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Non esiste nessuna minaccia terroristica

Un articolo di Michael Moore, il simpaticissimo regista di Bowling Colombine e uno dei più sfegatati anti-Bush che si aggirano per gli stati Uniti

di Sergej - mercoledì 10 marzo 2004 - 5905 letture

di Michael Moore

Calmatevi, rilassatevi, ascoltate attentamente e ripetete con me: Non esiste nessuna minaccia terroristica. Non esiste nessuna minaccia terroristica! NON... ESISTE... NESSUNA... MINACCIA... TERRORISTICA! Vi sentite meglio? Non proprio, eh? Lo so, è dura. È incredibile quanto poco ci sia voluto per far penetrare così profondamente nella nostra psiche la convinzione che il nostro paese e il mondo pullulino di terroristi.

Pazzi scatenati infiltrati ovunque per portare a termine la loro diabolica missione di annientare dal primo all’ultimo quegli infedeli degli americani! Certo che vedere ammazzare 3000 persone in un colpo solo davanti ai nostri occhi non è stato di grande aiuto e ha contribuito non poco a convincere anche i più cinici tra di noi che esiste gente a cui non piacciamo e che pensa che siamo fin troppi nel mondo. Perché ci odiano tanto?

Il nostro presidente sapeva il perché, quando, solo pochi giorni dopo 1’11 settembre, disse alla nazione: "Vogliono farci smettere di volare e vogliono farci smettere di comprare, ma il nostro grande paese non si lascerà mai intimidire dai malvagi". Ora, quando dico che non esiste nessuna minaccia terroristica, non voglio dire che non esistono terroristi, o che non esistono episodi di terrorismo, o che non ne esisteranno più in futuro. I terroristi ESISTONO, HANNO commesso atti efferati e, purtroppo, CONTINUERANNO a commetterne in un futuro non lontano. Di questo sono certo.

Ma il fatto che ci siano alcuni terroristi non significa necessariamente che noi ci troviamo in uno stato di pericolo esagerato. Eppure, quando parlano di terroristi, ne parlano come se fossero milioni, in agguato ovunque, e non dovessero andarsene mai più. Cheney l’ha chiamata "nuova normalità", la considera una condizione che" avrà carattere permanente nella vita degli americani". Gli piacerebbe. La chiamano la guerra al "terrore".

Come si fa a dichiarare una guerra contro una parola? Le guerre si combattono contro nazioni, religioni e popoli, non contro parole o problemi, e ogni volta che ci hanno provato - la "guerra alla droga", la "guerra alla povertà" - hanno fallito. I nostri politici vogliono farci credere che sia in corso una specie di guerriglia, combattuta da migliaia di soldati terroristi stranieri nascosti sul nostro territorio. Ma non è vero ed è giunto il momento di aprire gli occhi. Succede assai di rado che i cittadini americani siano nel mirino del terrorismo internazionale, e quasi mai sul territorio degli Stati Uniti.

Nell’ anno 2000 le probabilità, per un cittadino americano, di venire ucciso in un attacco terroristico negli Stati Uniti erano pari a zero. Nel 2002 le probabilità di morire in un’ azione terroristica erano, ancora, zero. E nel 2003, mentre scrivo, quanti americani moriranno a causa di un’ azione terroristica? Zero. Persino nel tragico anno 2001, per un americano, le probabilità di morire in un attacco terroristico in questo paese sono state 1 su 100.000. Nel 2001 ognuno di noi aveva maggiori probabilità di morire di influenza o di polmonite (1 su 4.500), di commettere suicidio (1 su 9.200), di essere assassinato (1 su 14.000) o di morire in un incidente stradale (1 su 6.500). Ma nessuno teme di morire ogni volta che sale sulla sua pericolosissima automobile o che compra una ciambella unta e bisunta da un ragazzino con una tosse sospetta. Il solo tasso di suicidio significa che ognuno di noi rappresenta per se stesso un pericolo più grave di qualsiasi terrorista.

Tutte le cause di morte di cui sopra sono molto più diffuse del terrorismo, ma non sono state emanate leggi, non sono state bombardate nazioni, non sono stati spesi urgentemente miliardi di dollari al mese, non sono state inviate unità della Guardia Nazionale, non ci sono stati allarmi arancioni e non si sono visti comparire durante i telegiornali della Cnn sottotitoli inquietanti al riguardo. L’unica reazione del pubblico è stata l’indifferenza e la rimozione o, nella migliore delle ipotesi, la rassegnazione davanti a tragedie che sono considerate parte inevitabile della vita. Ma quando un numero così alto di persone muore di morte violenta nello stesso momento, in modo così crudele, e in diretta Tv, non esiste statistica che permetta di razionalizzare e di evitare una reazione viscerale davanti all’ orrore di cui siamo stati tutti testimoni l’11 settembre. Abbiamo finito per credere che il pericolo esiste davvero, che ognuno di noi, in qualunque parte di questa grande nazione, può morire in ogni momento. Dimenticando che le probabilità che questo succeda davvero sono praticamente nulle. Il paese è in preda a una psicosi di massa; io ne sono in balia, tu ne sei in balia, e perfino i generali d’alto rango che ora piangono pubblicamente ne sono in balia.

È vero, anch’io mi sono lasciato prendere. Vivo parecchi mesi all’anno a New York City e ogni giorno che passo in città mi chiedo se proprio quel giorno succederà ancora qualcosa; sento dei colpi fuori dalla mia finestra e trasalisco. Vedo aerei che volano troppo bassi e li guardo con sospetto. Quando prendo l’aereo osservo attentamente i miei vicini, e viaggio armato. Proprio così: viaggio armato. Porto con me nel bagaglio a mano un’ arma legale: una palla da baseball. Me l’ha regalata Rudy Giuliani quando giravamo Tv Nation a New York. È autografata da tutta la squadra dei New York Yankees del 1994. Penso che non avrei difficoltà a lanciarla a 75 chilometri orari, se qualche stronzo cercasse di buttare giù la porta della cabina di pilotaggio. (La palla da baseball funziona molto bene anche infilata in un calzino: basta farla roteare per mettere fuori combattimento con una bella botta in testa eventuali dirottatori!) Anche le stringhe delle scarpe, all’occorrenza, possono essere un ottimo metodo per strangolare un malintenzionato. Comunque sia, a qualunque costo, non mi arrenderò senza combattere.

Quindi, vedete, anch’io sono paranoico. Mi pare comprensibile, visto che ho conosciuto una persona che è morta su uno di quegli aerei e ho lavorato insieme a lei. Come ha fatto ad arrivare a questo punto un vecchio pacifista come me? Cavolo, ho paura, come tutti. La paura, quella razionale, è un elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza. Percepire il pericolo reale e comportarsi di conseguenza è un istinto che ha contribuito a preservare la nostra specie nei millenni.

La paura irrazionale, invece, uccide. Fa saltare la bussola di cui hai bisogno per sopravvivere. Ti fa impugnare la pistola quando senti un rumore nel cuore della notte (e finisci per sparare a tua moglie che stava andando in bagno). Ti impedisce di vivere accanto a persone di un’ altra razza. E ti induce a rinunciare volontariamente alle libertà civili di cui abbiamo goduto per più di duecento anni, solo perché il tuo "presidente" ti racconta che c’è una "minaccia terroristica". La paura è un’emozione così elementare e così facilmente manipolabile che è diventata la nostra migliore amica e la nostra peggiore nemica. E quando viene usata come arma contro di noi, ha la capacità di distruggere molte delle cose migliori della vita negli Stati Uniti d’America. Secondo l’amministrazione Bush e le fandonie che hanno propinato ai media, i terroristi sono ovunque.

Ogni giorno c’è un nuovo allarme, una nuova minaccia! Attenzione ai modellini di aerei riempiti di esplosivo! L"’Fbi Law Enforcement Bulletin" riferisce che è stato sventato un "attentato terroristico" con" armi non convenzionali" sotto forma di "Satin gas" [sic]. Il micidiale ordigno è stato sequestrato a un costruttore di modellini aerei e spedito in una base militare specializzata, scortato da personale di supporto per il trasporto di merci pericolose, a bordo di un velivolo militare speciale. Nonostante l’appassionato di modellismo abbia ammesso di aver scritto "Satin gas" su una lattina vuota per scherzo, il governo ha diramato una circolare segnalando la possibilità che vengano usati modellini di aeroplani per lanciare esplosivi contro edifici e, verso la metà di luglio del 2003, varie reti televisive hanno convocato esperti per avvertire la popolazione del grave pericolo. Diffidate degli individui che si aggirano nei pressi dei binari per far deragliare i treni!

Nell’ ottobre 2002 l’Fbi ha segnalato a tutte le forze di polizia in tutti gli Stati Uniti il pericolo di possibili attacchi contro le infrastrutture dei trasporti e in particolare contro la rete ferroviaria. Agenti dei servizi segreti hanno dichiarato di aver sequestrato a membri di al Qaeda foto di locomotrici e passaggi a livello. (Accidenti, speriamo che non abbiano visto il trenino elettrico Lionel che ho in cantina! ) Attenzione alle scarpe imbottite di esplosivo! L’Fbi afferma che il TATP, l’esplosivo nascosto nelle scarpe di Richard Reid, al momento non è individuabile dai normali apparecchi a raggi X degli aeroporti e gli esperti artificieri aggiungono che può essere facilmente confezionato in laboratorio da chiunque abbia una laurea in chimica.

L’ultima volta che ho visto qualcuno dar fuoco alle proprie scarpe è stato al concerto della Electric Light Orchestra all’IMA Auditorium di Flint, nel 1978. Un tizio che aveva bevuto troppo si era vomitato sulle scarpe e un altro che passava ha acceso un fiammifero e lo ha buttato nel vomito pieno di alcol, incendiandogli le Converse! Diffidate di individui sospetti nelle vicinanze dei distributori di benzina! A questo non avremmo mai pensato, ma un solerte benzinaio dell’Oklahoma ha chiamato la polizia vedendo arrivare un gruppo di ragazzi con due pulmini e un camion pieno di aggeggi. Nel giro di pochi minuti agenti della polizia e dell’Fbi, armati fino ai denti, hanno circondato la rock band Godspeed You! Black Emperor. Rilasciato dopo ore di interrogatori, il cantante Efrim Menuck ha dichiarato al "Seattle Weekly": "Ci è andata bene che eravamo bravi ragazzi bianchi canadesi!".

Potrebbe esserci la mano di al Qaeda dietro gli incendi nei boschi degli Stati Uniti occidentali! Secondo l’" Arizona Republic", l’Fbi ha avvertito le forze di polizia che al Qaeda avrebbe predisposto un piano per appiccare incendi nei boschi del Colorado, Montana, Utah e Wyoming durante l’estate in modo che "quando la gente si accorgerà che gli incendi sono attacchi terroristici, farà pressione sul governo americano affinché cambi linea politica". I terroristi trafficano in prodotti contraffatti, tipo falsi impianti stereo Sony, false Nike e falsi jeans Calvin Klein! Poco tempo fa un fiancheggiatore di al Qaeda ha spedito un carico di profumi, shampoo e acqua di colonia contraffatti da Dubai a Dublino.

È spaventoso pensare ai danni che può provocare un profumo fasullo! Il Congresso ha esteso la definizione di "prodotti contraffatti" fino a comprendere i "medicinali contraffatti". Dire che c’è il rischio che i terroristi ci inviino medicinali contaminati è un’ ottima scusa per impedire alla gente di comprare medicinali canadesi, che costano meno! Prestate particolare attenzione a eventuali agenti di al Qaeda in incognito muniti di fiamma ossidrica che cercano di tagliare i 21.736 cavi metallici che reggono il ponte di Brooklyn! L’Fbi ha pizzicato un camionista che osservava il ponte contando i cavi. Nella migliore delle ipotesi, per tagliarli tutti ci vuole una settimana, quindi tenete gli occhi aperti, mi raccomando! Segnalare qualsiasi ritrovamento di materiali in polvere! Dopo aver ricevuto per posta una polvere sospetta, una signora di New Orleans ha chiamato il pronto intervento: pompieri, funzionari delle poste, agenti di polizia e dell’Fbi sono accorsi_prontamente. La polvere è risultata essere un campione omaggio di detersivo per biancheria.

Ma questo non vuol dire che in giro non ci siano terroristi (anche se persino le autorità hanno il sospetto che la vicenda dell’ antrace del 2001 sia stata architettata da qualcuno che aveva accesso a quella sostanza all’interno del governo o di qualche ente pubblico americano). Certo che i terroristi si danno un bel daffare! Modellini di aerei carichi di esplosivo! Satin gas! Incendi nei boschi! Leoni! Tigri! Orsi! Sta arrivando il babau! FUGGITE, SE VOLETE AVER SALVA LA VITA! L’unica cosa più incredibile di questo stupido gioco di "Al lupo! al lupo!" è la nostra capacità di cascarci. Dov’è finito il nostro buonsenso? Avete presente quel riflesso del cervello che ci fa urlare "Cazzate!" quando ci vengono propinate delle panzane così ovvie? Ecco quello che succede quando i nostri recettori della paura vanno in tilt. Ci ritroviamo così scombussolati da non riuscire più a distinguere tra il vero e il falso.

Perché i nostri governanti sono giunti a simili assurdità per convincerci che la nostra vita è in pericolo? La risposta sta nel loro desiderio disperato di dominare il mondo, prima controllandoci e poi chiedendoci di aiutarli a dominare il resto del pianeta. Suona pazzesco, no? Sembra quasi la sceneggiatura di un film, vero? Ma Bush/Cheney/Ashcroft/Wall Street/Fortune 500 considerano l’America impaurita del dopo 11 settembre come la loro grande occasione, il momento che gli è stato concesso dal destino per mano dei terroristi per prendere le redini della situazione e far ingoiare gli Usa a chiunque osi mettere in dubbio che siamo noi i numeri uno.

Chi è il numero uno? Ho detto, chi è il NUMERO UNO? Esatto. Ditelo forte! Ditelo, per George e Dick e Johnny e Condy: NOI SIAMO I NUMERI UNO! USA! USA! USA! E siccome loro sanno benissimo che ai veri americani non interessa dominare nessuno, sono costretti a venderci questa storia ben confezionata in un pacchetto fatto di PAURA. Per riuscire a spaventarci come si deve hanno bisogno di un nemico brutto, grosso e cattivo.

Michael Moore


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