XVIII
secolo: Area portoghese
XVIII secolo: Area portoghese
Nel XVIII secolo il Portogallo riconquista l'indipendenza. Dopo
alcuni decenni di influsso metastasiano, penetra l'influsso francese.
L'illuminismo è favorito dal primo ministro marchese di
Pombal; i gesuiti, considerati simbolo d'oscurantismo, sono espulsi.
Si moltiplicano le istituzioni scientifiche e sono tradotte le
opere più importanti della letteratura francese. E' fondata l'
"Arcadia Lusitana". Nascono opere poetiche ispirate
alle regole del "buon gusto", e monumentali opere enciclopediche:
Diogo Barbosa Machado (1682\1772) è autore della Biblioteca
lusitana; Rafael Bluteau (1638\1734) scrive un Vocabolario
portoghese in dieci volumi.
L'Arcadia Lusitana avrà un prolungamento con la seconda
Arcadia Lusitana, il cui ultimo rappresentante fu Francisco
Manuel do Nascimento (alias Elisio Filinto) già in
sensibilità pre-romanticista.
Anche in Brasile sono diffuse le poetiche europee (accademie,
imitazione dell'Arcadia, cultura scientifica e storica ecc.).
Tra gli autori di questo periodo è Sebastiâo da Rocha Pita
(1660\1738), un colonnello di fanteria che percorse il paese alla
ricerca di materiale per la sua monumentale opera storica (Storia
dell'America portoghese, 1730), Nuno Marques Pereira (1652\1728-1731)
(Pellegrino dell'America).
Interessante l'Arcadia Ultramarina, che si raccolse nella città
di Ouro Preto (che allora si chiamava Vila Rica, nello stato di
Minas Gerais), intorno ai poeti Cláudio
Manuel da Costa, Tomás António
Gonzaga e Basilio da Gama.
L'Arcadia Ultramarina finì tragicamente con la congiura
antiportoghese del 1789 (fu detta dell' "Inconfidência mineira").
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