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Notizie dal Fronte Sud (parte quarta)

Cambiamenti in seno a Boko Haram e Jabhat al-Nusra

di Emanuele G. - venerdì 5 agosto 2016 - 2802 letture

Di recente abbiamo ricevuto alcune notizie che ridisegnano la strategia jihadista in Africa e in medio Oriente.

Ci riferiamo a due fatti ben precisi.

Prima di tutto, sembra che l’ISIS abbia imposto un cambio al vertice di Boko Haram il suo più importante alleato nell’Africa Sub-Sahariana e in Nigeria.

Secondariamente, l’Emiro Jolani leader del gruppo jihadista rappresentante Al-Qaeda in Siria Jabhat al-Nusra annuncia il suo distacco dall’organizzazione fondata da Osama Bin Laden per dare vita a una nuova formazione con il nome di Jabhat Fateh al-Sham.

Analizziamo le succitate notizie.

- BOKO HARAM

Da tempo l’astro dell’Imam Shekau leader incontrastato di Boko Haram sembrava decisamente appannato. Non per nulla a maggio di quest’anno aveva rilasciato una dichiarazione dove affermava che la fine per lui era vicina.

Come mai questa dichiarazione così pessimista circa la sua sorte?

Una prima motivazione può essere rinvenuta nei successi intrapresi dalla Nigeria e dai paesi con essa confinante nella lotta contro Boko Haram. Parecchi capisaldi erano ritornati sotto l’autorità delle autorità di Abuja.

Inoltre, si erano diffuse voci di insistenti divisioni in seno al movimento jihadista. Alcune frange intendevano perseverare nell’alleanza con l’ISIS, ma altre spingevano per un accordo con Al-Qaeda nell’Africa Maghrebina (AQIM) braccio armato di Al-Qaeda nell’area. Anzi una frazione di Boko Haram denominata Ansaru (traduzione: Avanguardia per la Protezione degli Islamici nelle Terre nere) ha persino tentato una sorta di colpo di mano per impadronirsi del movimento jihadista che ha un’organizzazione federale.

Il 2 agosto scorso l’ISIS ha pubblicato un’intervista con il nuovo capo di Boko Haram che risponde al nome di Abou Mosab al-Barnaoui presentato come il "Wali" (traduzione: Capo) dell’intera Africa Occidentale. Abou Mosab al-Barnaoui viene considerato dagli esperti come molto comunicativo e preciso negli obiettivi strategici. Già da tempo era considerato "il portavoce" del movimento jihadista anche se tale incarico dal punto di vista formale era destinato a Abou Zinnira.

Da maggio non si hanno più notizie dell’Imam Shekau, ma autorità nigeriane ed esperti giurano che sia ancora vivo. Dovrebbe essere così in quanto il 3 agosto scorso è stato diffuso un messaggio audio che potete ascoltare cliccando sul seguente link:

* Messaggio audio Imam Shekau [1]

a. La notizia (cliccare sul link):

* L’EI nomme un nouveau chef de Boko Haram, le sort d’Abubakar Shekau incertain [2]

b. Riferimenti (cliccare sui link):

* Scheda su Boko Haram [3]

* Scheda su Ansaru [4]

* Scheda su Al-Qaeda in the Islamic Maghreb (AQIM) [5]

- JABHAT AL-NUSRA

Dunque, Jabhat al-Nusra annuncia l’abbandono di Al-Qaeda per dare vita a un nuovo gruppo denominato Jabhat Fateh al-Sham (traduzione: Fronte per la Liberazione del Levante).

Questo si deduce da un comunicato ufficiale diramato dall’Emiro Abu Mohammad al-Jolani capo di Jabhat al-Nusra il 28 luglio scorso. Per maggiori dettagli si prega visionare il sottostante video ottenuto in esclusiva da parte della potente Tv araba di Al Jazeera.

Si tratta di una notizia che incide profondamente sugli equilibri in Siria e nell’area in quanto Jabhat al-Nusra è senza dubbio una delle più potenti e meglio organizzate formazioni jihadiste del mondo. E’ da rimarcare che non si sono mai distinti per le atrocità gratuite commesse dall’ISIS e che hanno una mentalità più militare che terroristica.

Tale distacco puà essere visto come il tentativo della stessa Al-Qaeda di inserirsi nel dibattito siriano il giorno in cui Bashir el-Assad sarà costretto ad abbandonare il potere. Per questo lascia libero l’Emiro Jolani di compiere un passo così fondamentale e strategico. Certamente Jabhat Fateh al-Sham intende trasformarsi in un partito politico sulla falsariga di Al-Fatah di Yasser Arafat in modo da ottenere una certa visibilità politica nella Siria dei prossimi anni.

Senza dubbio ora sarà più difficile combattere il neo-movimento dell’Emiro Jolani poiché assume un maggiore spessore e diventa maggiormente incisivo nella realtà siriana. Come potete notare persino i gruppi jihadisti si occupano di "realpolitik".

Le reazioni sono state ambivalenti. Il forte movimento salafita Ahrar Al-Sham (traduzione: Movimento Islamico degli Uomini Liberi del Levante) ha applaudito alla decisione dell’Emiro Jolani. Non così Jaish Al Islam (traduzione: Armata dell’Islam) che si dimostra piuttosto scettica in quanto non crede che tale "rebranding" avvicinerà Jabhat Fateh al-Sham al popolo siriano.

Ricordo che Jabhat Fateh al-Sham è una confederazione composta dai seguenti gruppi jihadisti:

- Jaish al-Muhajireen wal-Ansar (traduzione: Armata degli Emigranti e dei Fanatici);

- Khorasan group (veterani di Al-Qaeda provenienti dalle zone poste al confine fra Iran, Afghanistan e l’Asia Centrale);

- Muntasar Billah Brigade (traduzione: La Brigada del Dio Aggressivo);

- Katibat al Tawhid wal Jihad (traduzione: Battaglione del Monoteismo e del Jihad);

- Jaish Muhammad da Idlib (traduzione: Armata di Maometto).

Appena diffusasi la notizia parecchi paesi ed anche l’ONU hanno subito incluso Jabhat Fateh al-Sham nella "black-list" dei gruppi terroristi.

a. Le notizie (cliccare sui link):

* Al-Nusra rebranding: New name, same aim? What you need to know [6]

* Al Nusra receives mixed reception from Syrian rebels after split from Al Qaeda [7]

* Al-Nusra leader Jolani announces split from al-Qaeda [8]

b. Il video in cui il leader di Jabhat al-Nusra Jolani annuncia la formazione di Jabhat Fateh al-Sham (cliccare sull’immagine) [9]:

c. Trasmissione di Al Jazeera dedicata alla decisione di chiudere Jabhat al-Nusra per fave vita a Jabhat Fateh al-Sham (cliccare sull’immagine) [10]:

d. Riferimenti (cliccare sui link):

* Scheda su Jabhat al-Nursa [11]

* Syria war: Who are Jabhat Fateh al-Sham? [12]

* Scheda su Jabhat Fateh al-Sham [13]

* Scheda su Al-Qaeda [14]

- FONTI ARTICOLO (in ordine progressivo):

* JIHADOLOGY [1];

* FRANCE24 [2];

* COUNTER TERRORISM GUIDE [3];

* NBC NEWS [4];

* COUNCIL ON FOREIGN RELATIONS [5];

* CNN NEWS [6];

* THE NATIONAL [7];

* AL JAZEERA [8] [9] [10];

* STANFORD UNIVERSITY [11];

* BBC NEWS [12];

* WIKIPEDIA [13];

* GLOBAL SECURITY.ORG [14].

Crediti iconografici: la copertina del libro di Rodolfo Graziani "Fronte Sud" è tratta dal sito http://i.ebayimg.com.


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