«Tu sei nato | per tre giorni ti abbiamo lasciato digiu no | per tre giorni non ti abbiamo allattato | Adilosh, fi glio mio, | perché così tu non prenderai malattie, | come si dice | come dicono le nostre usanze. | Ora attaccati al pet to | cresci, mentre puoi farlo. | Ci saranno | vipere e scorpioni | per nostro pane e nutrimento, | ascoltami, | afferrali | e afferrandoli, cresci. | Questa è dignità | scritta per noi nella storia di famiglia, | questa è pazienza, | distillata dai veleni. | Afferrali, | e accettandoli, cresci».