Frantisek Hrubín

Antenati Storia della letteratura europea - Torna in homepage


Frantisek Hrubín


Frantisek Hrubín è nato a Praga nel 1910 (è morto a Ceské Budejovice nel 1971). Con le prime raccolte poetiche si rivelò lirico di intensa dolcezza verbale, teso a rendere motivi di paesaggio con splendidi impasti fonici e coloristici: Cantato da lontano (1933), La terra dopo il meriggio (1937). Nelle opere seguenti prevalse lo spessore mistico di una continua tensione, in cui afferma la propria religiosità cattolica, tra la pesante fisicità terrestre e il miraggio di una lievitante sfera celeste: La terra parca (1941), Cicale (1943), Sventolio di ali (1944). Esercizi realistici sono quelli di Notte di Giobbe (1945) e di Pane e acciaio (1945). Tornò, ma con nuovi accenti di rammarico e delusione, alla sua ispirazione intimista con: L'immensa vita bella (1947), La mia canzone (1956), Fino alla fine dell'amore 1961), La nera stella al mattino (1968), Ai bambini (1974).
I suoi drammi lirici hanno segnato l'inizio di una nuova stagione del teatro ceco: Domenica d'agosto (1958), Notte di cristallo (1961), La bella e la bestia rappresentato postumo nel 1972.


© Antenati - 1994-1997


Homepage | Dizionario autori | Autori aree linguistiche | Indice storico | Contesto | Novità
 [Up] Inizio pagina | [Send] Invia a un amico | [Print] Stampa | [Email] Mandaci una email | [Indietro]
Europa - Antenati - la storia della letteratura europea online - Vai a inizio pagina  © Antenati 1984- , an open content project