John Ronald Reuel Tolkien

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John Ronald Reuel Tolkien

John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloemfontein [Southafrica] nel 1892 (è morto a Bournemouth [Hampshire] nel 1973) da genitori inglesi. Dopo la morte del padre, all'età di soli tre anni, ritorna con la madre ed il fratello in Inghilterra, dove la famiglia si sistema a Sarehole, un sobborgo di Birmingham. Nel 1904 muore anche sua madre - dalla quale il giovane Tolkien aveva nel frattempo ereditato l'amore per le lingue e le antiche leggende e fiabe. Viene così affidato, assieme al fratello, ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan. Dopo aver frequentato la King Edward VI School, inizia i suoi studi all'Exeter College di Oxford, dove ottiene nel 1915 il titolo di Bachelor of Arts. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola nei Lancashire Fusiliers e combatte sul fronte occidentale. Finita la guerra prosegue gli studi all'Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts. Inizia allora l'attività di docente di Lettere a Leeds e la collaborazione alla redazione dell'Oxford English Dictionary. Nel 1925 viene nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall'attività didattica avvenuto nel 1959.

Autore di notevoli opere filologiche sulle leggende medievali sassoni e celtiche, durante il periodo di insegnamento inizia a scrivere fiction ispirata al mondo medievale. Ha scritto alcuni famosi romanzi ispirati a motivi della letteratura fantastica medievale: Lo Hobbit (The Hobbit, or There and Back Again, 1937) e la trilogia Il signore degli anelli (The lord of the rings, 1954-1955). The Hobbit è un racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato inglese, avente per protagonisti dei piccoli esseri bizzarri: uno hobbit e dei nani. Nonostante sia la sua opera prima, The Hobbit rappresenta una tappa fondamentale nella carriera di scrittore di Tolkien: è infatti attorno al nucleo originario di quest'opera che l'autore andrà sviluppando, nel decennio successivo, il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello della Terra-di-Mezzo, che prenderà forma nelle sue opere successive - quali The Adventures of Tom Bombadil (1962) - e soprattutto in quell'epica fantastica che è la trilogia di The Lord of the Rings, unanimamente riconosciuta come la sua opera più importante. Scritta in una lingua molto ricercata che imita il lindore dell'inglese medievale, la trilogia si compose inizialmente di tre distinti volumi: The Followship of the Ring (1954), The Two Towers (1955) e The Return of the King (1955), che verranno poi riuniti nel 1956 in un unico libro. Tolkien dedica alla stesura del suo capolavoro tutte le sue ricerche di studioso. In particolare s'interessa al dialetto delle Midlands e all'inglese arcaico, il beowulf, ed alle Letterature nordiche (norvegese, danese, islandese). Per le sue ricerche fonda anche, con amici e colleghi, un gruppo - i Coal-Biters (Mangiatori di Carbone) - e riceve numerosi titoli onorari tra cui quello dell'Alto Ordine Britannico, il C.B.E., e cinque Dottorati. Negli anni seguenti Tolkien lavora ad un'altra opera, The Silmarillion - iniziata in verità già nel 1917 - che porterà avanti fino alla morte, ma che tuttavia non riesce a concludere. Verrà completata dal figlio Christopher e pubblicata postuma nel 1977.

Il successo di questi romanzi, che nel loro insieme costituiscono un'unica saga, è stato tale, specie presso il pubblico giovanile, da costituire un fenomeno socioculturale importante. Nonostante la complessità degli intrecci Tolkien è riuscito a fondere motivi apparentemente disparati, che interpretano le inquietudini e i sogni del nostro tempo. Tolkien costruisce con deliziosa e ricca inventiva un racconto di pura evasione, ma evidenzia anche nel comportamento dei protagonisti non i lati eroici o cavallereschi ma virtù quotidiane quali il buon senso, la pazienza, la perseveranza.

Nonostante il critico inglese W.H. Auden abbia definito The Hobbit come «la più bella storia per fanciulli scritta negli ultimi cinquant'anni», Tolkien è principalmente uno scrittore per adulti, tuttavia capace di esaltare nelle sue opere il fascino sottile della fiaba. La lunghissima, ricchissima ed immaginifica epica di The Lord of the Rings, che qualcuno ha voluto leggere come una complessa e ricca allegoria della condizione Umana, riprende infatti tutti gli elementi più classici delle leggende e delle fiabe fondendoli in un colossale affresco sull'eterna lotta tra il Bene e il Male. E' una sorta di moderno poema cavalleresco che mescola gli influssi e le tradizioni culturali più disparate: dall'epica classica alla saga nordica, alla tragedia. The Lord of the Rings, che ha influenzato in maniera molto significativa lo sviluppo della successiva narrativa fantasy, è stato tradotto in dozzine di lingue ed ha avuto tirature di oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo, risultando essere uno dei libri più venduti dopo la Bibbia. Vincitore di importanti premi letterari, è stato insignito nel 1957 dell'International Fantasy Award. Tolkien è stato il primo scrittore ad aver ricreato totalmente e fedelmente un mondo alternativo (ovvero la Terra-di-Mezzo). Il suo lavoro maniacale raggiunge l'apice nell'accurata ricostruzione di cartine geografiche, nella descrizione degli alberi genealogici dei personaggi principali, nella narrazione storica degli avvenimenti passati e nella creazione di un intero alfabet.

Contesto

Fantasy-fiction dopo il 1945



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