fortuna
che durerà fino ai giorni nostri.
Attorno alla casa editrice si raccolgono collaboratori prestigiosi
come Delio Cantimori, Cesare Luporini, Mario Alighiero Manacorda,
Giorgio Candeloro, Mazzino Montinari, Ignazio Ambrogio,
Galvano della Volpe, Umberto Barbaro.
Nell’arco del suo primo decennio, la casa editrice
conosce un ampliamento e un rafforzamento della produzione.
La Nuova biblioteca di cultura si caratterizza soprattutto
a partire dagli anni sessanta per un’impostazione
culturale rigorosa ma aperta a diversi orientamenti.
Ai libri si affiancano riviste che segnano la storia della
cultura di sinistra in Italia, come "Riforma della
scuola" (dal 1955), "Politica ed economia"
(dal 1957), "Studi storici" (dal 1959), "Democrazia
e diritto" (dal 1960), "Cinemasessanta" (dal
1960), "Critica marxista" (dal 1963).
A metà degli anni sessanta nascono alcune delle collane
più prestigiose: la "Biblioteca di storia"
(dal 1966), diretta prima da Ernesto Ragionieri e quindi
da Giuliano Procacci, la "Biblioteca del pensiero moderno"
(dal 1966) e "Le idee" (dal 1966), che presentano
una scelta di classici del pensiero filosofico e politico.
La collaborazione con Bruno Munari, che cura il progetto
grafico di molte collane, contribuisce al rinnovamento dell’immagine
degli Editori Riuniti.
Sono anni in cui la casa editrice stringe rapporti fecondi
con alcuni dei principali intellettuali europei, da Maurice
Dobb a Louis Althusser, da Eric Hobsbawm a Roberto Longhi.
Negli anni settanta vengono avviate anche due tra le iniziative
più ambiziose della casa editrice: la pubblicazione
delle "Opere complete di Marx e Engels" e l’enciclopedia
in 11 volumi "Ulisse", diretta da Lucio Lombardo
Radice.
La produzione degli Editori Riuniti si distingue anche in
nuovi settori tra i quali la pedagogia e la didattica (cui
sono dedicate collane come “Paideia” e “Nuova
scuola”) e le scienze fisiche e matematiche: la “Nuova
biblioteca di cultura scientifica" fa conoscere in
Italia l’opera dei principali scienziati sovietici.
Al rigoroso impegno culturale la casa editrice unisce la
capacità di incontrare le esigenze di un pubblico
più vasto, con collane come "Il punto"
(1968-1979), dedicata alle inchieste e ai problemi di attualità,
e serie economiche come "Enciclopedia tascabile"
(1960-1966) e "Universale 71" (1971-1980), destinate
ai lettori interessati a una divulgazione chiara e rigorosa.
Particolarmente significativa è la pubblicazione
di due grandi opere in dispense: la "Storia della Resistenza"
di Pietro Secchia e Filippo Frassati e la "Storia delle
rivoluzioni del XX secolo" curata da Roberto Bonchio.
Se la stagione dell’impegno politico segna la massima
espansione commerciale degli Editori Riuniti, all’inizio
degli anni ottanta la saggistica conosce un generale calo
di vendite del quale risente anche la casa editrice.
Particolare fortuna conoscono tuttavia alcune sue iniziative,
come la collana dei "Libri di base", diretta da
Tullio De Mauro, della quale tra il 1980 e il 1989 escono
139 titoli, il "Dizionario universale del cinema",
di Fernaldo Di Giammatteo, che a partire dal 1984 conoscerà
numerose edizioni e aggiornamenti, e la "Storia del
cinema italiano" di Gian Piero Brunetta, anch’essa
più volte ripubblicata dopo la prima edizione del
1982.
Nel campo della narrativa gli anni settanta e ottanta sono
una stagione di scelte felici, che portano gli Editori Riuniti
a pubblicare, nelle collane
"I David" e "Gli albatros", autori come
Gabriel Garcia Marquez, Jurij Trifonov, Jorge Luis Borges,
Kazimierz Brandys, Manuel Vazquez Montalban, Philip Roth.
La casa editrice presenta in questo periodo un profilo estremamente
articolato, con una forte presenza in molti settori diversi,
dalla saggistica storica e politica agli studi umanistici,
dal mondo della scuola all’editoria per ragazzi, dalla
letteratura alla divulgazione.
A partire dalla fine degli anni ottanta la casa editrice
attraversa un periodo difficile, durante il quale cambierà
più volte direzione e proprietà.
Pur operando un attento recupero del catalogo e dando vita
a diverse iniziative pregevoli come la pubblicazione dei
dialoghi e dei libri di viaggio di Cesare Brandi, o la serie
dedicata al "Pensiero della differenza", tra le
prime iniziative editoriali a proporre in Italia il filone
dei gender studies, essa vede diminuire la sua presenza
nel panorama editoriale italiano.
Contesto
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