Cinema: la produzione degli anni '60 e '70: introduzione

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La produzione cinematografica degli anni '60 e '70: introduzione

Negli anni '60 e '70 l'europa occidentale è investita dal fenomeno del boom economico. In campo cinematografico, mentre dalla Svezia proviene un regista di altissimo livello come Ingmar Bergman, e radici spagnole ha Luis Buñuel, in Francia è l'interessante fenomeno della nouvelle vague. In Italia, dopo il neorealismo degli anni successivi alla guerra, l'unica cosa interessante proviene da una serie di filmetti che si occupano del fenomeno del boom economico presso le classi medie e piccolo borghesi, Federico Fellini riesce a testimoniare, in maniera stralunata e poetica lo stupore nei confronti della modernità, mentre con Pasolini è il mondo del sottoproletariato e delle periferie emarginate non solo delle grandi città ma anche del sud del mondo.

Negli USA la tragedia del Vietnam, insieme all'onda lunga data dal democraticismo iniettato da Kennedy, porta a una serie di films impegnati: da una parte sul tema della denuncia degli orrori e della falsificazione della guerra, dall'altro denuncia di alcuni grandi temi sociali (come quello dei giovani, e dell'emarginazione dei neri).

Contesto

Il cinema dopo il 1945


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