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(Noto) Inaugurazione Monumento ai donatori

Venerdi 21.12.2012 durante un suggestivo tramonto netino, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del monumento ai donatori di organi, in uno spazio antistante l’ingresso dell’ospedale, è stata inaugurata la scultura che vuole ricordare tutti i donatori .

di Giuseppe Castiglia - lunedì 24 dicembre 2012 - 3649 letture

Alla presenza delle autorità civili e militari, il Sindaco, S.E. il Vescovo di Noto, i dirigenti dell’ASP 8 di Siracusa, il Presidente Regionale AIDO, la Presidente Provinciale AIDO ed altri importati ospti, si è voluto testimoniare di come la gratuibilità del donare gli organi di un caro congiunto ormai in morte encefalica o disporre del proprio corpo dopo la morte possa salvare le vite di altri che soffrono.

La scultura, opera di un artista locale è stata donata alla famiglia del giovane Salvatore Rametta, un promettente ciclista rimasto vittima di un assurdo incidente durante una gara ciclistica cittadina.

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Monumento ai donatori NOTO
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Monumento ai donatori Noto (2)

La famiglia del malcapitato, sensibile alla cultura della donazione e trapianto dopo la morte, autorizzò il prelievo degli organi del proprio caro, che continuano a far vivere altre persone che altrimenti sarebbero decedute per gravi patologie.

Antonio Lieto AIDO Siracusa


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(Noto) Inaugurazione Monumento ai donatori
25 dicembre 2012, di : Alberto Giovanni Biuso |||||| Sito Web: Lega Antipredazione

Cari amici, mi è dispiaciuto molto trovare oggi questa news su Girodivite. Evidentemente non si può essere informati su tutto. Se lo fossimo, sapremmo che la cosiddetta "donazione" è in realtà un espianto da corpi ancora vivi. Prelevare organi da un cadavere sarebbe infatti del tutto inutile. Si tratta di una vera e propria macellazione, che induce medici compiacenti o ignoranti ad affrettate diagnosi e a mancate cure. Vi invito a visitare il sito della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, alla quale sono iscritto, per documentarvi da voi su tutto questo: www.antipredazione.org/quelche.htm

Si tratta di uno dei crimini meglio nascosti e difesi ma sempre di crimine si tratta. Qui sotto aggiungo soltanto una delle tante testimonianze lasciate nel silenzio da una stampa compiacente con la lobby trapiantistica e con gli enormi interessi finanziari che essa muove. Mi dispiace scrivere di queste tragedie in un giorno come questo ma mi ha fatto davvero male trovare la propaganda dell’Aido anche sul nostro giornale. Un caro saluto, Alberto Giovanni Biuso

======== COMUNICATO STAMPA ANNO XXVIII – n. 13 9 Luglio 2012

LA TENACIA DI UNA MADRE SCONGIURA LA “MORTE CEREBRALE” DEL FIGLIO

L’esperienza sotto riportata dimostra una volta ancora che in caso di ricovero in ospedale o clinica, per qualsiasi tipo di incidente, intervento o cura, va consegnata immediatamente l’opposizione all’espianto di organi, tessuti e cellule (per esempio la Carta-Vita da noi emessa). La determinazione dei familiari nel pretendere che tale opposizione sia scritta anche nella cartella clinica e nei moduli di consenso informato è fondamentale per la salvezza del malato e per contrastare la mentalità utilitaristica di molti medici, legati agli interessi della trapiantistica. Questa madre ci insegna che bisogna stare sempre in ospedale al capezzale del malato.

“Buongiorno, mio nipote trentenne ha subito un pauroso incidente d’auto. Aveva molte fratture in tutto il corpo, orbita dell’occhio, naso, denti rotti, omero, compressione toracica, collasso renale, frattura del bacino, entrambe le caviglie, tibia e perone dx e sx, aveva perso conoscenza ed è rimasto diverse ore sulla barella dell’ambulanza privo di cure ed assistenza. E’ vivo grazie solo al tempestivo intervento della madre che da Roma si è precipitata all’ospedale dove lo avevano trasportato, ha minacciato di chiamare i carabinieri se i medici non fossero intervenuti immediatamente, ha detto chiaramente che se anche il ragazzo fosse ’morto’ lei non avrebbe autorizzato nessun espianto. E’ rimasta in ospedale 24 ore su 24. Quando potevo andavo a darle il cambio affinché potesse farsi una doccia etc etc. Finché mio nipote non ha ripreso conoscenza è rimasta a vigilare... 20 giorni di coma, ma ora è vivo ed anche se soffre ancora dei postumi delle fratture su cui non sono intervenuti per tempo, devo dire che conduce una vita normale. Credo che Massimiliano sia vivo solo grazie all’intervento della madre che con tenacia lo ha difeso da ’morte cerebrale’. Ancora grazie a voi tutti. Tiziana P.”

Tutti noi ragazzi/e vorremmo avere una madre che, al di là degli accudimenti quotidiani di alimentazione ed educazione, sappia difenderci e difendersi dalle aggressioni e pressioni dei medici e delle istituzioni sanitarie, che esprimono la loro “pelosa umanità” scegliendo chi curare e chi espiantare. Ma ci sono anche madri che accerchiate dagli artifici predatori dei manipolatori sanitari, nel momento più tragico della loro vita soccombono, perdendo la forza che la natura riserva solo ad una madre. Quindi noi ragazzi/e, a nome dei minori privati dei diritti personali, rivendichiamo una legge che vieti la donazione di organi, tessuti e cellule fino ai 18 anni, perché i minori non sono proprietà né dello Stato, né dei genitori, ma appartengono a sé stessi e hanno il diritto di non essere torturati.

Comitato Giovani Matteo Ciarimboli Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente www.antipredazione.org