Quando non si arriva a fine mese

Le diseguaglianze nell’insieme sono cresciute, non da oggi, perché non si sono messe in campo delle politiche redistributive - fiscali e servizi - in grado di stringere la forbice.

di Luigi Boggio - domenica 24 luglio 2022 - 6649 letture

Spero, invano, che coloro i quali vogliono cancellare il reddito di cittadinanza abbiano letto il rapporto di Bankitalia sui redditi delle famiglie. Emerge che le diseguaglianze sono aumentate e che il ceto medio non riesce ad arrivare a fine mese, uno su due. Mentre in questi ultimi quattro anni i redditi delle famiglie povere sono migliorate, grazie soprattutto al reddito di cittadinanza.

Le preoccupazioni sono che le diseguaglianze nell’insieme sono cresciute, non da oggi, perché non si sono messe in campo delle politiche redistributive - fiscali e servizi - in grado di stringere la forbice. La politica dei bonus non ha retto in particolare in un periodo di tempesta inflattiva perfetta che mangia i redditi e i risparmi delle famiglie.

Come si può chiedere la cancellazione del reddito di cittadinanza quando ci sono, da tempo, delle proposte per correggere le tante anomalie esistenti? Non vogliono capire che senza l’apporto dei Comuni nelle politiche contro la povertà, i lavori socialmente utili, i servizi socio sanitari e la dispersione scolastica non si va da nessuna parte. La svolta devi avvenire proprio dai Comuni che rappresentano la frontiera democratica della partecipazione e della convivenza civile.

poverta

Dei segnali preoccupanti già ci sono e non bisogna sottovalutarli per evitare d’essere travolti dal menefreghismo cinico non comunitario. Dipende sempre da ognuno di noi anche se la classe politica non è un esempio da seguire, ma d’archiviare. E dopo, per tutta sincerità, non saprei in quanto non vedo solo i momenti elettorali, ma tanti altri momenti partecipativi di idee e di proposte. In un continuo sommovimento generazionale e democratico che guardi al presente per il domani.

Se questi che vogliono cancellare il reddito di cittadinanza e che sono sempre quelli dell’art. 18, non credo che gli sia sfuggito la sentenza della Corte Costituzionale che "ritiene urgente una nuova disciplina legislativa dei licenziamenti per garantire tutele adeguate, in particolare nelle aziende fino a 15 dipendenti". Un tema che ritorna e che alcuni illuminati legislatori non hanno voluto tenere presente precedentemente.


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