Georges de Scudéry

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Georges de Scudéry


Georges de Scudéry nacque a Le Havre nel 1601 (morì a Paris nel 1667), fratello di Madeleine de Scudé ry intorno cui si tenne uno dei più importanti salotti del preziosismo francese della metà del secolo. Lui esordì in letteratura con un'ode in onore di Théophile de Viau. Frequentatore assiduo dell'Hôtel de Rambouillet, nel 1637 intervenne nella "querelle du Cid" rivolgendo violente critiche contro Corneille.
Come poeta seguì il gusto barocchista, imitando de Viau, d'Urfé , Marino. Descrisse delicati pae saggi pre-romanticisti, diede prova di raffinato virtuosismo nel poema epico Alaric o Roma vinta (Alaric ou Rome vaincue, 1654).
Fu soprattutto autore di fortunate tragedie e tragicommedie ispirate a una concezione romanzesca del teatro, all'interno dei canoni della poetica aristotelica: La commedia degli attori (La comé die des comé diens, 1633) rimane un documento fondamentale sulla storia del teatro in Francia, ma si ricordano anche La morte di Cé sar (La mort de César, 1635) su Caesar, e L'amore tirannico (L'amour tyramnique, 1638).




© Antenati, 1995-6



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