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Una vita senz’anima

Intervista al prof. Roberto Fai sul Convegno di studi in corso al Monastero dei Benedettini

di Donatella Guarino - giovedì 9 ottobre 2008 - 2049 letture

Si svolgerà a Catania, nella sede universitaria del Monastero dei Benedettini, il convegno “Una vita senz’anima” - Dal 9 all’11 ottobre, studiosi italiani e stranieri si interrogheranno su tematiche complesse e affascinanti che orbitano attorno al pianeta uomo. Abbiamo intervistato il prof. Roberto Fai dell’Università di Catania.

Come è nata l’idea di questo convegno?

Mai come in questi ultimi anni vita, diritto, tecnica e politica hanno espresso una così vincolante “circolarità”, un così inusitato e immediato reciproco rimando…allora è interessante individuare una pacifica condivisione del concetto stesso di “natura umana”.

Quali sono le tematiche che è necessario affrontare, quale la politica futura?

Nel nostro tempo la tecnica sembra poter “tagliare” e attraversare la “vita” sin dal suo originarsi “naturalistico”, sino al punto da determinarne la sua “riproducibilità”, allora la ridefinizione del suo statuto, la delineazione della relazione intrinseca tra Nomos e vita, tra norma e bios, tra politica e vita costituisce la posta in gioco della politica futura, della “politica a venire”, come avrebbe detto Jacques Derrida.

Si discuterà sul valore dell’ uomo e le sue relazioni con la coscienza, la scienza e la tecnica?

Risiede qui il “cuore” del Convegno che vedrà protagonisti studiosi e scienziati di notevole spessore nel tentativo di far interagire ambiti disciplinari diversi, fuori dalle sterili e manichee contrapposizioni ideologiche. Uno sforzo per elaborare una mappa sull’orizzonte dei molteplici problemi che la vita mette in campo, nel momento in cui le possibilità concrete della sua stessa riproducibilità tecnica fa collassare le acquisizioni e ripartizioni novecentesche.


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