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Sorella morte

di junior - lunedì 24 luglio 2006 - 2753 letture

Vieni. Entra. Ti stavo aspettando.
Senti quest’odore?
E’ la mia carne che sta marcendo.
Sposta un lembo del lenzuolo.
Io non posso farlo.
Guarda.
Le mie piaghe sono scure e putride.
Dai bubboni forati esce
un fluido denso, cremoso.
Non so dire di che colore sia.
E’ vero. Non c’è nessuno.
Sono scappati tutti.
Sul pavimento hanno lasciato
il loro vomito.
Apri la finestra per favore.
Senti l’aria fresca?
E’ l’alba. Io sono pronta. Andiamo.
Oggi mi sei molto cara sorella morte.
Sgusciami da questo misero involucro terreno.
Dammi la mano. Scappiamo verso l’ignoto.
Ovunque esso sia...Sarà bellissimo.

Angela Colella


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Sorella morte
28 luglio 2006, di : Salvo P.

Angela, bisogna avere molta pazienza sempre..

Altrimenti gli altri penseranno che facciamo schifo!

Curare quindi sempre il lato estetico.

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Non so come fece dopo qualche giorno mia madre a manifestarsi con una cascatina di stelline color argento. E questo nel momento che io la vidi nella foto e la pensai con tutto il cuore.

Lei mi ha fatto così importante, da intimidire ingegneri e musicisti. Lei è la mia natura ferma e indecifrabile.

E’ tutto merito suo se amo la vita (e anche un pò di prossimo).

Nessuno può sognarsi di trovare una persona più importante della propria madre, anche se io sono disposto ad amare chi si rifugia nel mio cuore.

La morte è per chi non è amato..

Ciao, Salvo