George
Orwell
George Orwell
Eric
Blair, questo il suo vero nome, nacque a Motihari (nel Bengala,
India) nel 1903 (morì a London nel 1950 di tubercolosi).
Il padre, d'origine angloindiana, è funzionario dell'Indian Civil
Service, l'amministrazione britannica in India. La sua famiglia
è pertanto di modeste condizioni economiche, appartenendo a quella
borghesia dei sahib che lo scrittore stesso definì ironicamente
«nobiltà senza terra», per le pretese di raffinatezza e decoro
che contrastavano con gli scarsi mezzi finanziari a sua disposizione.
Tornato in patria, nel 1907, con la madre e le due sorelle, si
stabilisce nel Sussex, dove s'iscrive alla Saint Cyprian School.
Ne esce con un opprimente complesso d'inferiorità, dovuto alle
sofferenze ed alle umiliazioni che era stato costretto a subire
per tutti i sei anni di studio - come racconterà nel suo saggio
autobiografico Such, Such were the Joys del 1947. Rivelatosi tuttavia
studente precoce e brillante, vince una Borsa di Studio per la
famosa Public School di Eton, che frequenta per quattro anni,
e dove ha per insegnante Aldous Huxley, narratore che, con le
sue Utopie alla rovescia, grande influenza avrà sul futuro scrittore.
Non prosegue tuttavia gli studi - come invece ci si aspettava
da lui - ad Oxford o Cambridge ma, spinto da un profondo impulso
all'azione, e probabilmente anche dalla decisione di seguire le
orme paterne, si arruola, nel 1922, nella Indian Imperial Police,
prestando servizio per cinque anni in Birmania.
Questo soggiorno diede spunto per il suo primo romanzo Giorni
birmani (Burmese days, 1934). L'esperienza vissuta nella
Polizia Imperiale si rivela traumatica per Orwell: diviso tra
il crescente disgusto per l'arroganza imperialista e la funzione
repressiva che il suo ruolo gli impone, si dimette nel 1928. Lo
stesso anno parte per Parigi, per una vera e propria esplorazione
dei bassifondi della capitale, dove sopravvive grazie alla carità
dell'Esercito della Salvezza e sobbarcandosi di lavori umilissimi.
L'avventura, che continua subito dopo anche a London, si conclude,
nel 1933 e viene narrata in Giù e fuori
a Paris e London (Down and out in Paris and London, 1933).
Orwell in quest'opera ci ha lasciato una immagine molto viva del
declassamento dell'intellettuale di quel periodo, sbattuto alla
deriva da un inadeguato posto di lavoro a un altro. Appena tornato
in Inghilterra, Orwell ebbe una reazione violenta contro la monotonia
e lo squallore della vita moderna. I suoi contenuti si fecero
feroci. Nel libro Salendo per aria (Coming
up for Air) e in altri romanzi come Strada per
Wigan Pier (Road to Wigan Pier, 1937) che documenta le
condizioni sociali del tempo e in cui descrisse con amaro verismo
la vita dei disoccupati, Orwell fuse insieme la simpatia che provava
per la sofferenza dei lavoratori con la pun gente ostilità
contro la maggior parte dei socialisti, e in particolare contro
gli intellettuali socialistoidi. Alterna - fino al 1936 - all'attività
di romanziere quella di insegnante in scuole private, di commesso
di libreria e di recensore di romanzi per il New English Weekly.
Partecipò alla guerra civile in Spagna combattendo nell'esercito
repubblicano. La sua esperienza a fianco del POUM, cioè
dei troskisti, tra le file del Partito Obrero de Unificacción
Marxísta, lo rese ferocemente (e giustamente) antisovietico. In
Omaggio alla Catalogna (Homage to Catalonia,
1938) emerge una posizione duramente critica nei confronti del
partito comunista spagnolo e dell'unione Sovietica, accusati di
aver distrutto la sinistra anarchica favorendo la vittoria dei
falangisti. Questo diario-reportage è tra le sue cose migliori.
Da allora in avanti - come dirà l'autore stesso nel saggio del
1946, Why I Write - ogni sua riga sarà spesa contro il Totalitarismo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, cura per la BBC una serie
di trasmissioni propagandistiche dirette all'India, quindi è direttore
del settimanale di Sinistra The Tribune ed infine corrispondente
di guerra dalla Francia, Germania ed Austria, per conto dell'Observer.
Violentemente contrario ai metodi staliniani scrisse una brillante
e dolorosa satira del comunismo russo in Fattoria
di animali (Animal farm, 1945). Nella sua favola satirica,
gli animali della fattoria Manor sono sfruttati dal padrone e
decidono di ribellarsi e instaurare una loro democrazia. La rivoluzione,
capeggiata dai maiali Napoleon e Snowball, trionfa. Ma presto
la degenerazione. Napoleon, bandito Snowball, instaura il terrore.
La vecchia costituzione è abolita e sostituita da una nuova
che ha un solo articolo: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni
sono più uguali degli altri". La dittatura, con il suo
seguito di in dottrinamento e repressione, sfocia in una rappacificazione
con gli uomini dai quali gli animali ex rivoluzionari non si distinguono
più.
Portando alle estreme conseguenze la sua avversione a ogni tipo
di totalitarismo, diede nel suo ultimo romanzo 1984
(Nineteen Eighty-Four, 1949) un'immagine avveniristica, terrificante
quanto plausibile, della società mondiale. L'azione si
svolge in un futuro prossimo (il 1984 appunto); il mondo è
diviso in 3 immensi superstati: Oceania, Eurasia, Estasia. London
è la principale città di Oceania. Al vertice politico
di Oceania è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile,
che nessuno ha visto di persona. Sotto di lui c'è il Partito
interno, quello esterno e la gran massa dei sudditi. Ovunque sono
manifesti con il volto del Grande Fratello. Gli slo gan ricorrenti:
"La pace è guerra", "la libertà è schiavitù",
"l'ignoranza è forza". Il Ministero della Verità,
nel quale lavora il protagonista Winston Smith, ha il compito
di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale,
di altera re la storia e di ridurre le possibilità espressive
della lingua. Per quanto tenuto sotto controllo dalle telecamere,
Smith comincia a condurre un'esistenza ispirata a princìpi
opposti a quelli del regime: tiene un diario segreto, ricostruisce
il passato, si innamora di una collega di lavoro, Julia, dà
sempre più spazio a sentimenti individuali. Insieme a O'Brien,
un compagno di lavoro, i due iniziano a collaborare a un'organizzazione
clandestina, la Lega della Fratellanza. Non sanno che O'Brien
è una spia che fa il doppio gioco. Smith viene arrestato,
sottoposto a tortura e a un indicibile processo di degradazione.
Alla fine è costretto a denunciare Julia. O'Brien rivela
a Smith che non è sufficiente confessare e sottomettersi:
il Grande Fratello vuole avere per sé l'anima e il cuore
di ogni suddito prima di metterlo a morte.
Orwell ha lasciato anche saggi originali su argomenti di critica
letteraria e di sociologia. E' una vasta produzione che spazia
dalla critica letteraria ad argomenti sociologici, al pericolo
dell'«invasione della Letteratura da parte della Politica». E'
stato tra gli autori più letti della sinistra europea.
L'insistenza con cui - dal 1938 in poi - Orwell si volse contro
il regime Comunista, ed il Totalitarismo in particolare, tende
spesso a far dimenticare che Orwell fu sostanzialmente un socialista.
Certo, il suo Socialismo, assestato sui cardini di "giustizia"
e "libertà", non poteva identificarsi facilmente con il Socialismo
reale. La sua società ideale sembra infatti ispirarsi ad un primato
morale - che contempla decoro, rispetto per la dignità Umana e
tolleranza - esteso a tutte le classi. Orwell è considerato uno
dei più importanti romanzieri della tradizione distopica, cioè
dell'Utopia alla rovescia, ed i suoi Animal Farm e Nineteen Eighty-Four
hanno lasciato traccia indelebile nella Letteratura inglese, specialmente
degli anni Cinquanta. Tuttavia, a differenza di altri campioni
dell'escatologia negativa, come Brave New World di Aldous Huxley
e My di Evgenij Zamjatin, per i quali la visione profetica era
ancora piuttosto lontana, essendo ambientata nel millennio successivo,
in Orwell viviamo una vicinanza della "proiezione". Il futuro
di cui egli scrive è infatti già presente per l'autore, essendosi
già avviato quel processo di degenerazione contro cui ci mette
in guardia... quindi non un futuro remoto, ma un anno del suo
stesso secolo, ottenuto - nel caso di Nineteen Eighty-Four - semplicemente
invertendo le cifre finali della data di composizione del romanzo:
1948.
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