Torquato Tasso: Gierusalemme

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Torquato Tasso: Gierusalemme


Il Gierusalemme è il titolo che si è dato al tentativo giovanile di Tasso, che precede il "Gerusalemme liberata". Un tentativo significativo dal punto di vista documentario e biografico, che intraprese a Venezia nel 1559-1561 e inturre dopo un centinaio di ottave. Il poema incompiuto rimase inedito, affidato a un solo manoscritto (Urbinate- Latino 413, autografo di Verdizzotti), venne pubblicato nel 1722. Siamo agli albori dell'epopea del "Gerusalemme liberata", Tasso è ancora un poeta in erba, sedicenne. «L'armi pietose io canto e l'alta impresa | di Gotifredo e de' cristiani eroi [...]», sono versi che torneranno, con qualche si gnificativo mutamento, nel poema maturo. Questo poema incompiuto testimonia la volontà di poema che fu alla base della vita di Tasso. Domina un certo slancio sentimentale, una vena preziosa. I cavalieri alla conquista di Gerusalemme, in questo sogno epico dell'adolescente Tasso, sono ancora eroi senza macchia e senza malinconia, arditamente protesi verso qualcosa che li sta aspettando, la gloria incorrotta. L'aria avvampa di faville, il sole scintilla sulle armature dei cavalieri in marcia verso Gerusalemme, le stelle sono benigne protettrici.



[1997]


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