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Persone: Andrea Branzi, designer

di Redazione - lunedì 9 ottobre 2023 - 429 letture

È morto a 84 anni l’architetto e designer Andrea Branzi. Era nato a Firenze nel 1938 e nel 1966 aveva fondato insieme a Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi lo studio Archizoom Associati, che con Superstudio fu uno degli esempi più apprezzati e citati delle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta, in particolare del movimento sperimentale noto come architettura radicale. Lo studio si fece notare tra le altre cose per il divano Superonda, disegnato nel 1967 e prodotto da Poltronova. Nel 1974 l’esperienza di Archizoom finì, ma comunque influenzò molto le generazioni successive di architetti italiani e stranieri, fra le altre cose con No Stop City, un progetto surreale di una città formata da una struttura residenziale continua, priva di spazi vuoti.

Nel 1987 Branzi ricevette il Compasso d’Oro alla carriera, uno dei più prestigiosi premi del design italiani. I suoi oggetti sono stati prodotti da vari prestigiosi marchi, fra cui Alessi e Cassina. È stato anche fra i fondatori di Domus Academy, una scuola privata di design che ha diretto per anni, e professore ordinario al Politecnico di Milano.

Fonte: Il Post.


[...] Nel 1966, Andrea Branzi ha fondato a Firenze, con Massimo Morozzi, Paolo Deganello e Gilberto Corretti, uno dei progetti più fecondi e influenti del pensiero progettuale contemporaneo: Archizoom Associati. Lo studio è stato la fucina del pensiero del design radicale: da qui è nata l’idea di considerare l’architettura e il design come strumenti per un’elaborazione critica della società e delle sue derive consumistiche. Il Presidente Stefano Boeri, il Consiglio di Amministrazione, la Direttrice Generale Carla Morogallo e il Comitato scientifico di Triennale Milano ricordano Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design che nel corso della sua carriera ha intrecciato numerose volte la sua storia con quella di Triennale. Tra le mostre curate da Branzi per Triennale si ricordano: Il design italiano 1964-1972. Dalla programmazione alla complessità e Il design italiano 1973-1990. Un museo del design italiano (entrambe del 1996), che hanno rappresentato un importante momento di riflessione propedeutico alla costituzione del Museo del Design Italiano, Le sette ossessioni del design italiano (2007) e Serie Fuori Serie (2009).

Numerosi anche i contributi alla Esposizione Internazionale, tra i più recenti le mostre Neo Presitoria - 100 verbi e La Metropoli Multietnica in occasione della 21ª edizione del 2016. Un anno fa, in occasione della 23ª Esposizione Internazionale, Triennale ha prodotto e presentato il mediometraggio “Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa", che ripercorre l’impegno intellettuale di circa settant’anni di carriera di una figura che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, dichiara: «Ci ha lasciati Andrea Branzi. Un gigante del pensiero radicale sugli spazi umani, un sofisticato storico della progettualità italiana, un designer visionario capace di abitare con ironia altri universi e mondi paralleli. Ci regala un’eredità potente e generativa di opere e testi - e un film prodotto un anno fa da Triennale che a tutti gli effetti è il suo testamento intellettuale. Da mercoledì 11 ottobre l’ingresso del Museo del Design Italiano accoglierà un omaggio ad Andrea Branzi esponendo una selezione di suoi progetti, parte della collezione permanente di Triennale".

Fonte: La Nazione.


Altri link: Repubblica Milano. Interni Magazine. Domus web. ArchiMagazine. Attenzione, questi link esterni possono nel corso del tempo non essere più attivi. Vedi inoltre: Wikipedia

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Andrea Branzi
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Stefano Boeri su Andrea Branzi, su Instagram


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