Konstantin Sergeevic Stanislavskij

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Cenni biografici

Konstantin Sergeevic Alekseev, che assumerà poi come cognome quello di Stanislavskij, nacque a Mosca il 18 gennaio 1863 [[2]], secondo di dieci fratelli. La sua famiglia apparteneva all'alta borghesia russa, suo padre era un ricco industriale fabbricante di canutiglia d'oro: fino al 1917 Stanislavskij non avrà problemi economici.

Una famiglia agiata con la passione per il teatro [[3]], e che aveva messo su nella propria casa di campagna un teatrino, che divenne ben presto "circolo Alekseev" (fino al 1888) in cui i giovani Alekseev rappresentavano commedie musicali e operette. Lui, fin da bambino, si appassiona con il circo, con il teatro, ha l'occasione di veder recitare Salvini da cui rimane molto colpito per la professionalità e l'intensità di recitazione.

Il giovane Konstantin aveva una piacevole voce baritonale [[4]], inizia a recitare, deve contemporaneamente badare agli affari di famiglia. In Francia (passa da Lione, per gli affari tessili) si ferma a Paris e assiste a qualche lezione al Conservatoire, rimanendo perplesso sulle tecniche esteriori lì insegnate. Nel 1885 divenne uno dei cinque direttori della Società Musicale russa, occasione d'incontro con musicisti e artisti di fama [[5]]. Fu ammesso alla Scuola d'arte drammatica dei teatri imperiali, diretta allora da Glikerija N. Fedotova e inizia la carriera d'attore scegliendosi come pseudonimo quello di Stanislavskij [[6]]. Nel 1887 si trasferisce a Mosca e fonda con Aleksandr F. Fedotov una "Società di arte e letteratura". Ottiene i primi successi come attore e inizia il lavoro come regista teatrale. E' influenzato dalle tecniche di regia di Ludwig Chronegk, della compagnia del duca di Meiningen in tournée in Russia nel 1895 e nel 1890: da Chronegk impara la fedeltà di ricostruzione delle scene, e tenta di applicare il modo autoritario con cui dirigeva gli attori.

Tra le attrici scritturate per la Società c'era la giovane Marija Perevoscikova: la sposò un anno dopo averla conosciuta, il 5 luglio 1889 (rimarranno assieme per cinquant'anni).

Tra la fine degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, Stanislavskij recita e dirige, cercando sempre di raggiungere il massimo di "realismo" nell'allestimento con cura maniacale e scrupolo archeologico, e impegnandosi nell'evitare per quanto era possibile il modo di recitazione enfatico e "facile".

Nel 1898 (data ufficiale: 14 ottobre) è la fondazione del Teatro d'Arte e Accessibile a Tutti (Teatro d'Arte), e l'inizio delle regie che lo renderanno famoso in Russia. Nel 1905 tenta un rinnovamento del lavoro sul teatro e sugli attori con lo Studio Mejerchol'd. Nel 1906 una tournée trionfale nei maggiori centri europei fa conoscere il Teatro d'Arte alla cultura occidentale. Dal 1906 al 1916 è la collaborazione con Sulerziskij, grazie al quale è possibile realizzare il Primo Studio, in parallelo alle attività del Teatro d'Arte. Dopo lo spiazzamento subito con lo scoppio della rivoluzione russa, la tournée del 1923-1925 in Europa e Stati Uniti rafforza la sua propensione all'impegno nella formazione di attori. In questi anni scrive uno dei suoi libri più famosi, "La mia vita nell'arte" (1925). Nel 1928 le avvisaglie della malattia al cuore con cui dovrà convivere per un decennio, allontanandolo dalla recitazione diretta. Continua a lavorare sugli attori, e a scrivere: ha in mente un'opera in otto volumi sul teatro (ne riuscirà a terminare solo tre), mentre gli allievi trascrivono una quantità impressionante di appunti, note ecc.

Stanislavskij muore a Mosca il 7 agosto 1938. Fa in tempo a incontrare per l'ultima volta Mejerchol'd e dargli un lavoro (il vecchio allievo è ormai sottoposto all'ostracismo del nuovo regime, sarà poi fucilato nel 1941). La sua casa diventa un museo.

 

 

 

[2] Altre fonti indicano il 5 gennaio 1863 quale data di nascita. Le discrepanze sono tipiche delle modalità anagrafiche allora vigenti "flessibili".

[3] Vladimir (1861-1939) diverrà regista d'opera e lavorerà al Teatro Studio del Bolshoj Teatr diretto dal fratello, Zinaida (1865-1950) sarà la più valida collaboratrice di Stanislavskij allo Studio con funzione di insegnante e direttrice degli allievi; Anna (1866-1936), Georgij (1869-1920) e Boris (1871-1906) reciteranno al Circolo Alekseev (Boris anche al teatro d'Arte); Marija (1878-1942) sarà cantante.  La nonna di Stanislavskij, Maria Varley era giunta in tournée con una compagnia francese a Pietroburgo, e aveva sposato il ricco possidente di una cava di pietre, Vasilij Abramovic Jakovlev, abbandonando le scene; padrino di battesimo della figlia, Elisaveta Vasil'evna (madre di Stanislavskij) fu un famoso attore, Ivan Ivanovic Sosniskij.

[4] Potè usufruire degli insegnamenti, tra gli altri, di Fedor P. Komissarzevskij celebre tenore del tempo.

[5] Tra i fondatori della Società Musicale sono Ciajkovskij e Tret'jakov.

[6] Era il cognome di un attore dilettante, ormai a riposo, che il giovane Konstantin ammirava molto.



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