Area
spagnola tra il 1850 e il 1890
Area spagnola tra il 1850 e il 1890
In Spagna nella seconda metà del secolo, in coincidenza
del regno di Isabella II, è un'onda di bigottismo e repressione.
La rivoluzione del 1868, il regno di Amedeo I, la Prima Repubblica,
furono seguiti dalla restaurazione del 1875 che, con il conservatore
Cánovas portò al ristagno politico.
In campo letterario fiorisce il realismo. Ancora romanticista
è in gran parte Fernán Caballero
. Più importanti sulla via del realismo i drammaturghi
Manuel Tamayo-y- Baus, e Adelardo
López-de-Ayala (1829\1879), e il poeta
Gustavo Adolfo Bécquer che fu poco noto ai suoi tempi
ma che ebbe una grossa influenza sulla poesia del XX secolo.
Massimo esponente del realismo spagnolo è
Benito Pérez Galdós. Molto importanti il nostalgico
e vigoroso poeta Rosalía de Castro
, il drammaturgo José Echegaray
, il poeta Gaspar Nùñez de Arce (1834\1903).
Fondatore della storiografia letteraria spagnola è
Marcelino Menéndez y Pelayo . Importante nella storia
culturale spagnola è Angel Ganivet
, autore dell'Ideario spagnolo (Idearium español,
1897) che anticipa il ripiegamento degli autori successivi alla
perdita delle colonie americane (1898).
Influenzati dal realismo furono: Emilia
Pardo-Bazán , Leopoldo Alas
Clarin , Armando Palacio-Valdés
, Vicente Blasco-Ibáñez
.
Comincia a sorgere intanto nelle terre americane una produzione
letteraria autonoma in spagnolo-castigliano (
America Latina spagnola ).
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