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"Luoghi persone cose" rapporto tra territorio e creatività

Il 25 marzo, all’interno della rassegna culturale "Selvatico", è stata inaugurata la mostra "Luoghi persone cose" che ingloba i lavori di sedici giovani artisti operanti nel territorio romagnolo...

di Francesca Cammarata - martedì 10 aprile 2007 - 5418 letture

L’incontro tra creatività e stimoli provenienti da uno specifico contesto esterno costituisce il tema dell’iniziativa promossa in Romagna dall’Assessorato alla Cultura dei comuni di Cotignola, Lugo e Fusignano, con il patrocino della provincia regionale di Ravenna e la collaborazione dell’associazione culturale Primola. Il 25 marzo scorso infatti, all’interno della rassegna culturale "Selvatico", è stata inaugurata presso i locali di Palazzo Sforza di Cotignola, le Pescherie della Rocca di Lugo e il museo civico s. Rocco di Fusignano, la mostra "Luoghi persone cose" che ingloba i lavori di sedici giovani artisti operanti nel territorio romagnolo. La mostra è curata da Gian Ruggero Manzoni, Sabrina Foschini e Marinella Bonaffini.

Il richiamo al territorio nel tema della rassegna non vuole riferirsi ad uno spazio delimitato da confini e isolato da contesti di più ampio respiro né evocare una dimensione di esclusivismo culturale. L’ideale che muove l’iniziativa è piuttosto la volontà di cercare dei riscontri tra le tendenze nazionali e internazionali e la creatività locale, all’insegna del legame tra ricerca e tradizione. "Selvatico" vuole inoltre porsi come luogo di confronto tra artisti che svolgono la loro ricerca in luoghi reciprocamente vicini.

Il titolo della mostra fa riferimento ai tre argomenti di riflessione sviluppati in ciascuna delle diverse sedi e che possono sintetizzarsi nel tema del rapporto tra soggettività e contesto esterno. La meditazione degli autori si sofferma sul concetto di luogo, inteso sia nella dimensione reale che immaginaria, mutato nella coscienza degli artisti, scrive Manzoni, dall’antichità, in cui questi ultimi si facevano interpreti di verità assolute, fino ai tempi più recenti in cui è il soggetto ad attribuire un significato alla realtà in modo tale da poter rapportare il vissuto al proprio “io”. Il secondo motivo di riflessione è costituito dal tema delle persone, inclusa quella dell’artista come ci dice Sabrina Foschini: costui infatti, reduce di una cultura che fin dall’antichità distingue il corpo dall’anima, ha la possibilità, attraverso il suo operare di “accordare”le due dimensioni. Marinella Bonaffini ci spiega il rapporto del fruitore con le cose: queste sono”ricostruite” attraverso la percezione e si “attaccano” al nostro vissuto parlando di noi.

Il percorso che conduce a ciascuna delle tre sedi permette a chi visita la mostra di “riscoprire” il paesaggio naturale e architettonico visibile lungo le strade che collegano i piccoli centri. Il viaggio che lo spettatore è spinto a compiere tra una visita e l’altra crea una piacevole alternanza fra spazi chiusi e spazi aperti, natura e architettura, esperienza e riflessione sulla scia dei lavori proposti dai sedici giovani artisti. Tra questi ricordiamo i “ricami” di cotone su seta nera di Lucia Baldini: strati trasparenti posti sui vetri delle finestre da cui si intravede l’esterno del palazzo. Gli strati di seta consentono allo spettatore la vista della strada al di là del vetro ma a questa si sovrappone lo sguardo dell’artista, che riporta lo stesso paesaggio sul supporto attraverso i ricami. Citiamo inoltre brevemente le “isole” create dalle lastre tipografiche di Franco Pozzi, disposte orizzontalmente sul pavimento, in cui sono sedimentati diversi strati trasparenti di gommalacca che danno vita a svariate forme. I pupazzi colorati di Chiara Pergola infine sono i protagonisti delle immagini fotografiche a soggetto naturalistico sovrapposti alle lesene che decorano la struttura del museo. Le minuscole bamboline imbottite, che sembrano sottratte ad un universo visivo legato al cinema o al fumetto, sono “imprigionate” tra le ringhiere delle scale del museo dove assumono una funzione decorativa.

Alla mostra "Luoghi persone cose", che si protrarrà fino al quindici aprile, si associano la proiezione del film "Flòr da baixa", che ha avuto luogo il 31 marzo presso il Teatro Binario di Cotignola, la visita guidata alla mostra mercoledì 4 aprile alle ore 21, il concerto "Luoghi persone cose" che si terrà il 15 aprile sempre presso il Teatro Binario di Cotignola.


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