Sylvia
Plath
Sylvia Plath
Sylvia Plath nasce il 27 ottobre del 1932 a Jamaica Plain,
un sobborgo di Boston. Suo padre Otto Emil Plath, figlio di genitori
tedeschi, si trasferisce in America a 16 anni dietro invito dei
nonni, emigrati negli Stati Uniti, i quali offrirono di pagargli
gli studi a patto che il ragazzo entrasse negli ordini come pastore
luterano. Otto, compiuti gli studi, dopo una breve esperienza
in seminario, rinunciò a prendere gli ordini e ruppe i
rapporti con tutta la famiglia; in seguito diventerà uno
stimato entomologo, oltreché un eccellente linguista. La
mamma di Sylvia, Aurelia Schober apparteneva ad una famiglia austriaca
emigrata nel Massachusetts, abituata in casa a parlare solo tedesco,
da bambina incontrò grandi difficoltà di inserimento,
e, crescendo, trovò sfogo e consolazione nei suoi interessi
letterari. Nel 1929, durante in corso di tedesco alla Boston University,
conosce Otto Plath, di ventun anni più anziano, con il
quale si sposerà nel gennaio del 1932. Aurelia, così,
smise di insegnare tedesco nelle scuole superiori, per seguire
il marito nelle sue ricerche che culminarono in una tesi sulle
api. Questa passione paterna diventerà un elemento ricorrente
in molte poesia di Sylvia. Alla sua nascita, il padre disse ai
colleghi che dopo due anni e mezzo avrebbe voluto un maschio e,
quando nacque Warren Joseph, il 27 aprile 1935, Otto Plath si
conquistò la fama di uomo che ottiene ciò che vuole.
A quellepoca pur accusando gravi disturbi di salute, Otto
Plath si rifiuta di consultare il medico, continua ad insegnare
ma si ritira in casa, in un silenzio oppressivo e doloroso. Più
tardi i suoi gemiti ed i suoi furori saranno un tratto dominante
delle poesie di Sylvia e della sua condizione. Solo nel 1940 il
padre decide finalmente di sottoporsi alle cure mediche, in seguito
alle quali, a causa di un diabete mellito in stadio avanzato,
gli viene amputata una gamba, ma lintervento tardivo si
rivela inutile ed Otto muore il 5 novembre di embolia polmonare.
Sylvia dirà che questa data segna la fine della sua infanzia
e di ogni felicità.
Nel 1944 entra nella Philips Junior High
School, incomincia a pubblicare le sue poesie nella rivista scolastica
ed a compilare il diario. Nel agosto del 50, dopo 49 rifiuti pubblica
finalmente un racconto: E l'estate non tornerà di nuovo
(And summer shall not come again) e nel settembre dello stesso
anno ha inizio il carteggio con la madre Aurelia.
Nel 1953 grazie ad un racconto, Domenica dai Minton (Sunday
at the Mintons), vince una borsa di studio ed un soggiorno di
un mese a New York come redattore inviato (guest editor) della
rivista femminile "Mademoiselle" che aveva ospitato
il racconto. Su questa esperienza si
aprirà il suo unico romanzo La Campana di vetro
(The Bell Jar).
Limpatto con la mondanità newyorkese
ebbe effetti devastanti nelle sensibilità di Sylvia, in
quelle frequentazioni avvertiva il peso dellipocrisia di
una middle-class americana negli anni maccartisti, la stessa che
è proiettata nella figura di Buddy Willard. Il rientro
a casa si accompagna a gravi crisi che culminarono in un tentativo
di suicidio; Sylvia viene sottoposta all elettroshoc, ma
il 24 agosto si chiude in cantina ed ingerisce unalta dose
di barbiturici, ritrovata per caso dal fratello, viene trasportata
in ospedale. Nel 1954 torna allo Smith per laurearsi nel 1955
sul doppio nei personaggi di Dostoevskij. Nello stesso
anno vince una borsa di studio per Cambridge.
Nel febbraio conosce il poeta britannico
Ted Hughes con cui decide di sposarsi segretamente a Londra il
16 giugno. Il sogno di un sodalizio letterario, lestasi
dellincontro trascina progetti di felicità e produttività,
seppur il loro far poesia partisse da assiomi opposti,
Ted curerà in seguito le pubblicazioni di sua moglie. Di
fronte alla dirompente ispirazione poetica, Sylvia, tuttavia,
vive drammaticamente le privazioni di una vita domestica. Nel
1957 le viene offerto un incarico di insegnamento allo Smith,
e così nel giugno dello stesso anno torna negli Stati Uniti
con Ted. Lesperimento dellinsegnamento mette in luce
da un lato le straordinarie capacità didattiche e di analisi
letteraria di Sylvia, ma limpegno le toglie il tempo e lenergia
per produrre. In conseguenza di ciò, rifiuterà lincarico
per lanno successivo. Sarà questa una scelta molto
difficile dal momento che né Ted né Sylvia disponevano
di un lavoro sicuro, ciò susciterà la forte perplessità
da parte dei conoscenti che non riusciranno a comprendere il senso
della decisione. Ma con il totale sostegno di Ted, da questo momento
in avanti Sylvia porrà la poesia al di sopra di tutte le
scelte. Nel 1958 lavora come aiuto psichiatra in un ospedale del
Massachusetts, tenendo contemporaneamente in diario di numerosi
casi clinici, nello stesso periodo segue le lezioni di poesia
alla Boston University, dove conosce Ann Sexton. Tra Sylvia ed
Ann si sviluppa da subito una forte amicizia sorretta da sconcertanti
analogie. Ann riferisce dei loro incontri nel suo lussuoso appartamento
al Ritz, dove le due poetesse amavano trascorrere il tempo a raccontarsi
le reciproche fantasie suicide. Nel 1959 Ted e Sylvia tornano
in Inghilterra ed il 1 Aprile 1960 nasce la prima figlia: Frieda
Rebecca.
Nellottobre uscirà Il colosso
(The Colossus). Nel 1962, dopo un aborto avvenuto lanno
prima, nasce il secondogenito: Nicholas Farrar, la tensione familiare,
tra Ted e Sylvia, ormai irrefrenabile, culminerà nelladulterio
di Ted con Assia Gutman e la loro definita separazione. Le difese
di Sylvia si spezzano e decide di trasferirsi di nuovo a Londra.
Questi mesi sono segnati da unintensa ripresa letteraria,
in cui vengono scritte la maggior parte delle poesie di Ariel
e di Winter Trees. Nel 1963 esce sotto lo pseudonimo di
Victoria Lucas The Bell Jar. In quello stesso anno, un rigido
inverno si abbatte su Londra, il più freddo che lInghilterra
abbia conosciuto nel secolo, simile a quello che Virginia Wolf
descrive nellOrlando. L11 febbraio Sylvia si
alza all 4,30 per comporre le sue poesie, la mattina, dopo aver
portato la colazione nella stanza dei figli, apre i rubinetti
del gas e si toglie la vita. Nel 1965 uscirà Ariel
che segna linizio della fama mondiale di Sylvia.
Altre raccolte postume sono: Attraversando
lacqua (Crossing the Water) e Alberi invernali
(Winter trees), realizzate in un periodo intermedio fra Il
colosso ed Ariel e pubblicate nel 1971 da Ted Hughes
che curò anche luscita dei suoi Diari.
Sylvia Plath è essenzialmente poeta.
Nel suo unico, bellissimo romanzo, La campana di vetro,
scaturito da unesperienza autobiografica, narra con alto
stile e semplicità gli assurdi cliché dellAmerica
anni cinquanta, gli anni di una caccia alle streghe culminata
con la condanna a morte dei Rosenberg, esprime il suo rifiuto
estremo e sofferto ad ogni codice di comportamento, alle istituzioni
di una middle-class di cui lei stessa faceva parte, lossessione
della morte, che traspare sin dalla visita alla tomba del padre,
intesa come fatale potenza della volontà, come espressione
massima e liberatoria del sé. La sua vita e la sua poesia
seguivano percorsi paralleli e così, arrivarono insieme
al loro compimento. Come ebbe modo di ricordare Ted Hughes: "Forse,
in una cultura diversa sarebbe stata felice".
(scheda a cura di Luisa Nieddu)
Bibliografia: Sylvia Plath
The colossus (1960)
The bell jar (1963)
Ariel (1965)
Winter trees (1971)
Crossing the water (1971)
USA 1939-1989
Inghilterra dopo il 1945
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