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Pauro al pesto

Un abbinamento che unisce il mare alla terra, senza conflitto di sapori.

di Piero Buscemi - mercoledì 31 ottobre 2018 - 6255 letture

A guardarlo la prima volta, si ha subito l’impressione di averlo già visto. E’ il colore che impedisce subito a collegarlo con altri pesci, ma la forma è inconfondibile. Parente stretto dell’orata e gemello separato alla nascita con il dentice, condivide la forma ovale. E’ considerato tra i pesci più apprezzati del nostro Mediterraneo e oggetto di attenzione sia dai pescatori professionisti che da quelli sportivi.

La bontà delle carni, bianche e sode, associate a un giusto equilibrio di parte adiposa, lo collocano tra i pesci più adatti ad essere cucinati in forno. Eccezionale la cottura associata ad un letto di patate, qualche pomodorino ciliegino, capperi e aglio. Noi lo vogliamo proporre in una ricetta insolita, ma che sorprenderà piacevolmente il palato dei nostri lettori.

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Pauro

Innanzitutto, procurarsi un pauro di almeno un chilogrammo di peso. Di seguito, gli ingredienti necessari per questa ricetta:

- basilico fresco in sufficiente quantità;
- mandorle;
- aglio;
- olio;
- vino bianco;
- sale;
- pepe nero.

Sventrare e squamare il pesce. Disporre su una teglia una piccolissima quantità di olio e mezzo bicchiere di vino bianco. Deporre il pesce nella teglia.

A questo punto, dedichiamoci al pesto. Selezionare le foglioline di basilico. Inserire il basilico nel mortaio (se non l’avete, va bene anche il frullatore), aggiungere uno spicchio d’aglio, le mandorle con tutta la pellicina e cominciare a lavorare in pesto, aggiungendo gradualmente l’olio fino ad ottenere una crema compatta e senza grumi. Aggiungere un pizzico di sale e il pepe nero.

Inserire il pesto ottenuto all’interno del ventre del pauro. Aggiungere 5 o 6 mandorle intere (senza guscio, ovviamente!), uno spicchio d’aglio, salare e pepare l’esterno del pesce, dopo averlo leggermente innaffiato con un po’ di vino bianco, spolverare con mandorle grattugiate. infornare a 180° per almeno 40 minuti, avendo l’accortezza di inumidire il pesce con il sughetto che lo stesso rilascerà durante la cottura. Il risultato dovrebbe essere molto simile all’immagine qui proposta.

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Pauro al pesto

Abbinamento vino:

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Etna Bianco Doc Planeta

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