Salvador Espriu

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Salvador Espriu

Salvador Espriu nacque a Santa Coloma de Farnés [Gerona, Catalogna] nel 1913. Studi di legge e di lettere all'Università di Barcellona. Si affermò come narratore già prima del 1938, durante il periodo della guerra civile si è dedicato alla critica letteraria e al teatro. Dopo il 1945 è diventato, suo malgrado, caposcuola poetico della nuova produzione catalana.

Esordì con un romanzo breve, Laia (1938) e con una tragedia, Antígona (1939). A partire dal 1946 la sua poesia subisce una svolta, con la pubblicazione di Cimitero di Sinera (Cementiri de Sinera, 1946): centro della sua poesia diventa la desolata e lucida meditazione sulla morte, che diventa la protagonista del pessimismo delle sue opere successive: Le canzoni di Ariadna (Les cançons d'Ariadna, 1949), Les hores (1952), Mrs Death (1952), Colui che cammina e il muro (El caminant i el mur, 1954), Fine del labirinto (Final del laberint, 1955).
E' una linea di tendenza che lo inserisce nell'ambito di una poesia simbolista di matrice eliotiana: Libro di Sinera (Llibre de Sinera, 1963; una II edizione nel 1966), Antologia (1980).

Espriu è stato un autore impegnato nell'anti-franchismo, con un forte accento civile: La pelle di toro (La pell de brau, 1960), Per il libro di salmi di questi vecchi ciechi (Per al llibre de salms d'aquets vells cecs, 1967).

Sono stati pubblicati inoltre diversi volumi di raccolte complessive, mentre una edizione delle opere complete è stata fatta, a partire dal 1962, dalle edizioni Edicions 62.

Contesto

La Spagna e la Catalogna dopo il 1945

 


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