Ernest
Hemingway
Ernest Hemingway
Nacque,
Ernest Miller Hemingway, a Oak Park (Illinois) nel 1899 (morì
a Ketchum, Idaho, nel 1961). Fu iniziato dal padre che era medico
ai rituali della caccia e della pesca durante le vacanze familiari
trascorse nel 1900-1913 nel paesaggio quasi ancora di frontiera
dell'alto Mi chigan, tra laghi e foreste. Seguendo il padre nelle
visite agli ammalati delle riserve indiane ebbe le prime violente
impressioni del dolore e della morte. Compiuti gli studi a Oak
Park, rinunciò all'università e divenne cronista
allo «Star» di Kansas City. Nell'aprile 1918 fu volontario in
guerra come autista della sani tà sul fronte italiano.
Nel luglio l'episodio decisivo della fe rita, il trauma dell'incontro
diretto con la morte che avrebbe da allora esorcizzato ricercando
ossessivamente il confronto con il rischio. Nel 1921-27 viaggiò
in europa come corrispondente di vari giornali, avendo per base
Paris, dove conobbe Gertrude Stein e Pound, Fitzgerald e gli altri
nordamericani della "generazione perduta". Furono anni di intensa
preparazione e dell'invenzione di una tecnica narrativa che partendo
da modelli eterogenei (Mark Twain di "Huckleberry Finn", Flaubert,
Conrad, ma anche Cezanne), mira a rendere la "cosa reale" ossia
"la sequenza costituita dall'emozione e dall'evento che l'ha prodotta".
In Nel nostro tempo (In our time, 1925),
raccolta di racconti brevi, delinea la figura del giovane eroe
uscito dalla guerra, Nick Adams, destinato a ricomparire nella
narrativa più tarda. Torrenti di primavera (Torrents of
springs) è una parodia di "Riso nero" di Sherwood Anderson.
Fiesta (The sun also rises, 1926) lo consacra scrittore: nella
storia d'amore tra Jake che una fe rita di guerra ha reso impotente
(si veda la vicenda dell'"Amante di lady Chatterley" di Lawrence)
e Brett pronta a tutte le avven ture del vivere, si consuma la
crisi di una intera generazione: il motivo stesso del viaggio,
da Paris alla Spagna, dagli steri li rituali quotidiani ai miti
arcaici della corrida e della festa, acquista profondità
simboliche.
In Addio alle armi (A farewell to armes,
1929) alla guerra sul fronte italiano in piena ritirata caporettiana
si contrappone un idillio amoroso, una "pace separata" che si
conclude con la morte. L'americano Frederic Henry, volontario
nei reparti sanitari dell'esercito italiano alla guida di un'autombulanza,
si innamora dell'infermiera inglese catherine Barkley che lo ricambia.
Frederic è ferito, Catherine lo raggiunge a Milano per
curarlo. Insieme trascorrono nella città il periodo della
convalescenza. E' un'estate felice appena sfiorata da un presagio
di morte. In autunno Catherine rivela a Frederic d'essere incinta.
Frederic deve tornare al fronte, si trova coinvolto nella ritirata
di Caporetto. Diserta, raggiunge Catherine a Stresa, decide di
rifugiarsi con lei in Svizzera, ma Catherine muore di parto con
il bambino.
Nel saggio sulla tauromachia come arte del
rischio ("Death in the afternoon" 1932) e nelle storie di caccia
di Verdi colline d'africa (Green hills of Africa, 1935) Hemingway
entra nelle sue pagine come personaggio, accreditando la leggenda
dello scrittore come eroe, dominatore di ardui codici di comportamento
che esigono coraggio, destrezza fisica, impassibilità.
Vita e scrittura si intrecciano, logorandosi nell'attrito.
Avere e non avere (To have and have not,
1937) è una parentesi sul tema del crimine nella società
capitalistica. I primi 49 racconti (The first fortynine stories,
1938), nati in tempi diversi dalle tipiche esperienze hemingwayane
della guerra, della caccia, della pesca, della corrida, della
violenza sofferta o osservata, sono esemplari dell'oggettività,
della tersa economia che fanno del linguaggio narrativo di Hemingway
uno dei grandi modelli della prosa del secolo.
Presente alla guerra civile spagnola come
inviato, Hemingway pubblicò Per chi suona la campana
(For whom the bell tolls, 1940), che vuole esserne l'epica, con
risultati a tratti potenti, a tratti fiacchi per eccesso di sensibilità.
Protagonista è il giovane professore americano Robert Jordan
che si arruola volon tario nell'esercito repubblicano spagnolo.
Inviato dietro le li nee franchiste, raggiunge una banda di partigiani
con l'incarico di far saltare un ponte. Capo della banda dopo
il crollo morale di Pablo, comandante nominale, è la fiera
contadina Pilar. Nel gruppo c'è Maria, diciannove anni,
violentata dai fascisti e sal vata da Pilar. Jordan e Maria si
innamorano al primo sguardo, ma gli avvenimenti precipitano. I
franchisti attaccano un vicino avamposto partigiano e lo annientano.
Jordan, pur consapevole dell'inutilità della sua missione,
fa saltare il ponte. Quando sta per raggiungere i suoi compagni,
è ferito a una gamba: rimane solo sulla collina ad aspettare
il nemico e la morte.
Una querula consapevolezza di sé vizia
il protagonista di Al di là del fiume e tra gli alberi
(Across the river and into the trees, 1950), maschera del vecchio
Hemingway reduce dalla seconda guerra mondiale.
Nel 1952 Il vecchio e il mare (The
old man and the sea) rinnovò i successi della giovinezza.
Ripensamento del modello epico del "Moby Dick" di Melville, era
una favola di sconfitta e di commiato, nitida e tesa, spoglia
dell'arcana intensità dell'opera giovanile.
Nel 1954 ebbe il nobel
con questa motivazione: "for his mastery of the art of narrative,
most recently demonstrated in The Old Man and the Sea, and for
the influence that he has exerted on contemporary style".
Stanco e malato dopo gli splendidi vagabondaggi di continente
in continente, consapevole del declino fisico e artistico, cercò
nel suicidio, come il padre, la morte tante volte corteggiata
ed evitata. Postumi apparvero Festa mobile (A moveable feast,
1964) che rinnovava grazia e disperazione degli anni giovanili,
e Isole nella corrente (Islands in the stream, 1970) tragico ritratto
di vecchiaia.
Narrativa USA tra le
due guerre
[1997]
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