Shelomoh
ben Jehudah ibn Gabirol
Shelomoh ben Jehudah ibn Gabirol
Shelomoh ben Jehudah ibn Gabirol, nacque a
Málaga nel c.1020 (morto nel 1058-1069). Rimasto orfano,
si trasferì a Saragozza, dove la sua precoce attività
poetica gli fece avere appoggi e amicizie. Fu poeta d'amore e
lirico religioso nella Corona regale (Keter Malkuth), profonda
meditazione sugli attributi divini; qui, come pure nelle poesie
d'amore, nelle elegie, e nei pujjutim (composizioni religiose,
entrate poi nella liturgia sinagogale) usò l'ebraico: è
considerato, anche per le sue innovazioni tecniche, uno dei maggiori
poeti del periodo ebraico spagnolo. Fu filosofo neoplatonico nella
Fonte della vita, e nella Scelta di perle, collana
di sentenze morali, oltre che in altri trattati gnomici e filosofici
in cui usò l'arabo, che era allora la lingua usata dagli
ebrei per gli argomenti scientifici e filosofici.
L'occidente latino lo conobbe con il nome
di Avicebron, preso come filosofo arabo cristiano, ebbe
una certa influenza sulla scolastica cristiana (specie su quella
francescana).
Contesto storico: X-XI secolo
[1996]
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