Jack
Kerouac
Jack Kerouac
Nato a Lowell [Massachusetts] nel 1922.
Interrotti gli studi universitari, vagabondò per gli Stati
Uniti facendo vari mestieri: marinaio, frenatore ferroviario,
guardia forestale: sulle tracce degli scrittori che amava, Jack
London, Hemingway, Th. Wolfe. Intorno al 1950 conobbe Ginsberg
e Burroughs: praticò con loro, tra New York e San-Francisco,
quello che poi divenne il modello di vita della beat-generation:
nomadismo, rifiuto dell'opulenza nordamericana, ricerca di nuove
dimensioni visionarie nella droga. Nel 1961, stanco di essere
una figura pubblica, si ritirò in una capanna non lontana
dalla costa della California. Morì a Saint-Petersburg [Florida]
nel 1969.
Le esperienze del gruppo della beat-generation
sono esplicite nel suo romanzo più famoso, Sulla strada
(On the road, 1957), che divenne per la sua generazione un manifesto.
Protagonista è Sal Paradise, giovane newyorkese con ambizioni
letterarie. Sal incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest.
Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le
regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze
intense: lunghe conversazioni con gli amici, sesso, jazz. Dean
decide di ripartire per l'Ovest, e Sal lo raggiunge a Denver.
E' il primo di una lunga serie di viaggi: San-Francisco, Los-Angeles,
Texas, Mexico. Sono viaggi che imprimono una dimensione nuova
alla vita di Sal, e gli rivelano la sua disposizione per ritmi
più normali. La fuga continua di Dean, la sua impossibilità
di trovare uno spazio fuori dal nomadismo, hanno in sé
una primigenia energia, gli danno una statura eroica: Sal non
può fare a meno di ammirarlo, anche quando, in preda alla
febbre a Mexico-City, viene abbandonato dall'amico che se ne torna
negli Stati Uniti. E' forse la sua opera più riuscita.
Caratterizzata da novità stilistica, con il tentativo di
creare una prosa 'spontanea' sul modello della libera improvvisazione
del jazz. E dai suggestivi legami con il ricorrente mito nordamericano
del viaggio.
I libri successivi hanno forte carattere
autobiografico. I sotterranei (The subterraneans, 1958) è
una allucinata cronaca poetica della vita dei beat di San-Francisco.
I vagabondi del Dharma (The Dharma bums, 1958) documenta l'interesse
di Kerouac per le filosofie orientali.
Nel ritiro isolato scelto nel 1961, seguendo
il modello letterario di Thoureau di "Walden", compose uno dei
suoi romanzi più intensi, dominato da un forte senso musicale
della lingua: Big Sur (1962), bilancio di una sconfitta che si
riscatta nella novità della scrittura. Voluminoso ma poco
riuscito l'ultimo romanzo di memoria, Vanità di Duluoz
(Vanity of Duluoz, 1968).
La stessa libera gioia del ritmo, la stessa
sottigliezza nel captare il suono del nordamericano parlato in
moduli jazzistici si ritrovano nella sua opera poetica, soprattutto
in Mexico city blues (1959).
© Antenati - 1994-1997
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