Ferdinand
Zecca
Ferdinand Zecca
Ferdinand Zecca era figlio del custode del Théâtre
de l'Ambigu, uno dei teatri di varietà di Paris. Entrò
nel 1899 nell'azienda fono-cinematografica di Charles Pathé,
grazie alla sua bella voce: all'inizio registra brani per il fonografo.
Nel 1901 passa dietro la macchina da presa, influenzato dall'Esposizione
Universale del 1900 e dalle produzioni inglesi e americane. Suggerisce
a Charles Pathé di ampliare il catalogo filmografico, legato
fino ad allora solo all'attualità. Mise in scena film di
fiction: fé eries che imitano quelle di Méliès:
Ali Baba e i quaranta ladri (Ali baba et les quarante voleurs),
I racconti di Mille e una notte (Les Contes des Mille et une nuit).
Ma anche film di ricostruzione storica come Quo vadis; film comici
e farse, anche se un po' rozze.
Lucien Nonguet del Théâtre de l'Ambigu gli dà
attori e comparse; gli scenografi Heilbronn e Colas dipingono scenografie
allegorico-mistiche, simboliche, vicine alla pittura accademica
di fine secolo. Nel 1901 Zecca inizia un genere nuovo. Ne La storia
di un crimine (L'Histoire d'un crime) mette in scena un delitto
che il colpevole ricorda nella sua cella. Impianto teatrale: la
macchina da presa si limita a riprodurre scene preparate in precedenza.
L'innovazione sta nella tematica, ripresa un anno dopo con un soggetto
tipicamente zolaiano: Le vittime dell'alcoolismo (Les victimes de
l'alcoolisme, 1902): un melodramma, genere fino ad allora mai trattato
in ambito cinematografico. Nel 1903 "Germinal" di Zola ispira una
serie di cinque episodi dal titolo Grève. Zecca si dedica
inoltre alle "actualités reconstituées" (eventi di
attualità ricostruiti): La catastrofe della Martinique (La
catastrophe de la Martinique, 1902), L'assassinio della famiglia
reale serba (L'assassinat de la famille royale de Serbie, 1903).
Insieme a Nonguet, Zecca diresse tra il 1902 e il 1905 una Vita
e passione di Jé sus Christ (Vie et passion de Jé
sus Christ), il primo vero kolossal del cinema, film fortemente
influenzato dalla pittura.
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