Narrativa sperimentale tra le due guerre

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Narrativa sperimentale tra le due guerre

Tra le due guerre una forte spinta allo sperimentalismo proviene da una serie di settori che appartengono alla fronda borghese. La ricerca sperimentalista vuole superare i limiti della narrativa tradizionale e commerciale dominante attraverso un duplice filone: da una parte una maggiore aderenza alla realtà sociale e psicologica, dall'altra con l'uso di nuove tecniche narrative. Da questo punto di vista è la vicinanza con i settori dell'avanguardia sperimentalista (francese e russa).
E' una produzione sperimentalista che rimane negli anni precedenti la seconda guerra mondiale sostanzialmente ristretta nelle élites culturali; solo in Germania, con la "nuova oggettività" si tenta una strada di apertura a istanze sociali e di massa. Lo sperimentalismo, che risulterà 'vincente' come modello culturale negli anni '50 - con gli appartenenti a questo gruppi osannati e venerati come miti culturali (in gran parte fisicamente defunti e dunque disinnescati) - resta un fenomeno aristocratico, con buone dosi di romanticismo (l'idea dell'artista incompreso). E' tuttavia vero che ciò che si sperimenta da parte dei giovani autori negli anni '20 e '30 risulterà estremamente innovativo e vitale per la produzione narrativa successiva.

Contesto

Indice 1917-1939



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