Gaius
Tranquillus Suetonius
Gaius Tranquillus Suetonius (o Svetonius)
Gaius Tranquillus Suetonius (o Svetonius)
nacque forse a Bona [Algeria] o a Roma, nel c.70 da un tribuno
di rango equestre. Con l'appoggio di Plinius jr divenne bibliotecario
e segretario per la corrispondenza di Adrianus (119-121 o 122)
e potè accedere liberamente agli archivi imperiali. Fu
destituito dall'imperatore per aver trattato in maniera sconveniente
l'imperatrice. Ridotto a vita privata, potè dedicarsi interamente
agli studi e alle ricerche storico-erudite fino alla morte, avvenuta
nel c.140.
Tra le opere erudite perdute, tutte i latino,
sono le vaste miscellanee "I prati" (Prata) una enciclopedia di
argomento naturalistico; e "Roma" sintesi e raccolta delle antichità
pubbliche e private romane. Perdute, salvo il libro "Grammatici
e retori" (De grammaticis et rhetoribus) anche le lezioni dedicate
a poeti oratori storici e filosofi raccolte in "Gli uomini illustri"
(De viris illustribus) dopo il 113.
Praticamente integra è la Vita
dei cesari (De vita caesarum, 121) raccolta di dodici biografie
dedicate a Caesar e agli imperatori da Augustus a Domitianus.
Il racconto è condotto per aneddoti. Ne risulta un'impressione
di frammentarietà e vivezza quotidiana. Svetonius scrisse
senza prolissità né ricercatezze, con lingua semplice
e chiara, stile rapido e vivace. L'importanza storiografica sta
anche nel singolare cumulo di notizie storiche, pettegolezzi,
indiscrezioni da lui riportate e che potè conoscere per
la posizione a corte, e che gettano singolare luce sulla vita
privata degli imperatori.
Contesto storico: Secondo secolo
[1996]
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