Il quadro della settimana: “La libertà guida il popolo” di Eugene Delacroix

1830.
Olio su tela,
cm 260 x 325.
Museo Louvre di Parigi.
Siamo di fronte a una celebrazione delle tre giornate, le “Trois Glorieuses”, del luglio 1830 che portarono alla cacciata di Carlo X e alla nascita della monarchia parlamentare di Luigi Filippo. L’insurrezione dei parigini avva come obiettivo il ritorno alla repubblica,
che non si verificherà. Delacroix, che si era arruolato nella guardia nazionale, non vi aveva preso direttamente parte, ma da liberale e in quanto facente parte del movimento romantico, raffigura anche se stesso nelle vesti dell’uomo con la tuba che impugna il fucile.
L’allegoria della libertà brandisce il tricolore, seguita da una folla di armati visibile attraverso il fumo delle esplosioni che avvolge Parigi. L’accentuato tono declamatorio, i gesti concitati, l’impostazione delle figure ma soprattutto l’apertura del primo piano occupato quasi interamente dai corpi dei due caduti, rivelano una certa enfasi e un’indubbia teatralità.
Il realismo con cui sono ritratti i personaggi, con le caratteristiche proprie del ceto di appartenenza, si mescola all’epopea, animata da una sincera e tesa passione a parte dell’artista. Il dipinto è stato definito la prima composizione politica della pittura moderna perché segna il momento in cui il romanticismo cessa di rivolgersi all’antico per partecipare alla vita contemporanea.
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