Georges Bernanos

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Georges Bernanos


Nato a Paris nel 1888 (vi morì nel 1948), la sua educazione profondamente religiosa lo fece avvicinare prima ai circoli cattolico-nazionalisti dell'Action Française, da cui si staccò nel 1932.
Ha esordito con il romanzo Sotto il sole di satana (Sous le soleil de satan, 1926), e Nuova storia di Mouchette (Nouvelle histoire de Mouchette, 1937). La fama gli venne con il Diario di un parroco di campagna (Journal d'un curé de campagne, 1936), la sua opera migliore. E' la storia di un giovane sacerdote, minato da un male incurabile, nominato parroco di Ambricourt; egli annota in un diario le vicende della lotta quotidiana contro l'indifferenza e l'ostilità dei suoi parrocchiani. E' il peccato che si difende dalla purezza. Solo pochissime delle anime affidate a lui ne sono immuni: non i castellani di Ambricourt legati da un groviglio di odi e turpitudini, e neppure i bambini, come la piccola Séraphita che nasconde sotto l'aria innocente una maligna perversità. Il parroco riuscirà a redimere molte di queste anime. Le sue ultime parole prima di spegnersi, benedetto da un vecchio compagno di seminario, lo spretato Dupréty, esprimono la gioia finalmente conquistata: "Che importa? Tutto è grazia".
Nel 1934-37 fu in Spagna. I grandi cimiteri sotto la luna (Les grands cimitières sous la lune, 1938) è un'aspra requisitoria contro il franchismo. Allo scoppio della guerra era in Brasile, dove svolse attività giornalistica a favore della Francia libera. Tornato in Francia pubblicò Monsieur Ouine (1946).
Postume sono uscite varie opere, tra cui il dramma Dialoghi delle carmelitane (Dialogues des carmélites, 1949), e numerosi scritti di carattere morale e politico.
I "Dialoghi delle carmelitane" sono strutturate in un prologo e 5 quadri. La vicenda è ispirata a un fatto storico, l'esecuzione di 16 carmelitane avvenuta a Paris nel 1794. Tra queste è Blanche de la Force, entrata in convento per trovare rifugio da una paura che grava su di lei fin dalla nascita (la madre era morta nel darla alla luce dopo un grande spavento). Poco dopo il suo arrivo la priora muore e il convento è minacciato dai sanculotti; le suore accolgono con entusiasmo il voto di martirio proposto da Madre Marie: Blanche invece fugge e va a vivere con i domestici della sua famiglia. Quando Blanche vede le sue compagne salire il palco eretto in Piazza della Rivoluzione, attraversa la folla e affronta il loro stesso destino, con sguardo sereno e privo di paura.
Nei romanzi di Bernanos la descrizione dei costumi del clero e degli ambienti di provincia è occasione per rappresentare violenti conflitti spirituali, in uno stile realistico e visionario che dà sorprendente grandezza ai personaggi più umili. Ha una visione drammatica delle coscienze individuali, spesso ritratte agli estremi del comportamento umano, tra purezza e degradazione; tema di fondo è la ricerca della santità, che i suoi eroi raggiungono al termine di una lotta dove il male sembra fino all'ultimo avere la meglio sul bene.



[1997]


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