Alberto
Arbasino
Alberto Arbasino
Alberto Arbasino è nato a Voghera il
22 gennaio 1930. Giornalista, narratore, saggista, ha fatto parte
del Gruppo 63, si è occupato di critica teatrale musicale
e artistica. Tra i suoi testi di narrativa si ricordano: Le piccole
vacanze (1957, 1971) racconti, L'anonimo lombardo (1959), Fratelli
d'Italia (1963, 1967, 1993), La narcisata. La controra (1964),
Super-Eliogabalo (1969), La bella di Lodi (1972), Il principe
costante (1972), Specchio delle mie brame (1975). Volume di poesie
è Matiné e (1983). Per il teatro ha scritto Amate
sponde! Commedia italiana, insieme a M. Missiroli (1974).
Cronache e saggi raccolti in volume sono
invece: "Paris o cara" (1960), "Certi romanzi" (1964, 1977),
"Sessanta posizioni" (1971), "Un paese senza" (1980), "Il meraviglioso,
anzi" (1985), "Grazie per le magnifiche rose", "Mekong" (1994).
Sono testi che svolgono, anche grazie all'espressività
del registro stilistico, una spregiudicata analisi della cultura
e della società contemporanea. La sua scrittura segue un
procedimento realistico e onirico, che procede per libera associazione
di idee, in un dialogo senza conclusione. Si leggano le oltre
1300 pagine di "Fratelli d'Italia", uscito in prima edizione nel
1963 e poi nel 1993 in edizione ampliata ma preservando il progetto
originario. Ambientato negli anni '60, nel momento di passaggio
da una società sostanzialmente contadina a una consumistica
e industrializzata. Sono gli anni in cui escono "8 e mezzo" di
Fellini e "Il Gattopardo" di Visconti, "La cognizione del dolore"
di Gadda ecc., e di cui Arbasino tenta il preservamento della
memoria in tutti gli aspetti, non solo culturali ma anche sociali
e sociologici ecc.
© Antenati, 1995-6
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