Mario
Soldati
Mario Soldati
Mario
Soldati nacque a Torino nel 1906, esordì con la commedia
Pilato (1924) ma si impose all'attenzione della critica con il
libro di racconti Salmace (1929) e soprattutto con il felicissimo
diario del suo soggiorno negli Stati Uniti come insegnante alla
Columbia University nel 1929-31, America primo amore (1935).
I racconti di "Sàlmace", pubblicati presso la piccola casa
editrice La Libra di Novara, allora guidata da Mario Bonfantini,
si muovono all'interno del clima decadentista, tra distorsione
e abiezione: personaggi che non sanno amare, intaccati dal gusto
della devianza: un marito annoiato che resta con la moglie quando
la scopre interessatamente adultera, una scelta di prostituzione,
il lesbismo, una omosessualità, la pagina di diario in
cui dopo la morte per incidente d'auto della bella e fedifraga
nuora un padre confessa la sua relazione e convivenza (quando
il figlio li scopre: il racconto "Mio figlio") ecc. Un mondo che
aspira alla liberazione senza volerla perseguire una volta conseguita.
Non a caso "noia" e "ambiguità" sono due delle parole a
più alto tasso di frequenza. Il tema unitario che lega
questi racconti, storie tutte di disperazione e di fuga, è
la forza della propria natura, la vanità di combatterla,
il bisogno di rispettarla fino in fondo anche se rispettarla fa
male a sé stessi.
Seguì una fortunata carriera letteraria, caratterizzata
da un gusto tra morbido e bizzarro, tra romantico e amante dell'intrigo.
Esiti di singolare vivacità e leggerezza ottenne con La
verità sul caso Motta (1937), ricco di implicazioni, tra
il giallo, il grottesco e il metafisico.
Dopo la guerra ha pubblicato: A cena col commendatore
(tre racconti, 1950), Le lettere da Capri (1953), Il vero Silvestri
(1957), Le due città (1964), La busta arancione (1966),
I racconti del maresciallo (1967), L'attore (1970), Un prato di
papaveri (1973), Lo smeraldo (1974), Lo specchio inclinato (1975),
La sposa americana (1978), Addio diletta Amelia (1979), L'incendio
(1981), La casa del perché (1982), Nuovi racconti del maresciallo
(1984), L'architetto (1985), il romanzo breve La giacca verde
che non ha eguali per finezza e felicità in tutta la produzione
letteraria italiana del secolo.
Soldati è stato anche regista cinematografico e televisivo.
Tra i films da lui diretti, sempre con sobrietà e essenzialità
espressiva, "Eugenia Grandet" (1946) tratto dal romanzo di Balzac,
con tra gli interpreti Alida Valli e Giorgio De Lullo ecc..
Narrativa tra le
due guerre
Italia dopo il 1945
[1997]
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