Il quadro della settimana: “La Persistenza della Memoria” (“Orologi Molli”) di Salvador Dalì

1931. Olio su tela, cm 24 x 33. Museum of Modern Art di New York

di Orazio Leotta - martedì 11 febbraio 2014 - 28529 letture

Dalì, come Freud, suo contemporaneo, forse fu tra i pochi a guardarsi davvero dentro e ad estrinsecare la parte onirica che sta dentro di noi. Come in un sogno, che solo all’apparenza è privo di significato, ecco dispiegarsi la scena ove insiste la rappresentazione del massimo esponente dei surrealisti. L’ambientazione è su una spiaggia, probabilmente catalana. Non c’è nessuno, la sabbia assomiglia al deserto e i protagonisti invece di essere persone sono orologi per giunta molli quasi liquefatti.

La riflessione che Dalì persistenza-della-memoria_persistence-of-memory[1] ci induce a fare dunque è sul tempo e sulla relatività di esso. Il primo concetto chiave è che anche il semplice istante trascorre così velocemente che gli oggetti si modificano già sotto il nostro sguardo; non solo, ma il tempo non trascorre uguale per tutti, il trascorrere del tempo varia a seconda del nostro stato d’animo, ecco spiegata la deformità degli orologi che si modificano al cospetto dei singoli stati d’animo.

Talvolta, se si è impazienti, il tempo sembra essersi arrestato, come se avesse interrotto il suo incedere: pensate ai minuti di recupero di un importante incontro di calcio con la vostra squadra del cuore in vantaggio; pensate invece di stare trascorrendo dei momenti in compagnia della donna desiderata, il tempo è volato e non ve ne siete accorti. Oliver Newton parlava di concetto di “tempo assoluto”, Albert Einstein, lo demolì e Salvador Dalì, pare ne fosse assolutamente d’accordo.

I colori utilizzati sono sia quelli caldi che quelli freddi: la presenza dei toni scuri si rende necessaria per meglio evidenziare le ombre generate dall’intensa luce che proviene frontalmente.


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Il quadro della settimana: “La Persistenza della Memoria” (“Orologi Molli”) di Salvador Dalì
8 ottobre 2014, di : Eluin

Quale significato si può attribuire alla superficie piana in alto a sinistra dietro all’albero?
    Il quadro della settimana: “La Persistenza della Memoria” (“Orologi Molli”) di Salvador Dalì
    9 ottobre 2014, di : Orazio Leotta

    ci troviamo in un contesto onirico che scaturisce dall’inconscio dell’autore, ove convivono figure geometriche e non. Gli oggetti deformati sono quelli legati al concetto di tempo (il quarto orologio non lo è perché già divorato dalle formiche, che lo hanno dunque già annullato). Quanto al resto degli oggetti sono volutamente così accostati dall’autore e rappresentano, in particolare l’oggetto che tu menzioni, lo "specchio" della dimensione onirica.