Madame de Staël

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Madame de Staël

Anne-Louise-Germaine Necker, madame de Staël, nacque a Paris nel 1766. Era figlia del banchiere ginevrino J. Necker, ministro delle finanze di Luigi XVI. Nel 1797 lei diede vita a Paris a un celebre salotto politico-letterario, il 'salon de la rue de Bac'.
Ostile a Napolé on, nel 1800-1814 abitò nel castello di Coppet, presso Ginevra, facendo numerosi viaggi in giro per l'europa. Fu in Germania dove conobbe tra gli altri August W. Schlegel, Goethe e Schiller, e in Italia Inghilterra Russia. La caduta di Napolé on le permise di tornare a Paris, dove aprì un nuovo salotto letterario. Morì a Paris nel 1817.

Le sue prime opere sono di tipo illuministico: "Lettere sugli scritti e il carattere di J.J. Rousseau" (Lettres sur les é crits et le caractère de J.-J. Rousseau, 1788), "Dell'influenza delle passioni sulla felicità degli individui e della nazioni" (De l'influenze des passions sur le bonheur des individus et des nations, 1796). A essi seguirono un buon numero di scritti politici e sociali, imperniati sugli ideali di progresso e di pace, e sul progetto di uno stato liberale di tipo inglese. Sono temi che confluiranno nelle postume "Considerazioni sui principali avvenimenti della rivoluzione francese" (Considé rations sur les principaux é vé nements de la ré volution franç aise, 1818). Al periodo più tardo della sua produzione appartengono invece le "Riflessioni sul suicidio" (Ré flexeions sur le suicide, 1813), e il libro di memorie "Dieci anni di esilio" (Dix anné es d'exil, pubbl.1821).
"Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali" (De la litté rature consideré e dans ses rapports avec les institutions sociales, 1800) ha carattere ancora illuministico. Lei sviluppa in modo confuso e ingenuo alcuni spunti di Montesquieu, stabilisce rigidi nessi tra climi, società e letteratura, operando una netta divisione tra le letterature del nord e quelle del sud europa.
Poco dopo Madame de Staë l raggiunse un larghissimo successo con due romanzi a sfondo autobiografico. Delphine (1802) è opera a tesi, in forma epistolare, sulla condizione femminile schiacciata da pesanti condizionamenti. Più importante è Corinne o l'Italia (Corinne ou l'Italie, 1807) frutto del viaggio italiano del 1804-1805 e degli incontri con alcuni intellettuali italiani (Monti, Verri, Pindemonte, Canova, Cesarotti). La storia narrata è poco più che un filo di collegamento tra le tante descrizioni del paesaggio naturale e artistico della penisola italica, sottilmente e romanticisticamente commentate.

La cosa più importante da lei scritta resta il trattato Sulla Germania (De l'Allemagne", 1810). E' considerato come il primo manifesto romanticista proveniente dai paesi post-latini. Il trattato è diviso in quattro parti. La prima tratta le diverse concezioni dell'amore, dell'onore, della cultura. La seconda espone le teorie estetiche di Lessing,, Goethe, Schiller e Novalis. La terza sintetizza il pensiero di Kant, Fichte e Schelling. La quarta è una dissertazione sui legami tra cultura e vita morale.
"Sulla Germania" è un'opera di divulgazione, poco originale, ma si impose per il vigore e la lucidità con cui madame de Staë l organizzò e divulgò l'intero repertorio tematico del romanticismo: il rifiuto delle regole classiciste, la rivendicazione della poesia come fatto "spontaneo", l'esaltazione del sentimento, dello slancio passionale, della fantasia creatrice, il mito del medioevo e quello dell'arte popolare. L'opera ha carattere di codificazione riassuntiva di nuclei estetici più complessi e sfumati appartenenti al romanticismo tedesco e inglese più maturi.




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