La pubblicità su Facebook costa. La vostra indignazione è gratis

di Ugo Giansiracusa - lunedì 20 gennaio 2020 - 2188 letture

La pubblicità su Facebook costa. La vostra indignazione è gratis.

Il capitone usa la vostra indignazione per farsi pubblicità, gratis.

Un suo post come quello sul rapper a Sanremo, che certe cose deve farle a casa sua, lo avete condiviso TUTTI da Tosa alla Boldrini. Lo avete fatto diventare virale.

Insieme a quell’altra del revenge porn.

Grazie a voi il capitone, il suo nome e la sua faccia e il simbolo del suo partito sono arrivati in tutte le case italiane.

Di conseguenza, per un perverso meccanismo dei social, tutto quello che riguarda il cazzaro verde diventa magicamente più visibile a tutti.

È lui ringrazia. Migliaia di euro di pubblicità risparmiati grazie alla vostra, giusta, indignazione.

Non sono errori, non sono gaffe, non sono ingenuità. Sono provocazioni fatte ad arte per farvi indignare. Per farvi incavolare come caproni rabbiosi.

Vi prego. Ve lo chiedo prostrato ai vostri piedi. NON ABBOCCATE!

Nei prossimi giorni, senza essere un mago, vi preannuncio altre gaffe, errori, commenti folli. Sempre peggiori. Per farvi indignare sempre di più e obbligarvi a rispondergli.

Vi scongiuro. Vi imploro. Vi prego. Potete riuscirci. Ne va delle sorti di 2 regioni. Resistete alla tentazione di rispondergli.

Ignoratelo!

A costo di mangiarvi tastiera e smartphone per il nervoso.

Ignoratelo!

Siate come monaci zen!

E ora diffondete questo post. Come se non ci fosse un domani. Che lo leggano tutti. Condividetelo ovunque. Condividete. Condividete. Condividete.

Per dieci giorni ignoriamolo totalmente.

Poi insieme gli faremo un pernacchione gigante.


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